173 . MDXI, ! Fo leto il marcha’ dii Gixi di alami, ut in eo, et tra li savij erano Ire opinion, e perliò fo rimesso a tuni, a dì 12. Et, licentiato il pregadi, restò consejo di X con la zonta. Sumario di una teiera di Agustim Bernardo a sier Zuam Badoer, dotor ecavalier, data in Andernopoli,- a dì 22 aprii. Come ozi ì’ orator è stato a la Porta a 1’ audlentia dii signor turcho, assa’ per tempo, e li ha dato licentia, e, fin pochi zorni, vegnirà dito orator a re-palriar. E de lì è nova, il Sophì esser a li contini dii signor turcho, su la Natalia, e averli tolto do lochi, e non restar in dies di molestarlo ; e, si tien, per questo il signor turco presto si habi a partir et andar a Constantinopoti. El qual ha presentato a l’orator nostro certe cassache con una certa summa de aspri, assai tenue, come si suol fare a li oratori, e cussi al secretarlo, Atvixe di Piero, Ita dato una altra casacha con alquanti aspri; la fameglia non à ’ufo presente alcuno, salvo il scalcilo e uno camerier, e il drugomano, zoè domino Jacomo da Rimano etc. A dì XI, domenega, vene sier Atvixe Bon, quondam sier Otavian, vien di Bologna, con le-tere di l’ orator, di 8. Come il papa va in campo al Final per consultar la impresa di venir a la zor-nata, e poi partirà per Roma, mercore, a dì 13, e farà la via di Ravena. 11 curzense partì di Modena per andar in Alemagna. Item, di Franza, il re si propinqua, è verso Garnopoli, et vien alcuni zenlhi-lomeni francesi, za i sono zonti in Aste. Dii provedador Capello, dal Final, di 8, 9 et 10. Come, a dì 7, domino Zuam Paulo Manfron, condutier nostro di .... cavali, liessendo alozato propinquo al campo nimiclio, fu asaltato e preso con 8 cavalli; potea fuzer et volse far testa et fu preso, et la sua compagnia parte si salvò, adeo non è altro danno cha lui et 8 homeni d’ arme, zoè cavali, e fo a'saltato da 400 cavali di francesi. Et la sua compagnia, esso proveda or, 1’ à data in governo a..... Item, per le altre, dii venir dii papa a Zelilo, et è andà da soa beatitudine, per consultar, domino Ja-nus di Campo Fregoso, etimi il ducha di Urbim. Item, il Cardinal de Ingallera, stato fin horra a la impresa di la Bastia dii fossa’ di Ziniol, era zonlo a Cento e veniva in campo. Si dice, à 2000 spagnoli con lui ; vien con zente per agumentar l’exercito. El qual Cardinal vene prima in campo, e quelli fanti, \ [AGGIO. 174 non havendo danari dal papa, havia proso la terra di Cento, et poi foli dato danari e tasentati. Item, il campo nimicho alozato li, .apresso la Concordia ; solicita, esso provedador, se li manda danari. Il papa voi si lazi la zornata, e lai, provedador, à inteso il voler di la Signoria, eh’ è di conservar l’exercito, e cussi farà. Item, à ricevuto te letere di ducati X mi-tia, e li contadi darà a le’zente. Da poi d¡sitar fo gran consejo. È da saper, in 91 questi zorni fo termina in colegio fortifìchar Padoa e Treviso, et fonilo, per colegio, electi tre, qualli ha-vesseno atender a la dita fortitìctiatiom, in quello achadevano, videlicet: sier Mareo Bolani, fo podestà a Padoa, sier Zorzi Corner, el cavalier, procura-tor, savij dii consejo, et sier Christofitl Moro, venuto podestà di Padoa. È da saper che, venuto zoso di consejo, vidi per la piaza certa precessioni con anzoli, solàri et pendìi et puli, cantando letame, qual, etiam domenega, feno il simile; e certa scuola, levala sopra la riva dii Carboni, à una Madona, la qual, la chiamano, la Madona dii teramoto. È cosa spaventosa etc. A dì 12, la matina. In colegio 0 fu di novo; el gripo a Gonstantinopoli fu spazato. È venuto lo letere di la licentia di 1’ orator; mandono drio, per colegio, altre letere, che 0 desse. Da poi disnar fo progadi per ultimar il marchi dii Gixi. Fu leto el dito merchado e posto, d'acordo, di concluderlo, e poi si vegni zuoba col secondo marchà dii dar di alumi : tutto il colegio. Sier Gasparo Mali-piero, fo avogador, conlradise, dicendo, non è bon' per la Signoria, e molli nostri à da far dentro, com’è con effelo; e li rispose sier Anlonio Grimani, prò* curator, savio dii consejo. Andò la parte : ave 52 di no, et fu preso. Di corte vene letere da Bologna, di X. Di l’andar dii papa a Cento, a consultar de l’impresa, e son con lui alcuni cardinali ; et poi, certissimo, si parte per Roma. I tiimici vanno versso il fiume Pa* naro. Item, il curzense, fo dito, havia consegnà Mo* dèna a 1’ orator francese, tamen non fu vero, et è ’ {ier l’impe.ador; ma ben francesi pratichano lì et hanno vituarie etc. Dii provedador Capello, di XI, dal Final. Come, sentendo l’ingrossarsi de’ francesi, si tire* rauo di là dii Panaro a uno locho, dito Oxelim, eh’ è securo etc. E nota, dite letere è venute per via di terra in horre 23, dal Final in qua. Fo scrito, per parte posta per i savij, a 1’ oralor in corte e al provedador Capello.