53 MDXJ, MARZO, 54 gogna carena per uvei*, trovato certa falla, ha posto ordine, e stasera si darà principio, Dii dito, di 18, ivi, Scrjve, voria venir a disarmarle volendo pur tenirlo fuora5 voria più libertà di quello l’ha ne'la sua comnaission, etc, 23 A dì XI marno. In Rialto fo incanta la galia di Conslantinopoli, Contarina, perchè il patron cazè a la pruova et la fece tuor al fradello di suo cugnado, eh’ è quasi lui medemo, videlicet sier Yicenzo Pi-xani, di sier Nicolò, per lire 120, eh’ è tanto quanto esso patroni Contarmi l’havea tolta, e questo si proverà im pregadi. Dii provedador Capello, da San Felixe, dì 9, vene letere, date a San Felixe, a ìiore 6. Come in quella sera era .ritornato dal Fjnal, dove era stato a parlar a li cardinali e altri, sono lì. Conclude che dubita, che, essendo forzali a far il fato d’arme, non esser abandonalo dal forzo de lo exercito con la mala disposition di quelle zente nostre, per non esser pagate ; adeo li crepa il cor da dolor, et scrive, recevendose uno minimo sinistro, actum esset de omnibus. Di Vicenza, vidi letere di sier Vetor Capello, provedador, di eri, liore 4. Come li zervelli de lì è inlrichati respeeto a le zanze ; e di 1’ andata di lo episcopo curzense se ha parlato variamente; ta-men, per doi venuti da Riva da Trento ozi, afirma-iio, eri malina ancora se atrovava a Lazise con lo . episcopo sguizaro, l’orator yspano et Ingaltera ; et nota, questo aviso non è vero. Item, aviso che ’1 signor Zuam di Gonzaga eri si parli da Verona per Mantoa per ritrovarsi a la dieta ; et li signori di Bo-zolo erano restali al governo di‘la cità, in la qual erano da zircha 3000 soldati. Da poi disnar fo consejo di X con la zonla, et fu ■ preso la suplication di sier Piero’Valier, quondam sier Antonio, qual si oferse andar sopracomito, che el dà a la Signoria ducati 1500, videlicet 500 impresta a scontar in le soe angario, et 1000 sia fato creditor al monte novo et possi vegnir ini pregadi, et aver il titolo, segondo come fu preso a sier Vi-cenzo di Prioli, di sier Lorenzo; sì che za do di so-pracomiti dii consejo di X non anderano; e fu preso, li dieli danari siano dati al cassier dii consejo di X, ubligati per lo armar. A dì 12, fo San Gregorio. Vene in eolegio lo episcopo octocense dicendo, esser letere particular dì Vegia, che Bolli Andreas, ban di Segna, havia la potila et era in extremis, linde il conte Bernardini Frangipanni era preparato con zente per recuperar Segna, e che lui avia auto aviso che 1’ era varilo. Questo è qui, e praticha di condur el dito Bolli Andreas con la Signoria. * Et per letere di sier Michiel Foscarini, podestà di Albona et Fianonò, si ave solicilando li sia mandà uno contestabele con 50 fanti, unde tandem per cojegio fo terminato mandar Zorzi di Todaro, fo conteslabjele a la Torre Nova, e fo ordinato darli fanti.... Noto : la terra qual è sta bene za XV zorni di morbo e più, licet questa quaresema non se predi-cha in niun luogo, eri andoe 4 a Lazareto, 3 a Castello, do in lochi serali et uno novo ; et una morta trovala sul campo di San Jaconio di 1’ Orio, venula amalata di Vicenza. Da poi disnar fo gran consejo, con mormora-tion di la terra, e questo, perchè li savij volseno consultar zercha meter angarie. È varie opinion fra li savij in meter decime e il modo, et cussi fu fato 23 gran consejo. Et Jo fili in la quarta electione e non avi voxe: vidi a consejo domino Aguslim Gixi, qual, avanti si serasse, dete una volta per gran consejo et andò zoso. Et nota, è stà tajà il marchado di l’e zoje, fece con Piero Zom, el qual fu posto solo i procuratori, e lui andò in eolegio dolendOssi non è mato, ■e voi governar il suo etc. Item, el dito Gixi trata uno altro merchadq con la Signoria, di più di ducati..... milia dar contadi et zonta de alumi. Quello seguirà, di soto ne farò mentione etc. Dii provedador Griti, da Montagnosa, vene letere, di eri. 0 da conto; come ha il grani niaislro stava malissimo eie. Di Eavena vene letere particular di sier Hironimo Lippomano a sier Ve tor, suo fradello, di 7, 8, 9 et 10, et la Signoria non ave letere. Per le qual se intese la certeza dii lar e publicar di cardinali numero 8 etuno in pectore, sichome difuse dirò di solo. ■Dii dito sier Hironimo Lipomano, date a Eavena, a dì 7, liore 23. Come il papa sta su’ piaceri : ozi è andato a la marina et a le stazion. Questa matjna mandò per San Zorzi e il Grimani, e li parlò di far cardinali ; et dize di 9 sopranominati, ma il vulgo dize, oon farà do ; & cussi, lui crede, luni proximo li farà s’il tbesorier sarà, che ’1 crede desi. Missier Fra lidio di Uberli, sarà in suo Iodio tbesorier, e datario sarà missier Lorenzo Puzo, fiorentino, homo da bene e d’ assai- Quelli di Veniexia aspelano che de qui si fazi provisione, e cosse grande ; e qui stanno su far cardinali, e tulla questa corte non parla di altro. 11 Cardinal Pavia sarà qui mar-