95 MDX’l, MARZO. 96 danno la colpa al signor Fabrizio Colona, che non voi far facendo; lui tien, certo non siano per far fati d’ arme. Dii dito, a dì 27, liorre 19. Di campo ne sono questa matina avisi clic non serano a le mano, e-che non l'arano fali d’arme. Vi® dito che ’1 signor Fabricio Colona non voi per niente, sì che non 'si stagi più in expectazion si lazi facende. Questa matina è sta mandale de qui arlelarie e polvere per la impresa di la Bastia. Li Vitelli si trovano a Codinola, e il legato, Cardinal de Ingallera, se trova a Lugo. E1 crucenze e marchexe di Mantoa sarano qui do-menega, a dì 30, over limi a la più longa. Lo episcopo di Paris è andatp a Cremona, è amalato di febre ; si costui morisse saria gran juditro de Dio esser contra la chiexia, e veder si poi quanti sono morti e impresonati. Et scrive, che Rubertet, primo canzelier dii re di Franza, ha persso li ochij, et Mon-tisoin è morto a Ferara. Il teramoto, che lo eri qui, fo etiam a Zervia, dove il papa lo primo che saltò fuori di camera, e durò molto più che qui ; e il papa . mandò eri sera la sljfeta qui a veder s’il teramoto era stato qui a Ravena, perchè, non essendo stato, voleva vegnir ozi qui ; et, inteso era stato, non si ha curato tornar, e starà a Zervia fino a dì ‘29. Dii dito, di 27, horre 14, qual è prima le-tera. Come eri, a horre zercha 22, fo in Ravena il teremoto assai grande : tremò caxe, camini, et li campameli sonò per il teramoto; feze paura a molti, durò Ibrssi uno pater nostro. La brigala judichava che li campi nostri dovesseno in quella horra esser a le mano con francesi. Non sa quello dirà il papa di questo teramoto, benché lui non stima ni aslro-logi, ni cossa alguna. Scrive di la morte a Ferara di monsignor di Montasom, capetanio francese, el qilal mandò a tuor l’altro zorno l’absoluliom dii papa. 46 Sumano di letere di sier Hironimo Lippoma-no, date in Ravena, a sier Vetor suo fra-delo, a dì 29 marzo 1511, horre 20, et ricevuta a dì.....aprii. Come per molte vie si arà saputo il prender di fra’ Lunardo, capo di cavali lizieri nostri, da’ francesi, nova che sarà dispiacevole a tutti. Item, marli si aspeta de lì el crucense, el l’orator yspano con pre’ Lucha, che andono a Mantoa, si aspeta questa sera di qui, perchè sono venuti per la via curta ; el crucense ha voluto andar a Modena. E di questa venula si parla variamente, e tutti parlano secondo le sue volontà ; chi dise se farà triegua universal con Franza e tutti li allri, et chi che sarà cazado Franza, ma fino non siano a la corte, non si poi saper cossa certa. Il papa vien ozi di Zervia qui, et za ha comenzato a vegnir la brigata ; sarà il papa qui a horre 22. Li campi nostri sono al Final e non sono per far fati d’arme. Eri zonse qui el magnifico Juliano di Medici, vien da ... .....; Bernardo di Bibiena è a Bologna. Item, il teramoto, fo qui a dì 2(3, è stato etiam per tuta questa Romagna, e a Bologna, a Rimino e Urbim. Eri etiam, zercha a le 19 horre, qui in Ravena ne fo uno pocho di teramoto, ma non da conto. Item, a Zervia l’altra sera fo morlo uno da Urbino, servitor dii maistro di stalla dii papa, e tuta Zervia fo in arme. Il papa voi che quel suo sia trovato, e dice vilanie a tutti ; tamen colui scampò, e cussi va le terre di la chiesia. Dii dito, di 30, horre 3 di note. Come il papa questa malina, eh’ è domenega, benedì la roxa, tamen non 1’ à data a niuno, e dize, non aver ancor deliberato a cui darla, et la benedì in capeleta pico-la. Il marchexe di Mantoa non vien col cruzense, ma è venuto fino a Corezo, poi se à fato di amalato ; è da pensar quello dize il papa di lui ; tamen sofre e score. 11 papa ozi ha deliberato partirse di qui marli, over mercore, per Bologna, sarà a di 2 aprii ; e ha messo in confusion tuta questa corte, et ha ditto ozi a li cardinali, che se preparano, sono.motion e movimenti presti ; non si sa far judizio quello voi dir questo partir. Scrive, etiam lui voi repatriar e non si voi più stornir senza fondamento driedo corte. El cruzense è a Modena e vegnirà a Bologna a trovar il papa. Le stafete e corieri sono corssi questa sera per tutto, che el papa parte per Bologna. Ozi, . a vesporo, zonse qui l’oralor di Spagna, che vien di Mantoa. De lì a do horre fo dito, el papa parte per Bologna. Scrive, non poi far judicio quello voi dir il partir sì presto e cussi in furia dii papa; si parla variamente che ’1 voi andar in campo iterum e far far fali d’arme ; molti dicono, parte di qui per carestia di biave, strami et altro, la qual cossa non è verisimile. Fra’ Lunardo morite, che fo prexo da’ francesi. Item, el ne sono letere di Lion in questi fiorentini, come lì era zonto uno orator dii soldan, 46 el qual oferiva Terra Santa, zoè Hierusalem, al re di Franza ; e si questo sarà vero, si stiperà per via di Alexandria, ma fiorentini scriveno qui al suo orator di questo, e molti fiorentini hano letere. Item è stà dito, ozi in caxa dii Cardinal Voliera è morti do di peste.