405 MDXI, AGOSTO. 406 intimalo concistorio da sua santità, non sa a che fine; creditur per dar la ultima mano a le cosse del ducha de Urbino, et ut aperiat os cardinali de’ sguizari, sadunense. . , Póliza in la letera di Poma, di 18 avosto, dii conte Hironimo de Por sii. Monsignor de Claramonte, fratello de lo cardinal de Aus, è giolito qui ozi per visitar il fratello, ut di-cunt etc. Si crede che il papi meni in longo più che el pole la pace con Pranza, aciò che interim se asseta venitiani con Pimperator. Il secretario de’ brevi tuto heri scrisse in risposta, per nome dii papa, a l’orator suo a presso Franza; inter cestera il papa vole quelle terre di Romagna che ha il ducha di Fe-rara, et li Bentivoy vadano for di Bologna, quce erunt diffidiia etc. Item, che Franza faza ¡1 possibile de acordare la Signoria con 1’ imperador. Se prometerá bene, ma a 1’ observar sera il ponto. Il cardinal San Zorzi questa sera è tornato da palazo, e dize, che ’I papa sta meglio di lui, il quale stete heri 5 horre fra due porte a pigliare vento, et inde principaliter est orta fébris. 206 Copia de una letera di sier Andrea Zivran, provedador di stratioti in Istria, scrita a la Signoria nostra, data in Cao d'Istria a dì 24 avosto 1511. Non senza gran cordoglio, serenissimo principe et excellentissima Signoria, sum astreto da l’officio mio scriver al presente cosse moleste a vostra serenità, causale da le influentie celeste et adversa fortuna, a le qual ogni cossa è inclinata, et poi da la invalida el torpente compagnia, la qual, seguendo el suo instituto, non si ha voluto adoperar a sua defesa contra lo inimico, come ogni ragion voleva. Per il che brevibus et lacrimabiliter significo a vostra excellenlia, che havendo inteso, per duplicate spie, nemici, existenti a le parte superior, esser resolti, sti -mulato dogahor (sic) da questi stratioti li prornetesse andar a’ danni de’ inimici su la Piuclia, a certe ville dove intendevano alrovarsi gran copia d£ animali grossi et minuti, jo me deliberai andar con Ihoro, aziò non seguisse qualche sinistro, come de le altre volte è intervenuto, quando se hanno transferito a preda senza di me. La qual cavalchata intendando alcuni venturieri de qui, Mocho, Draga et Muja, avidi de vadagnar, a numero cercha 100 ne veneno drie-to. Ilor eavalehato zuoba de nocte al loco destinato', ¡litro el paese cesareo per XVI miglia, et facto preda de molti animali, fossimo eonducti da la guida nostra in-bocca de’ inimici, da canto de uno castello, nominato Sanosechio, che è stretissimo passo et periculosissimo, dove molti fanti, a numero cercha 200, ivi concorsi con archibusi, schiopeti et balestro ne asaltorno ; li qualli rebatuti et fracassati per nui, per forza passassemo con la preda. Accidit che, doppo il transito nostro, subito usciron del ca-stelò 70 freschi cavalli corvati, ben muniti de armature, il che vedando la compagnia stòte molto atonita per esser olirà quello che erali stà reportato da le prenominate, le qual son stà ben castigati de 1’ eror suo in questo conflicto. Et perchè nui eramo in loco che non potevamo combater eum V inimico, se non cum grandissimo disavantagio nostro et con eminente pericolo de non evadere alehiin de nui, strettise insieme deliberassemo a pian piano reti-rarse a la campagna, et cosi adviandose et disponendo tutti o vincer, o morir valentemente, li inimici quamprimum lassaron la coraria adosso de nui, adeo che i nostri, qualli comandai sedovesseno voltar et far testa, se messere in tanta fuga [et con-fusion che, per mia fede, sum stà pur a qualche con-. flicto, ma mai vili tanta exanimità et viltà de animi, quanto adhora, quodammodo per eclypsim ho visto per modo che, ussito jo de la squadra et saltato davanti per farli restar, continuamente cridando, state saldi, state saldi, non dubitate, faciamo testa, ma 206* volsero desistere del corso fatale ; adeo che nemici prehendendo animo, et come cossa facile che è a seguir et debatere chi fuze; hebeno la victoria. De i stipendiati di vostra serenità, quali erano da cercha 60, ne inanella primo de la compagnia de domino Lazaro Grano, capo, el qual non si ha trovato in questa cavalchata homeui numero cinque, dei qualli 3 cavalli son scampati ; de domino Nicolò Traca-gnoto, e ti am capo, homeni 12, de’cOrvati 4 et paesani 7. Item, da 6 in 8 altri paesani non sallariati. Dei fanti veramente non si puoi saper la quantità dei persi, perchè di bora in bora ne zònze, et fin qui ne son zonli da zercha 25, quali son stà ascosi nei boschi. Et perchè de le victorie ogni applaude et se aiegra, et de simile desgralie ogniun pari tur se contrista, et fassi temerarij judicij, bastarne in questo, che apresso vostra illustrissima serenità sia cognoseiula la continua pronteza e fidel servitù mia ; ma si el me c’è intravenuto questo infortunio al presente, l’è da imputar non a me, ma a la adversa fortuna, et da questi simeli casi i nemici non sum ' * stati. Lhassiamo li antiqui, dico de i moderni nostri,