m va a la Mirandola, ne la qual ò il signor Zuam Francesco dentro, et si voi difender. Et vi è intralo il dolor Vito, orator cesareo, et ha levato le insegne di l’imperador, e traze con artellarie luora. Item, a Bologna, domino Ilannibal Bentivoyera pacifico con li maraseoti, el missier Zuam Jacoino è stato in la terra con ‘200 cavali, et posto taja 40 milia ducati, tra i qual, a missier Zuam Carnpezo, che inlró in ro-cha, el era nimichi a’ Benlivoy, ducati 4000. Item, haveano tolto zoso la effìgie granila di papa Julio, di bronzo, et levano, di quel rame, artellarie. Item, altre parlicularità se intese, et dii romper guerra di fiorentini a’senesi. Item, la rocha ili Bologna si ha-via reso, ne la qual era il vescovo Saoli, come ho diio di sopra. Et fu posto, per li savij. una letera a 1’orator noslro in Hongaria, avisarli il perder di Bologna e la morte dii Cardinal Pavia, e di questi successi; e risponder a le sue letere, e ringraliar il reverendissimo Cardinal ystrigoniense et il conte Palatino, de li boni officij fanno per la Signoria nostra, et aspe-temo intender quello sarà seguito in la dieta, si do-vea far etc. Fu presa. Fu posto, per li savij, d’acordo, una reforrnation di l’oficio di le cazude, qual si à meter a gran con-seio, videlicet li signori, sarano de ccetcro electi, siano per uno anno solamente, et non vengino im pregadi; ma, compito, vengino per tanto tempo, quanto sarauo siati in lo oficio. Item, la malina va-dino su P incanto a vender i beni di debitori, et più non si fazi provedadori a dito oficio; el, da poi disnar, atendino a le audientie, con altre clausole, ut in parte. E fu presa. E nota. Sier Piero Sagredo, sier Michiel Memo, sier Zuam Dolfim, che al presente sono a le cazude, tutti tre è di pregadi. Fu posto, per li diti, una parte, che tutti li ofìcij, che scuodano danari, siano obligati fra i llioro oficij, et andar su P incanii, et non si fazi più exatori a li oficij. Fu presa. Et, licenliato il pregadi, a borre 22, restò consejo di X con la zonta. A dì 4, la matina. Hessemlo venuto in quesla terra domino Enea Cavriana, chiamato el cavalier, zenero dii marchese di Mantoa, qual era sul Polese-ne, el havia di conduta cavali lizieri 200, ma borra solum 110, et di bordine datoli per il provedador Griti, vene di qui ; e, volendo aver audientia dal colegio, fo mandato da li capi di X, e cussi in questa matina, destro modo, fo retenulo per diliberatiom dii consejo di X, incolpato aver parlato a monsignor di la Grota, governador in Lignago etc. E 222 cussi, per il capetanio dii conseio di X. fo menalo in camera, et poi andono il colegio a examinarlo, qual fu : sier Bernardo Bembo, dotor, cavalier, con-sier, sier Piero Capelo, cao dii consejo di X, sier Marco Loredam,.avogador di commi, et sier Anzolo Trivixan, inquisitor. Etiam lo rete-nulo uno..... bon fio padoano, per cèrta letera scritoli, el all ri examinati padoani, et mandali a tuor. Quello di lui seguirà, di solo ne farò mentii ine. Da poi disnar fo consejo di X con la /.onta, etra le altre cosse, fu preso la grafia di sier Nicolò Ven-dramin, quon ìam sier Pollo, quondam serenissimo, fo bandito per anni X, come ho scrito di sopra, qual si oferisse di dar, a la Signoria, ducali 1500, videlicet 1000 imprestar, et vegnir im pregadi, come li altri, et 500 scontar in le angarie ; et cussi fu preso di asolverlo,.con questo, desse immediate li danari, el, da poi uno anno, potesse venir im pregadi; e, se in questo mezo el voleva andar sopraco* mito, come è eleclo perii consejo di X, possi an lar, e cussi la mulina el vidi. A dì 5, da Chioza, di sier Alvixe Liom, 1 podestà. Si ave, esser zonto lì barche 30 con fanti, vien dii campo, dal porto cesenatico, e cussi continue ne zonzeva ; e, fo scrito, dovesseno passar a Monte Alban tulle le zente, per andar in campo a Monlagnana. Item, vene il nepote di fra’Lunardo da Prato, era prexon de’ francesi, chiamalo el signor Mariano di Leze, al qual, per colegio, li fo dato fanti 500, et ordinato, li andasse a far far. Item, fo dato, per colegio, il governo di la compagnia dii Cavriana al conte Guido Rangom, eli’ è cavali lizieri 110. Vene in colegio sier Christofal Moro, qual havia refudado provedador a Padoa, perchè sier Anzolo Trivixan par si voleva excusar etc., atenlo è provedador sora P arsenal, fato con pena. Hor dito sier Christofolo disse, vedendo il consejo non haver voluto aceplar la sua scusa, avanti cha andar in exilio a Zara, voleva andar, con questo, fosse messo parte, che ’1 sia provedador zeneral, intrando il campo im Padoa ; e cussi li fo promesso di meter ozi la parte im pregadi, et lui medemo venisse aceptar. IHl provedador Capello, dal porto cesenati-dio, fo letere, di primo et di 2. Come continue zonzevano fanti spogliali, et li capi nostri, adeo niuu capo è manchalo ; imo quel domino Agustino da Bri-gnau, che, fo dito, era stà morto, non fu vero, et è zonto li ; aspelava li arsilij e altri navilij per imbar-charssi, e, sopra tutto, danari per dar a le zente; el MDXt, GIUGNO.