477 Mbxi. SETTEMBRE. 478 di Padoa, di eri, hore 17, come l’era zonlo monsignor di In Peliza con le arlelarie a Vicenza, e sabato posato, a horre 17, le haveano aviate a la volta de Marostega, et era in compagnia, oltra quelle lanze era con monsignor di la Peliza, altre ‘200 lanze e do milia fanti grisoni, e che quando introno in Vicenza introno con sonar trombete e gran cridori fino al zielo, zoè: a Treviso, a Treviso, eche haveano pezi ile arlelarie grosse, e che haveano con Ihoro da cara 400 de monizion, ponti, scinde e burchièle e vituarie. E quelli da Padoa li scriveno, voglino star vigilanti, perché, se dize, certo esser tradimento in sio locho, e li conforta a lar tuie le provision posibele, e li hano mandato zerti bombardieri con con uno caffo, chiamato Urlando da Bergamo, eh’ é un gran valente homo. Item, de lì non restano far tuie provision e duplichar le guardie e sguaraguaiti, e spiera in Dio si difenderano, pur li danari vi sia per dar una paga a li soldadi, che quelli li farà far fazende e il resto di fanti. Item, è stalo tuta questa malina con li altri a far condur legnami e Iole in la terra, ma è mal bordine di cari, e non ne hanno 246 ‘ potuto aver più di cara 14 de 5U, ne sono in la terra ; el podestà à pocha pralieha etc. A dì 9. In,colegio vene il colateral ¡cenerai, domino Piero Antonio Bataia, vien di Padoa, et referí molte cosse con i cai di X. E nota. Dito colateral 1’ altro zoruo a cavallo le’ parole con domino Jaimes di Campo Fregoso, el qual volleva da lui alcune cosse, el colateral limi el volse servir, dicendo, fon i fall di la signoria, e domino Jaimes li disse poiana-'. zar, e lui li rispose, tu memi per la golla, e altre parole, adeo missier Jaimes cazó man a uno stoclio per darli. Fo messo di mezo da sier Ferigo Coniarmi, provedador di stralioti, e altri, travi, ettam el governauor, demmo conte Bernardini, qual se voltò, dicendo, nnssier Jaiius liavia tono, e il colateral ripreseulava la signoria, travi ettam il provedador Capello, et tticunt, pul li le’ lar pace, e li nienouo lutti do a disnar insieme eie., el qual colateral, poi ditto alcune cosse, ritornò a Padoa. Item, lo etiam in colegio sier Carlo Yalier, quondam sier llironimo, vieu di Trevixo, e disse, come stava Trevixo, et molti desordem; è poclio fortilichato, e di zenlhilomeni mandali, di quelli veleno esser provedadori. ítem disse, si perderà Tre-vixo si non vi va 4 di colegio almeno lì, e altre parlicularità. Di Padoa, di eri sera. Come hanno pezi 8 di arlelarie di lire 40 esser zouli a Villa Nova, 5 mia apresso Bussali, et che monsignor di la Peliza era alozà a Quinto Liziera e la Trivola, ville vicine a Ciladela. El noia, si ave, come al ponte di Liziera, volendo passar l’artelaria, una grossa era caduta in P aqua, e, si tien, slenterieno a cavarla. Noto. Fo divulgato che nostri di Padoa haveano posto in bordine una cavalchata di 3000 cavalli, capo Zuam Paulo Manfron, per romper dite zentc e tuorli F arlelarie. Etiam mandavano alcuni cavali lizieri per brusar il ponte di Bassatn, acciò non potessero) passar 1’ arlelarie de lì. Di Trevixo fo letere, et vidi di sier Limando Zustignan, di 8, horrc una di note. Scrive, è stato in opera, ma spera doman farano boti l'rulo, et haverano più diari. Avisa, el fortifichar di Inora é a bollissimo termine, et quel dentro, vegliando i minici, in una noie compirano li repari, dove ì minici farano la bataria. Item, è zonlo li nostri stralioli, e non hano preso algun per non se haver mosso nemici di soi alozainenti, salvo un fante disgratiado, che dize, si aspelava monsignor di la Peliza in campo con le arlelarie. In questa malina, ini pressa, fo spazà, per sier Domeiiego Mahpiero, executor, 200 manoali a Treviso, et sier Lucha Trun eri andoe a Mestre con danari per expedir il reslo di lauti, vanno a Trevixo, et li maudoe ozi. Item, sier Zuam Vituri parte damatina; li X contestabeli, è parlili. Malio Cagno-Im ozi le’ la mostra di 50 fanti a bau Zacaria e si partì per Treviso. Da poi ilisnar fo colegio di la Signoria e savij in 347 materia <11 danari, e temimene mandar per li debi-bitori grossi di le decime, venuti a patazo, qualli vegliano 111 colegio, eadinoniti 1 puginu. nem, maii-doiio ducati.....india a Treviso. ' Di Trevixo, di Itone Li, vidi letere di sier Alexandro ua dia aa lJexaro e sier Aiexan-aro Michiel. Come, per do iraucesi presi e conduti de lì, Hanno, assetarsi 111 campo I' arlelarie con monsignor di la l'etiza, e zuiitu che saraiio, iner- core o zuoua, a di....., si levermio col campo e vegmrauo 111 campagna a Aiusam, mia 0 ui Trevixo, e la note vegmrauo con li cestoni solo la terra a piantar I’ anelarla ; e dicono, 111 tre zumi voleuo aver Trevixo, tamen scrive che nostri non li sluna e stanno di non animo etc. Di sier Lunaruo Zusiiynan, di Treviso, di 9, horre 17, vidi (etere. Scrive che si alendi di qui a far le provision richieste, perchè de li lamio il dover, e sono ben disposti. Item, dii zonzer duj cali 3dd0, ma è pochi; il pruvedauor Graueuico da tanto slracho, questa malma, si ha butalo al leto,