259 Mpxi, giugno. -200 Electo pagador in campo, in luogo di sier Zuam Alvise Pixani, à refudado. 2. Sier Domenego Liom, di sier Alvi- xe, fo a la custodia di Padoa . 102. 94 7. Sier Zuam Francesco Gradenigo, fo provedador e castelan a Ceri- go, quondam sier Lionelo . . .... 03 9. Sier Lio Bembo, fo camerlengo a Treviso, di siér Daniel . . . .... 54 ■6. f. Sier Matio Sanudo, quondam sier Beneto, fo a la custodia di Padoa ....136 8. Sier Nicolò Marini, quondam sier Antonio, quondam sier Zuanne, dotor......... .... 96 11. Sier Andrea Orioni, fo podestà a Ca¬ stelfranco, quondam sier Marco ... .111 5. Sier Francesco Baxeio, fo castelan a Riva, quondam sier Piero . .... 43 10. Sier Lucha da cha’ da Pexaro, el 40, quondam sier Alvise . . . .... 80 12. Sier Alvixe Badoer, fo avochato grando, quondam sier Rigo . .... 70 i. Sier Marco Miani, fo podestà a Ma- rostega, quondam sier Anzolo. 105. 86 4. Sier Jacomo Antonio Tiepolo, fo avochato grando, quondam sier Matio......... 49.149 3. Sier Silvestro Barbaro, di sier Za- caria . . . ...... 85.105 Noto. Fo leto letere di T orator di Hongaria, da Buda, di zuguo. Di quelle occorenlie, 0 perhù di confo. . Fo leto una letera di sier Fantin Memo, prove-dador a Gradiscila. Nara il successo di la vitoria abuta per nostri a Cremous, molto copiosa, non lassando alcuna parte, sì che è sta più granda di quello è sta dito, con occision di molti de’inimici. 131 Copia di una letera di sier Pelegrim Venier, quondam. sier Domenego, a la Signoria nostra, data im Palermo, a di 27 mazo 1511, e ricevuta adì... augno. A dì XI del presente, serenissimo principe et excellentissimo domino, domino sempre colendissimo, fono l’ultime mie, per le qual de le nove, de qui si haveva, signifìchai a vostra sublimità ; e la presente è per nolifichar quella, come ne sono ozi zonto pasazi da Majoricha, parlino a dì 18 de l’instante, contano, come, per letere di la coi te, di primo, date in Sibilia, la majestà del re per Malicha partir dovea ; e in quel locho per XV, alcuni per luti cl corente, sopra 1’ armada l’alteza sua irnfiar-char se dovea ; de la qual armada el numero infinito explichar voglio. Dicono cavali 6000 di signori •dii paexe e regni sui, e 3000 ne sono dii magistrato di. San Jacomo di Galieia, di Chalatrava e la Cantera e d’ altre, qualli, a spexe sue, sequirano sua ca-tholicha corona ; e universalmente è dito, esser per passar im Barbaria, molti dize per Tunis, e altri, e lo più, judicha sia per queste altre parie convizine a Tripoli. Da Napoli continua venir fantarie e barze, qual tutte a la Fagagnana se conzonzeno con le altre, che, da numero 4000, afirmase esser in bordine competentemente, et da numero 30 milia, alirma-110, venir con la regia majestà de Castillia ; e più, clic il serenissimo re di Portogaio li dà soccorsso di charavele, benissimo in bordine, da numero 40. E, per una barza di bischaini, in zorni 20 de Ingalte-ra, d’Antona partita, zonta qui, s’al'erma, etiam quel serenissimo re mandava, a la prenominata corona, 2000 franchi arzieri, i qualli, per XX di questo, partir dovea, e già le barze esser preste in quel porto. De qui se continua li preparatore a far far vituarie e munizion di qualunque qualità per tanta armada, e cussi di Reame e Sardegna, si dize, far. Per questo illustrissimo signor vice re è stà fato comandamento, a borre una e meza di notte, che tutti li frati spagnoli, de qui se ritrova, in termine de zorni 5, s’ abino a presentar, a la Fagagnana, al signor conte Petro Navaro, soto debile pene. Item, in Majoricha, scriveno, qualunque dizesse non veguir la persona del calholicho re, sia im penna, segoudo la qualità di le ¡persone; che prego l’altissimo signor Idio, a tal santissima impresa sua, e obietto sanelissimo li doni cruenta vitoria. E ogni felice progresso de la qual, quanto se intenderà, degna de relation de vostra celsitudine, si farà el solito et debito mio. La saxon di tormenti va tanto oplima, quanto desiderar si potesse, et hormai fuor di pencolo le marine; Idio a perfetione il resto ubique conduchi. Val tari X a le parte de mezo zorno; le trate al solito, ni d’ alcuna parte dii ponente se intende, salvo di l'ru-tissima et abondantissima saxone. Et a’comandi de vostra illustrissima Signoria, presto Idio quella conservi.