393 MDXI, ACOSTO. 390 horre 15. Come ¡1 campo nimicho, questa matina, era levato di Camisan et andava a Santa f e Finta* niva, versso Citadeia, pur di qua di la Brenta, sì che cegnano andar a Treviso ; unde consultato, hanno terminà mandar 1000 fanti, ozi, a Uriago, e de lì anderano questa note a Treviso. Noto. Fo spazà ozi, per li executori, alcuni zen. tilhomeni de li rimasti in colegio, parte a Padoa, parte a Treviso, comme dirò di soto, e cussi si par-tino questa sera con homeni X per uno, apresentati a l’ armamento, e lì fatoli la mostra. Di Roma vene letere, di 18, quaìle fono lete nel consejo di X, et erano in zifra. La conclu-201 sion è, il papa era amalato, processo di le gote, ma havia auto febre, et peritò non havia potuto esser mglto insieme, et aspetava poi la nostra risposta in materia Mg ce fionda. Item, come il papa è in sire-la praticha di acordo con Franza, et ha auto letere di lo episcopo di Tioli, suo orator, qual è a la corte di roy, di 8 sfogij ili caria ; e sopra questa materia scrive longo, e altre particularità, ut in litteris. Et nota. Per letere particular se intese, esser de lì nova, semenala per fiorentini, che '1 nostro campo era sta roto e fugato im Padoa, e i minici aver auto Treviso e Padoa, adeo l’orator yspano, che tratava la liga, e il papa erano siati molto sopra de si ; tamen in letere di l’orator non è alcun aviso di questo. Da Ymola fo letere dii fratello dii cavalier di la Volpe, condutier nostro, di 21. Par, il Cardinal Regino, legato, habi di Roma, di 19, come presto si publieherà la liga etc. tra il papa, Spagna, Ingallerà e la Signoria nostra. Item, in concistorio il papa havia privato di beneficij li 3 cardinali, vide-licet Sanela f, Samallù et Cosenza, et il 4.° Ferara. Item, esser zonti lì, a Ymola, li Marascoti e Malvezi, parliti di Bologna, et do altre eaxade, zoè li...... e questo per dubito non esser sachizati e privi di la vita, per esser sia contrarij a’ Bentivoy, li qual Ben-tivoy voriano levarsi di Bologna, ma non potrano per esser posto le guardie atorno per dito legato etc. Dii provedador Gradenigo, da Trevixo, fo letere di 22, horre 5. Come hanno ricevuto letere di la Signoria, di querele fatoli de’ insulli fanno li nostri soldati de lì, etiam li nobeli andati, tolendo le robe di ciladini et populo, risponde, li tempi non voi si possi proveder, e li convien andar con dexte-rità, ma fanno in vino et formenti, eh’ è non lassando vender, dicendo, volemo assediar la terra, sì che non è tante cosse ; ma la causa è che non voriano soldati in caxa, i qualli molti, è 45 zorni, non hanno auto danari, e sono discalzi, senza un bezo. Ma di li nobeli è sialo alcuni fameglij Ihoro, di uno granaro hanno tolto 4 in 6 stara di spelta, e inteso, fu fato la debita próvfsion, e subito fo satisfate). De’ inimici sono venuti a Limene, over a Fontaniva, quali portano venir lì, soto Treviso, in poco più di una giornata, e lì non vi è zente: non hanno più di 1000 fanti, senza quelli di Christofolo Albanese, andoe a Feltre. Non hanno li cavali lizieri, nè li danari richiesti da meler in deposito, perhò si fazi provisio-ne. La compagnia di Marco di Rimano, Frachasso e Nicolò da Pisa moreno da fame; è più di zorni 45 non hanno auto danari, e tutte quelle compagnie son confusi. Di Trevixo in questa note gionse letere dii 201 * provedador Gradenigo, di 23, hore 4, qual fo lede in colegio la matina, a dì 24. Come erano gioliti lì li caporali di la compagnia di Antonio da Castello, a li qualli à fato dar bono alozamento, ma Ihoro voleno le spexe, e andar per le caxe, et fono posti di fuora, in villa. Item, hanno ricevuto le letere, come se li manda danari. I mureri, fonno mandati, fuzeno ; Ihoro atendeno a far basar le mure di la terra. Itern hanno aviso, di sopra è pur qualche moto di cavalli. A dì 21 avosto, domenega, in colegio vene 202 queste letere : Di Padoa, di provedadori generali, hore 3 di note, Come sier Christofal Moro, provedador, havia auto una gran febre quella note, e cussi il provedador Griti. Item, i nimici esser levati di Camisan quella matina. e andati alozarsi a Gruntorto, mia 2 vicino a la Brenta, a la volta di Citadeia, e poi passar in trivixana, et di qua di Vicenza mia 6 ; unde essi provedadori haveano expedito, et cussi questa sera paserano 5 compagnie di fanti a Treviso, verano per la Brenta fin a Uriago, e lì smonte-rano, e passerano a Trevixo. Sarano più di 1000, benché per le compagnie sono più di 1500, videli-cet Naldi Zipriam, da Furlì, Domenego da Modon, Cruzian Corso, Zigante Corso. Tamen vidi letere dii provedador Capello, che scrive, non tien vadino a meler campo a Treviso, per non esser bastanti. Item, quella note à tòchà al Grili andar atorno la terra, ma per suo consiglio non anderà, e li piaze li zentilhomeni vengino, chè sarano boni a levarli questo cargo. Item, lui provedador è sta luto ozi a far mostre a le zente d’arme e cavali lizieri e darli i danari. Hanno ricevuto i danari mandati etc. Et per letere di sier Matio Sanudo,paga-dor, di hore una, scrive. 1 nimici questa matina,