- 49 — bitanti che chi si dichiarerà romeno di nazionalità o inderà i suoi bambini alla scuola romena o pregherà nella chiesa romena, sarà condannato a morte e decapitato. ‘Pleasa 20 luglio 1905. Il capitano C. GUDAS il capo Stephan Mallis n (ib. 45) Dietro le canne dei fucili di siffatti briganti passa l’in-fula bizantina a ribenedire le nuove pecorelle riacquistate con tali mezzi al gregge ellenizzante; e i censimenti pren-don atto della nuova situazione così creata. A Libonia n il giorno stesso del passaggio del Burileanu si aspetta la venuta del despota (arcivescovo greco) il quale veniva appunto per convincere gli abitanti a iscriversi come greci quando la commissione del censimento si fosse recata colà 11. Due popoli così due popoli lentamente scompaiono. Davanti a questo complesso poderoso e raffinato di strumenti di snazionalizzazione, gli albanesi, più primitivi ed impulsivi, privi anche della postuma consolazione d’un libro di qualche colore, non ebbero sempre la disciplina dei poveri piccoli valacchi: concentrarsi, prepararsi, resistere. Imbracciarono il fucile e, finche la Costituzione non venne a conceder anche a loro (per un anno solamente) scuole e circoli di lettura e giornali, si difesero pur nell’ Epiro con la violenza contro la violenza. Onde quelle reciprocità sanguinose di bande che i greci chiamano con voluto equivoco " turco-albanesi " e che hanno suscitato le indignazioni di tante persone dabbene. 11 resultato? una mezza grecità di corteccia senza sostanza sul genere di quella colta da E. Durham nel seguente dialoghetto ad Ocrida nel 1904: " Petrov dice di essere gulbaro, sciama Achille che è puramente e fanaticamente Vaina 4.