103 wdxi, Trapano, se à, l'armada, soto el conte Piero Nava-ro, essendo andato a l’isola del Chercha, messeno in terra, e non trovando 0, che tut!i erano pasati in terra ferma, stetero 8 zorni, e lassò per custodia di quella domino Hironimo Vianelo, capetanio di hon numero di fanti; cui dize 1200, altri 900, 700. Da poi, visto per le spie, de’ mori non esser più zente, la note da cavali 600 e pedoni 2000 passò su l’ixo- • la, e fo roto e morti da quelli tutti; e l’armada, mal condizionada, con numero di fanti 1500,.sopra a Malta è dito esser ritornata ; e dito capetanio à aqui-stà una mala fama, e da molte barze è sta abando-nato, et è sta scrito per il re universalmente a tutta questa cita, se metano in hordine e in arme per voler seguirlo a la impresa d’ Africha, dove conferma voler andar; e de tal tenor à scrito per tutto el regno. Da Tripoli son venute diverse barze, tra le qual Chiaram, eh’ è fatto armiragio, e ritornerà im ponente per far una barza, per sequir de damnifìchar 50 la nazion nostra, posendo. Che Dio li taglia la posan-za! Fornienti tari 12, a la parte de Va di la sasom perfetissima, le Irate serale. De qui se trova una barza del signor thesorier zeneral, e à nolizato; per letere del prefato, comete lassi ogni parlilo e prestissimo vaili a Valenza, per voler sopra quella far montar suo fiol e suo zenero per acompagnar el re. Da ogni parte se aferma la venuta sua ; è stà scrito in Aragona e Chatelogna, la majestà non eometer, salvo slagino sopra l’arma’ per esser a’ confini di Sal-zes,"et altri à dito averli mandà in dito locho home-ni d’arme; e parlasse assai per le cosse di Pranza. Per ogni respelo di l’armata soprascrila, per via di Mesina, ò scrito a li magnifici rectori di Corfù, Zantc, Candia, a fin intendino el tutto. 51 A dì 4 aprii. Noto. In questa note, a horre 4 */s> fo sentilo il teramoto, non perhò molto grande. Da poi disnar fo pregadi et leto molte letere, et poi quelle letere è stà scripte per colegio a la corte et in campo. Fu posto per li cai di 40, che li 100 nobeli da esser elccti in quarantia criminal, chome fu preso, se intendi siano di galie grosse, et cavati come ve-rano, e il resto di soli], ut in parte. Et fu presa con le clausole, sicome in la parte. Fu posto per i savij tutti di colegio, dar a sier Hironimo Zorzi, cretense, qual armò una galia dii suo, et à dato una suplieha, che sia fato creditor di la Signoria di quanto à servito in arma, da li 4 mexi in suso. Item, sia fato exempte di ducati pagava a l’anno di livello a la camera, ut in parte; item, li aprile. ' 104 sia dato la castelanaria de........, eh' è in mezo le sue possession, per- anni X, ut in parte, E fu presa. Fu posto per li savij dii consejo e terra ferma, dar condutif a domino Rizardo Alidusi, di Castel di Rio, fratello dii reverendissimo Cardinal Pavia, ho-meni d’arme 50 et balestrieri à cavallo 25, e questo per anni.....Uut in parte. Et fu presa ; non ave effeto. Fu fato scurtinio, prima di un savio dii consejo ordinario che manchava, et rimase sier Francesco Foscari ; cazete, con titolo, sier Zorzi Emo, e soto sier Andrea Loredam, fo luogotenente in la Patria di Friul ; etiam sier Antonio Loredam, el cavalier. Item, un savio di terra ferma, in luogo di sier Alvise di Prioli, à refudado, sier Piero Landò, fo savio a terra ferma, quondam sier Zuane; et Jo, Marin Sanudo, fui nominato : avi 42 balote. Fu posto per li savij, scriver una letera a sier Piero Pasqua]igo, dotor et cavalier, orator nostro in Ilongaria, ut in ea; al qual è molti zorni non se li à scrito; et sier Zorzi Emo andoe in renga et disse, era bon darli libertà che potesse prometer a quel re fin ducati 5000 di più, per confirmar la liga. Li rispose sier Domenego Trivixan, el cavalier, procurator, savio dii consejo, et andò la letera ; et 1’ Emo ave sohm 9 balote di no ; e fo comanda grandissima credenza per il canzelier nuovo, el qual ozi comenzò a stridar questi scurtinij. Et li do savij, . electi in questa sera, andono a sentar. A dì 5, domenega. Noto. In questa terra è molti castelani di la Patria di Friul, foraussiti quasi di la Patria, et erano a li cai di X, acciò si facesse provisione. Tutti portavano arme et corazine sotto. Etiam è qui domino Antonio Sovergnan, dotor. Da poi disnar nulla fu, ni gran conseglio, ni al-, tro ; et questo, per dubito dii teramoto che, si dicea, dovea esser. Et a Castello fu fato solenne processione con le scuole et chieresie et il patriarcha, et vi fu assaissi-ma zente ; et questo, perchè fu trovà lì certe reliquie ; e, fato una fi fo portata in processione, in la qual è prima di sopra dii legno di la f, di soto di pelli di la barba de Cristo, et a man .destra di la piera dii 51 * calexe, et a man sinistra uno chiodo di Cristo ; et altre reliquie. Dii provedador Giriti, da la Badia. Come eri passò de qua da Po 400 cavali et 500 fanti de’ francesi, et erano venuti scorsizando versso il Pole-sene; tamen lui, provedador, havia posto custodia a li passi etc. Et,, per uno famejo di domino Lunar-