DIARII I MARZO MDXI. - XXX SETTEMBRE MDXI. 1 Dii mexe di mareo 1511. A dì primo di questo mexe. Introno in colegio sier Piero Capello, sier Bernardo Barbarico e sier Andrea Loredam, capi dii consejo di X, per letere a loro drizate di grandissima importantia, di sier Alvi-xe Gradenigo, luogotenenle di la Patria de Friul, date a di “27 fevrer, fo il zuoba, di la eaza. Di certo caso sequilo li in Udene: come sono levali a remor quelle parte, videlicet li seguazi dj domino Antonio Sovergnan et contra domino Alovisio da la Torre e altri castelani pariesani, adeo è sequito eli’ è stalo. morlo domino Alovisio predito et domino Sydro da la# Torre et altri castelani, videlicet domino Y'polito da Coloredo eie. ; in tutto 8 capi, et altri de li soi di caxa fino n.°.....; e sachizato le caxe di quelli di la Torre et brusate caxe numero 22, tra le qual quella dii predito domino Alovisio. Et che in questa cossa dito domino Antonio era in castello col pro-vedador, e non volse andar zoso, dicendo non esser armato. La causa, fo dito, esser che è gran tempo era inimicitia e parte tra quelli Sovergnani, eh’ è li primi di la Patria, e questi di la Torre, con li qual era il forzo di castelani, et seguite morie di alcuni di la fameja di ditti da la Torre, et per la Signoria fonno alias pacifichati tutti do capi in colegio. Poi il di avanti, che fo il mercore, ctiam il locolenente havia acquietati essi do capi di faclione, et el par che il zuoba venisse nova che 200 cavali di todeschi di Gorizia et fanti 500 venisseno versso Udene a far danni, et la terra si messe in arme et andoe a le porte a custodir quelle e con artellarie de le rnoni-zion. Hor, in caxa dii prefato domino Alvise di la Torre, erano alcuni armali, et seguì che usono zerte parole di dita caxa contra quelli di Udene di la parte sovergnana, adeo comenzono a far movesta, e cussi lutto Udene fu contra essi di la-Torre e seguì la occision predilla. Et di inimici anjlono a una villa dii dito domino Antonio Sovergnan, vicino a Udene, chiamata .... ; e là depredono e brusò le caxe eie. sì che è seguita questa novità di grandissima impor -tantia. E scrive, tutto Udene era in moto et in arme, et con le artellarie publice bulono zoso la porta di la caxa, el esso luogotenente havia manda a Gradiscila per 100 fanti per custodia di la terra, e altre partieularità. Et per scriver più difuse tal cossa, scriverò di soto il tutto; è letere copiose di tal materia. Et cussi, cazati tutti fuora di colegio, fo consultato quid fiendum, et chiamar ozi consejo di X conzon-ta, e far provisiori. Etiam fo ordinato far pregadi per scriver in corte, perchè vene letere di Ravena di l’orator Donado, di 24 et 25. Di sier Pollo Capello, el cavalier, proveda- 1 * dor zeneral, date in certo locho a presso San Felixe, a dì 26, venute per terra. Chome ha avi-so francesi, erano tra Carpi e Corezo alozati, essersi in gran pressa levati et vanno versso Parma ; si tien o sia per la novità de sguizari, over intendeno il re di Franza star mal. Item, aspeta 1’ hordine dii pon-tifice di quello habino a far quelle zenle e il campo, qual, aproximaudosi il papa con le zente a la volta di Arzenta, lhoro si aproximerà al Final etc.