303 MDXI, LUGLIO. 304 lujo fin 4. L’à ’viso che larvili erano stà roti da quelli di Soffi ; F aviso primo si ave, e altre parlicu-larità de conciliis. Zereha il Cardinal Strigonia, vo-ria esser capo a convochar al concilio, e si scrivi al papa di questo, et altre particularità ; et manda una letera, scrita per el dito orator al diio Cardinal, in questa materia di concilio, mollo laudata etc. Di campo e Vicenza e altrove fono più avi-si et relatione. Chi dice, vera zen le e ussirano ili Verona, e chi dize di no. Item, il campo nostro è reduto, per le cassassion fate di fanti, a pocho numero, et sono da zercha 1000 e più venturieri lì, in campo. Fu posto, per li savij, una letera a’diti proveda-dori in campo, se li par debino tuor 1000 venturieri, et darli ducati uno per uno de li ducati X rnilia, li habiamo mandato. Ave dita letera 90 di no et il resto de si, el non fu presa ; e fu senza parlar con Ira. Fu intrato in la materia di la commission di sier Antonio Zustignan, dolor, va orator in Alemagna, et fo lele le 3 oppinion, le qual fortasse scriverò di solo. Et fogran disputation, et parloe, primo, sier Lorenzo di Prioli, fo consier, poi sier Francesco Ca-pelo, el cavalier, è di pregadi, poi sier Francesco Foscari, el cavalier, è dii consejo di X, poi sier Al-vixe da Molili, savio dii consejo, poi sier Piero Landò, savio a terra ferma, per la sua oppinion, e ben, e andò per parlar sier Zuam lJadoer, dotor, cavalier, savio a terra ferma, el lo rimessa a doman, et comanda grandissima credenza ; el veneno lardi. Et, licentiato il pregadi, restò consejo di X con la zonta. 155 A dì 28. La malina, che fo luni, fo sposi), in chiexia di San Morizio, la tia di sier Zorzi Corner, procurator, maridada, za più mexi, in sier Zuam Antonio Malipiero, quondam sier Nicolò, quondam sier Stefano, procurator; eia noviza vene in chiexia e lì fo sposa, e poi con lamburlini solamente le’ pranso a .più di 350 persone, e baiar. Di Vicenza vidi letere, di 27, hore 12, dii Capello, provedador. Come, in quel punto, ha inteso da uno de’ soi exploratori, e per altri avisi, come ozi lo imperador se dia ritrovar in Trento, dove sono concorse molle gente, et ogni hora più ne giun-geno, ben in hordine, et li fanti dii contado de Tirol sono gionti, et lo imperador se supera sé stesso de far più di quello pole. Le monition et arlellarie pi-cole erano gionte, el le grosse se viano drieto ; et publice dicesi per la impresa di Pailoa, et domino Andrea Caiapino die venir verso la Scala, et mer-core, over zuoba, a dì 31, dieno principiar a descen- der, non aspectano altro, salvo intender che francesi et le gente di Verona siano in hordine. Fantarie assai di brexana se aviano a questa volta, le qual cose, per più vie, li è confìrmate etc.; e questo aviso si ave in colegio. Da poi disnar fo pregadi per expedir la materia di la commission al Zustignan, eh’ è za più pregadi si trata. Di campo si ave avisi. TJt supra, diversi l’uno di F altro. Di Cadore, di sier Filippo Salamon, cape-tanio. Come de lì intorno ha aviso, in le terre di F imperador è stà fato crida, se convicina ben con la Signoria et subditi nostri, che saria signal voler far acordo, et non si fa movesta di zente. Di Chioza, eh sier Alvixe Lion, podestà. Come havendo quelli di Chioza inteso, per feraresi, esser stà presa una marziliana con robe di mareha-danti, subditi iti la Signoria nostra, et cerle barche nostre, veniano di liavena, haveano preso, nel suo consejo, di armar dii suo fciO barche et andar col capetanio di Po, che lì si rilrova, a recuperar dita preda e coiiira questi feraresi, qualli con "20 barelle et l'usle erano a quelle boche di Po, et cussi levano lo effeto, et ave le arme di la Signoria. Fo poi nitrato in la materia di la commission sopra dila, et fo 4 oppinion. Parlò sier Piero Capello, fo savio dii consejo, sier Francesco Capello, el cavalier; iterum sier Antonio Loredan, el cavalier, fo savio dii consejo, sier Zuam Badoer, dotor, cavalier, savio a terra ferma, sier Zorzi Emo, savio dii consejo, sier Anlonio Trun, procurator, savio dii consejo, sier Donieuego Tnvixan, cavalier, procurator, fo savio dii consejo, sier Antonio Condolmer, fo savio di terra ferma, et ultimo, sier Antonio Grimani, procurator, fo savio dii consejo; el fo balolà te parte et expedita. Et dato sacramento al conseio, veneno zoso a horre una e meza di note. Noto. Le opinion erano, chi voleano acordarsi e jrjg * lasarli Verona solamente, e imi il resto, e darli 300 milia raynes per la investitura, et 30 milia a F anno; et, volendo darne Verona, li daremo 600 milia, in certi lermeni etc., et questa fu presa. Sier Piero Landò, savio a terra ferma, e compagni, voi larsarli Verona e Vicenza, e acordarsi come si poi; sier Zorzi Eino voi far liga con lui contra Pranza, e darli danari assai etc. Hor fo preso la parie di sier Alvixe da Moliti e compagni, di star et possieder quello possedutilo, et darli per la investitura, 111 certi ter-meni, fiorini ui Kuns 30U milia et fiorini 30 milia a F anno, ut in parte, e ne resta Vicenza a nui,