i 83 MDXI, MAGGIO. Di corte, da Ravena, di V orator nostro, di 18. Come ¡1 p >pa parli, ¡i di 14, di Bologna, vene a.......poi a et zonse a Ravena con car- dinali numero ..et Bologna si mantien, è 1000 fanti dentro, e il Cardinal Pavia, legato, et ne ha-via fato nitri 2000; e che ’1 Cardinal Grassis, che è bolognese, ha via cavalchato per Bologna, e tutta la terra mostrava voler esser papali. Et quelli dr la montagna mandono a dirli, voler esser fìoli di salila chiesi» e vegnir in ajuto di la terra e te. Il papa non si voi partir ancora di Ravena, ma starà a veder come anderano le cosse; et il campo nemicho par si sia reirato alquanto di Bologna, zoè dii Panaro, et li inanellava vituarie, et era alozato a......; et il campo nostro ha vituarie, quanto veleno, da Bologna. Et nota. Per colegio fo mandato Francesco Duo-do, rasonato, a Ravena, con danari, per far 1000 fanti, el qual scrive, esser zonto li el haver posto bordine aver fanti etc. Dii provedador Capello, date...., a dì 17. Come si levò, dove era, dii Panaro, per andar con il campo ad alozar a uno ponte vicino, mia 2 di Bologna, chiamato ponte di Reo, perchè i nimici volea tuorlo dillo alozamenlo, sì che si levouo; e, per la gran pioza che quel zorno era, li nostri fanti, per andar al coperto, lo abandono, adeo si siete in peri-ricolo, chè, se i nimici fosseno venuti per esser a le mano,-di non aver qualche danno, non havendo le fantarie. Tandem lutiti armali et in ordinanza zon-seno a dito ponte, et li àlozono nostri. Iteni, dimanda danari da pagar le zelile, el clic, ad ogni modo, li habbi per dì 20, alìter sai-ia mal. A dì 20, la matina. Vene in colegio domino Francho di liberti, zenoese, venuto qui eri, per nome dii pontifice, si dice con ducali 18 milia, parie di teiere di cambio, e parie portò in contadi da metodi su li banchi, per dar a’sguizari. Et nota, el Cardinal senonense, eh’è apresso sguizari, serve il papa di ducati X milia a questo effeclo. Fo honoralo et charezalo dal principe, li sento apresso. Vene etiam il legato dii papa, episcopo di Tioli, sta qui. Hor questo domino Franco siete qui zorni .., poi tórno a Ravena. Et nota, è venuto con sier Francesco Coniarmi, di sier Zacaria, el cavalier, qual è stato a Bologna per veder dii reseato di suo padre, eh’ è prexon in Pranza ; et alozoe, dito domino Francho, in eaxa sua, con iicentia di la Signori,;, et fu honorifi.ee Iralato. Vene sier Zuam Moro, capetanio generai di Po. Havendo a Chioza consigliato al successor, sier Andrea Bondimier, quella armada havia, eh' era, come dirò di soto ; el qual sier Zuanne era alquanto indisposto, ma ste' podio die ussl di caxa. Di sier Andrea Bondimier, capetanio generai ini Po, da Cavargere, a dì 18, horre 12. Dii zonzer lì con bardie Iti, di le qual do è carge di pan. Il podestà non è de lì, e quelli citadini lo desidera. Aver auto de lì do barche armade et una scorta, e ■ subito si parte per andar versso la Badia. Vene sier Domenego Malipiero, provedador exe- 90 cutor, stato a Chioza a far provision di burchij e altre barche, per mandar a levar il nostro esercito, si l’acadesse; et, visto non bisognava, il colegio li dete Iicentia et ritornoe. Item, è da saper, in questi zorni, fo retenuto tutti li burchij che non parliseno, e barche grosse di ogni qualità et sorta, per questo effedo. Vene domino Alexandro di Pranza, eh’ è debitor di domino Agustim Gixi, di ducati 18 milia e più. Et il modo fu, che sier Marco Arimondo, relor e provedador a Cataro, inteso la Signoria havia a mal, lui P havesse lassato, et era andato a Castel Novo da’ turchi, e lì ha ’ulo salvoconduto, esso provedador lo mandò a chiamar, et feti salvoconduto; ma, zonto, lo mandoe in questa terra per coniar col Gixi, sì che vene con custodia, et fu posto im pre-xom......; et quel Fabricio fu lassato. Item, gionseno alcuni cavali de’.stratioti a Lio, venuti de Levante, numero ...., ali qual poi fo dato soldo. Nota. lutisi, a Verona si moriva da peste 7 et 8 al zorno, et era solum al governo il signor Lodovico da Bozolo, ma si aspetava el vescovo di Trento. Da poi disnar fo colegio di la Signoria el di savij, ad consulendum. Di Colonna, di sier Sigismondo di Cavalli. provedador executor, date a dì 17, a horre 24, a Lunardo di Tiugieri drizate, vidi letere. Cliome questa note passata mandoe domino Zuan Coroneo, con la compagnia sua, a la guardia de la ripa di P A-dexe, et, questa matina, lui cavalchoe con el Cavria-na et la compagnia sua et con li stratioli, e andono fino a la rota de Porto Lignago, dove trovono, esser di là de la rota, le fantarie de li inimici, in ordinanza, et molti guastadori, che slargavano quella rota da la banda, versso Porto; et lì fo tirato molti colpi de artellarie. Ma dieta rota, over sua opera, podio o niente ne poi nozer, per non haver gran deschaeu- • da ; et, se havesseno possulo laiar un miglio di sopra de Porlo, come haveano deliberalo, indubitatamente tal rola haveria anegato ila a le possession de