343 mdxi, hanno raxon, cridano e usano stranie parole. 11 campo è pur a Noventa di Visentina, nè de lì si parte, solurn in Val Sugana è venuto il conte.....da Bozolo, homo di Pimperador, et in Vicenza domino Zuam Gonzaga, fratello dii marchexe di Mantoa, con cavali 200. Fo leto le parte di meter ozi, zercha mandar zentilhomeni a Padoa, atento feno potize, per colegio, eri per mandar, e niun vi andò a presentarsi, e fo polize mal poste, per li gradi vi sono. Da poi disnar fo pregadi et vene queste letere: Di Andernopoli, di sier Nicolò Zustignan, quondam sier Marco, di 15 et 17 luio, fresche. La conclusion è, che quelli Sofì novi, videlicet quelli sequita la parte dii Sophì, che si reduseno su la Natalia, et erano reduti drio quel monte, hessendo andatoli conira Allì bassa con grande hoste, par, questi talli con la guarda di turchi fonno a le man e li rupeno con occision grande, e cussi iterum con una altra guarda li rupe; adeo dilli Sophì, reduti solimi cavali 0000 electi, fenzando fuzer, perchè turchi venisseno al combater, mule Allì vene a le man, e fo da’ ditti Sophì rotto et morto lui, bassa, da una freza, et uno nepote dii signor lurcho, fio dii fimi di Amasia; adeo di 15 milia cavali erano, è scapolati pochissimi, e di 700 janizari arzieri non è scapola 40 vivi, sì che è sta gran strage su dita Natalia. È sta morti de’ turchi, da numero.....milia. Item, che il fiol dii signor, stava in Caramania, era morto, chi dize da venen, e chi da vino sofegato. Item, il fìol sta in Amasia, over Trabesonda, eh’è su la Natalia, et è quello il signor voi lo debbi zuzieder nel 176 stato, è in campo con zente; et 1’ altro fiol, dì Caffa è passato su la Grecia, lontan di Andernopoli zornate do, con exercito ; el qual il signor li dote, come per altre scrisse, uno sanzacha’ versso 1’ Hongaria, li dava intrata, a l’anno, ducali 80 milia, e lì mandò a dir, l’andasse lì. El qual liol mandò a dir al padre, non veniva contra di lui, perchè non è licito il fiol vadi contra il padre, ma va conira, di quello vorà suciederlo; e s’il padre li vera conira si difenderà. El qual signor turco era fuora di Andernopoli, in mezo di certe aque, in locho forte reduto, e leva la massa di le zente ; par sia ritornato in Andernopoli, dize per far certi bagni, ma, si tien, dubiti dii liol, qual' è un diavolo, chiamalo bassa Selim, et gran nimicho di christiani, et maxime di hongari. Item, tulli li tributi, soleva venir al signor di la Grecia e quelle parte, lui li rilien, adeo fin qui à’ buto di lai raxon di ducali 100 milia. Item, scrive dii zonzer lì agosto. 344 uno orator dii re di Hongaria per concluder e sigilar la paxe, over trieva etc. insieme. Fu posto, per li savij, prima leto do altre opinion, come dirò di solo, ma questa fu presa, la qual si à prender a gran consejo, e la copia sarà qui avanti scripla, che tutti quelli andar vorano a Padoa over Treviso, dove parerà al colegio, si vengi a dar in nota, el siano balotati in gran consejo, et andando con 5 compagni, a so spexe, per do mexi, intrino, questo octubrio, 40 zivil e criminal per una volta, a uno per caxa, havendo passato anni 25. Sier Marco Bolani, savio dii consejo, messe, passato anni 30. Andò le do opinion; fu presa di savij. Ave 13 di no, et fo mala parte, rnco judicio etc., e non laudata da la terra. Si à meter a gran consejo. Fo leto do altre opinion : alcuni voleva andasse di ogni qualità, e, secondo li homeni menavano a so spexe, balotadi a gran consejo, intrasseno in li officij, fimo il sai. Una altra opinion voleva darli il titolo, ma non li officij ; tamen niuna di queste do fo ballotade. Fo leto di meter una lansa e do decime, e perchè è do opinion in colegio, alcuni voi al monte novissimo, altri a restituir di debitori di governado-ri etc., e tamen non fo messo 0, perchè alcuni savij erano andati a concluder e far l’instrumento dii marchà dii Gixi etc. Fo consejo di X con la zonta im pregadi, e ste-teno pocho. Fu posto, d’acordo, una letera a Roma, zercha 176/ Noto. In le letere di campo si ave, per nostri stratioli, andati fino versso Soave, esser stà preso un bon bolim di marchadanti milanesi, portavano pani di seda, per valuta di ducati 3000, in campo nimicho, el quello conduto im Padoa. Item, preseno 40 buo’, i nimici li menavano via, e quelli restituiti de chi erano. Item, preseno 4 homeni d’arme del campo inimicho, i qualli feno presoni e li deteno taia. A dì 9. Vene in colegio domino Agustin da Brignan, condutier nostro, vien di Padoa, mandato da li provedadori e altri capi a relcrir la malia con-tenteza di le zente, e li danni fanno, e si provedi. El qual disse altre cosse, et poi ritornò suso. Di Padoa, di provedadori zenerali, di eri. Di la malia conlenteza di le zente d’arme e fantarie, è lì, e come nostri tano danni per tutto a li villani ; et che, si non si provede di danari, le cosse ande-rano mal. Item, i nimici è parlili di Noventa e venuti al ponte di Barbaran, et non si moveno de lì.