373 MDXI, AGOSTO. 374 lò il Cardinal predilo in consonanza, dicendo, havia auto letere dii suo re, qual era contento et aspetava il synicha’ subito, Item, poi l’orator yspano, e le parole fo usate, non le scrivo per non aver aldito le letere ; unum est il re di Spagna promete dar bo-meni d’arme 1-200, gianniteri 1000, fanti 13 milia. Et l’jirmada di velie 80, con gran zente, è partita, a di 1G lujo, di Malicha per Napoli. Iiem, il re de Ingaltera romperà di sora a Franza, et la Signoria sia ubligata per terra e per mar far etc. Et mande-rano a dir a l’imperador, si acordi con la Signoria, come fu parlato per il papa a Lanch, in termine di uno mexe, aìiter se intendi esser fuora di dita liga e non poter intrar. Itern, voi il papa far fanti .... milia, tra la Signoria e lui pagadi per mità, con molte parole, ut patet ; etl’orator ringratiò soa beatitudine et li oratori, et scriverla subito di qui per aver mandato e il synicha’ di concluder. 190* .Fu posto, per li savij, d’acordo, una letera in corte a l’orator. Come li mandemo il synicha’ a conconcluder la liga etc. Item, semo contenti pagar li 20 milia ducali per la nostra mità, per far li fanti, e altre particularità,M< in litteris. Ave lutto il consejo. Fu posto, per li diti, una letera a sier Antonio Justiniau, dolor, orator nostro. Che, zercha la materia di lo acordo con il re di romani, debi andar justa la sua comission et tenir la praticha, quasi dicat va scorando, perchè speremo di Roma aver certa luce etc. Sier Francesco Foscari, el cavalier, cao di X, andò suso dicendo, saria bon suspcnder la conclusion etc. Li rispose sier Zorzi Emo. Andò la letera, et fu presa. Fu posto, per li diti, una letera a Padoa a’ reclori e provedadori zenerali, in risposta di soe. Come semo contenti redur tutte quelle zente d’arme a provision, a ducati 100 per lanza, che prima havea-no ducati 80. Itern, darli do page etc. ; et fu presa. Et come se li manda danari, polvere eie. Fu posto, per li diti, che le decime 11 et 12, el le tanse meze 8 et 9, sono a li governadori'si pagino con il don per tuta questa selimana, et passada, pagino con la pena. Et fu presa. Fu posto, per li diti, che li debitori dii quarto di fiti pagino per luta questa selimana, e, pasado, pagino con 25 per 100 di pena. Presa. Et vene zoso pregadi, lutti molto aliegri etc. Adì 16, sabato, fo San Rodio. In colegio fo spazalo do conteslabeli per Treviso, mandati al pro-dador, e fazino fanti lì: Paulo Baxilio el Antonio da Peschiera, conteslabeli vechij. Di Padoa, di provedadori generali. Chome i nimici erano pur a Longara, et dicono, ehi reporta fichavano palli per tuor l’aqua, vien a Padoa, e fe-vano li ponti per poter passar, e non fu vero dito campo mirasse in Vicenza. Et dito letere sono di horre 3 di note. Poi, di horre 4, seri venó, non è. vero fichano palli e voleno butar il ponte. Item, relatione aule per uno balestrier di Julio Manfron, fiol di domino Zuam Paulo, stato a Milan per il contracambio dii padre con la conclusion dii cavalier Biancho, riporta, non aver visto preparation di zente alcuna; pur a Peschiera vete 18 pezi di artellaria, et che lì, a Lacise, erano 600 guasconi con ponti su cari etc. Item hanno, in campo si aspeta la venuta di dito missier Zuam Jacomo con 400 lanze et 400 guasconi, et cegnano voler venir a Treviso. Item, ricordano danari, farine et polvere, et di questo non si menticha. Item seriveno, aver ricevuto li ducati 6000. Di Treviso, dii provedador Gradenigo, di eri. Come è stato al bosco dii Montello : sono zercha G000 villani, non hanno capi, ni arme; dimanda 100 archi et frezo. Item, è ■sta compito di fortifichar la parte di Santi 40, el voleno atender a la porla di San Thomaso; e lavorano le arte è trivisani, ma ha mandato per alcuni capi di villani, fazi- venir certo numero in la terra per ajutar a fortifichar. Item scrive, che bisogneria butar zoso la chiesia et monasterio di la Madona di Treviso, eli’ è gran cossa, a tanto corsso di divution; poi, a portar via la ruina stariano assa’, aspelando il campo di dì in dì, perhò è stà trovà uno expediente per fortifichar quella parie, comme aviserà ; et ozi doveano esser super loco. Item, scrive quello bisogna e altre provisiom fate etc. Di Féltre, di sier Zuam Dolfm, provedador, di 14. Come à che 1’ imperador è a Ivan con 400 cavali et 400 fanti, e dia venir a la Scala, unde li basta l’animo di prenderlo, ma voi più zente: 400 homeni d’arme, 1000 fanti et.... cavali lizie-ri, sì che à buon cuor. Scrive di provision fa de lì etc. Di Cividal di Belun, di sier Nicolò Balbi, provedador. Come è venuti 400 fanti lì vicino; dubita, perhò si provedi. Lui fa quelle provision el poi, et altre partícula ri là. Di Gradiscila, di sier Alvise Mocenigo, el cavalier, provedador generai in la Patria. Chome à, pur movesta si fa a Gorizia de artellarie et zente, perhò si mandi danari per le zenle nostre. E nota. Francesco Chalisson, contestabcle, è con la