HDXI, AGOSTO. 410 sati la Brenta, alozati a Santa f, come scrìsseno. Item, hanno mandato li 500 fanti in Treviso. Item hanno, esser zonli 500 guasconi a Vizenza. Item, quella note, -a hore 5, fo cridà arme, arme ; la causa, per le scolte veleno cerli cavalli, e non fo 0. Esso, provedador Gapelo, si armò e cavalchò in Coa Longa etc. Di Treviso, dii provedador Gradenigo, di eri. Come i ninnici haveano eri, hore 22, auto Asolo e domino Constantin Paleologo, capo di stratioti, era lì, vedendo non poter contrastar, si havea levato e venuto lì, a Treviso etc. Di hora in hora dicono, i nimici tulli dover passar la Brenta, ma ancora non sono passati ; e altre particularità. E come Treviso è ben in hordine, non dubita-, ben è vero, voriano più fanti. E i nimici hanno passa e corso mia 5, ozi, lon-tan di Treviso, ma pochi. A dì 27, la matina, di Padoa, di proveda-dori, di ìtore 5 di note. Come certissimo, i nimici è pasali, alozati a Santa f, vicino a la Brenta, di là. Item, aspetano 2000 guasconi et 20 pezi di artela-ria ; e lanze 500, si dice, è zonte a Verona. Item, il provedador Grili à mal asai per il trar sangue; il Moro è miorato assai. Item, è vernilo ozi un gran accidente al governador zeneral, domino Lucio, e una dormia poi etc., sì che lui provedador solo, Ca-pelo, è im piedi; e altre particularità scrive. Di Treviso, dii provedador Gradenigo, di hore 5. Par habi, per sue spie, ancora i nimici non esser passati, ma ben fato il ponte. Di sier Lunardo Zustignan, quondam sier Unfrè, è a Trevixo mandato per il colegio con li X homeni, scrive, di eri, a’ soi fradelli, di 26. E lauda super modum sier Zuam Paulo Gradenigo, provedador, ma il podestà, sier Andrea Donado, è mal voluto. Item scrive, nostri stratioti aver preso 5 stratioti di Mercurio Bua, è con i nimici. Referiscono, i nimici esser lanze 800, fanti 8000, cavali lizieri 500 et pezi 8 di artelarie grosse et 18 falconeti, et aspetano l’imperador vengi in campo; e, non venendo, non torano l’impresa di Treviso, ma, venendo, la tora-no e sarà a Treviso. Item, aspetano di Verona guasconi e homeni d’ arme francesi. Scrive, li, in Treviso, esser fanti 3000 usadi, 500 da Veniexia, lanze 150, cavali lizieri 450. Si atende a fortitichar la terra ; è borra da la banda di la Madona, e hano buia zoso il campaniel di la chiesia, araso le mure, e butano zoso le caxe apresso le mure, per poter star a la difesa dentro la terra. Etiam si buta zoso le mu-raie di le caxe ruinate, di fuora, in li borgi, et secondo il bisogno buterano zoso la capella granda di nostra Dona, e l'aitar di Santa Maria, perchè è or. dinato, acaden lo, minarla, perchè non poi star im pie. Lauda molto el provedador e cussi il podestà. Ivi è il capelanio di le fanlarie Vitello Vitelli, Troyla Orssino e altri contestabeli. Scrive, aviserà ogni zor-no, e li zentilhomeni venuti, e lutto, qualli à bon cuor etc. Dii provedador Gradenigo, da Trevixo, ve- 208 mite eri, date a dì 25, horre 19. Come hanno ricevuto lelere di 23 et 24 di la Signoria nostra, come li fanti per venir de li di Padoa, è messi in camino, numero 1500, solo li capi, risponde: Eri sera zon-seno tutti lì, excepto Batista Doto, e li alozono per li monasterij e caxe vuode, senza strepito alcuno. Scrive, atende a fortificharsi. A mandato questa matina a dir al capelanio, si meti le scolte e sentinele la note; tamrn sin hora Oè stà fato: tarano consulto quid agendum. 1 nimici sono a Groneto, e li llioro cavali lizieri vano per il conta’ e vieneno vicino a Trevixo, chome se intende per presoni presi. Lauda missier Renzo Romano, qual à mandato a Padoa a tuor li soi cavali ; è bon, li provedadori ge li dagi. Item scrive, esser ritornato lì. El canzelier dii signor capetanio à referito, aver dito in colegio, saria bon trar li fanti sono in castello, e metervi zentilhomeni e altri homeni mandati da Veniexia, e che non à parso a la Signoria. Item si ilice, li repari non è validi, et è stà ruinà caxe, che si potea far di meno, e cussi abassar il campaniel di Santa Maria ; e sopra questo scrive longo. Item, à fato la mostra a li zentilhomeni venuti de li, con Ihoro homeni. Dii dito, di 26, hore 4. Come hanno ordinato le guardo e i contestabeli ; posti a le poste li do squadroni di zente d’armo, uno a la piaza dii pala-zo, l’altro dii domo, e li cavali su la piaza di San Marlim. È stà ordinà le scolte e seniinde che stagi-no la note fuori e squaravaiti, che una note vadi il capetanio, 1’ altra il signor Vitello, 1’ altra il signor Troylo Orsini con zentilhomeni deputati con lhoro ; et lui provéditor, ini persona, va ogni note. Item, eri zonso lì sier Lunardo Justiniam, quondam sier Unfrè, et ozi sier Vicenzo da Riva, di sier Bernardin, e sier Alexandro da Pexaro, quondam sier Nicolò; li hanno visti volentieri. È venuti con le sue compagnie di X homeni per uno, e ben disposti ; vanno solicitando e redrezaudo li repari. Item, di novo, i nimici eri matina, a bona hora, passono di qua di la Brenta, e venero ad alozar a Santa f e in quel contorno, e corseno per campagna fino soto Asolo, Fono a le man con li nostri stratioti; ne furon