MbXI, MAGGJC). 1M è si?» malmenati, spogliali et morii da’ villani ; et 3000 di fanti, in uno reduti in ordinanza, erano andati a la vòlta di la montagna, non sa quello di Ihoro sia seguilo, sì che tutte le nostre zente è in confu-sion, spogliati et morti et malmenati, non sa il numero. Item scrive, à ricevuto le letere di ducati 3000, a Bologna, di cambio,‘non li potrà aver lui, e resta in uno saio con le arme in dosso. Item, il campo francese non è mosso, dove era alozato. Scrive, verano di longo e si provedi di naviglij. Di Ravp.na, di V orator, di 23. Come il papa, inteso la nova dii perder di Bologna, li dispiaque molto, e 1’ orator yspano, domino Hironimo Vìch, è stato con soa santità, et fa bon ofìcio, et spazò subito in Spagna al re etc. Il papa scrive brevi a 1’ im-perador, Spagna e Ingaltera, dolendossi di questa novità. Item, il castello di Bologna si tien, nel qual è il vescovo Vitelli et assa’ fanti. Item, il papa voi rifar il campò e far fati; et le’concistorio lì, in castello, e terminato, con quelli cardinali è con lui, di partirssi, a dì 25, per Rimano, poi in Ancona e Roma. Item, tutte l’artelarie dii papa è perse. Item, lassa gov.e’rnador e legato in Romagna il Cardinal Regino, qual I’ à mandato a Faenza, e in quella vi è Ramazoto con fanti...., et in Ymola vi è Zuam di Saxadello. Item, il papa è più gajardo dia mai con-tra francesi. Item, come è letere d’Ingaltera, fresche. Come l’orator di Pranza era-stato dal re a dolersi, che ’1 car.linal d’Ingaltera, orator di soa maje-stà, era andato in campo contra il suo re, e che quel re li à risposo, è molto contento per aidar la chie-xia, e il re di Pranza fa mal a dar ajuto a li vasalli dii papa, come è il ducha di Ferara. EÌ qual avixo è di 0 mazo, e manda la copia di la letera. Di sier Andrea Bondimier, capetanio generai im Po, date in la Croxeta, a dì 21. Come, in quella bora 21, con lo ajuto di Dio e di San Marco hanno auto il castello di la Croxeta, con pochi colpi de’ nostri falconeti, et senza morte de ninna persona ; e aviserà il modo, per le prime, che si ha aquistata. Dii dito, data in Zello, a dì 21, ìiorre 3 di note. Choine avisa il modo fu presa la Croseta. Eri, al tardo, imbarchoe fanti 70 in barche 6, et il suo ar-mirajo, per veder di tuor i revelini dii dito castello, i qualli, per'esser la notte oscura et el camin longo, non poteno far tal eftecto, et conveneno star do miglia lontani abscosli. Questa uiatina, a bona horra, imbarchoe el capetanio de la fanlaria, con cercha 400 fanti, in burchij, barche e burcbiele, e veneno lì, a Zello, dove trovoe barche 22 di Padoa, le quale ha-vevano tiralo via i titilli, el erano ben armade, et 4 da Chioza, apresso le 18 si atrova con lui, e, inbar-chati tulli, e il capetanio tu il primo a levarsi, et lui, sier Andrea, rimase ultimo per inviar l’armata; e, zonti apri sso la Croxeta, zerclia mezo mio, el signor capetanio feze traversar tuta farmacia, la qual fu conduta per certo canedo, che desende in uno canale, va a la volta di Mantoa, dove intrati, et visinati al castello, mandono uno trombetaa dimandar el dido castello. Li lo risposto, non voler far niente senza licenlia di monsignor di la Grota, è in Lignago. Per questo el signor capetanio feze dar fuogo a do sacri el li doi falconeti, li qualli erano sopra cerle burchiele, e cussi, come li nostri bombardieri andavano Irahendo, cussi li andavano adossa. Non restava li inimici di trazer ; e, vicinati li nostri soldati al castello, con uno grandissimo animo, se messeno dentro, dove erano homeni 7 francesi e 110:1 più, li qualli fonno fati presoni. Le robe che erano dentro, artelarie e altro, fu tutto messo a sacho. Scrive, altro non ha potuto recuperar dia 4 spingarde et 4 bonbardele, et per il signor capetanio fu lassato dentro, a la custodia, homeni !), a ìi quali dete pani 100 et uno podio di vino, fin che la Signoria li provedi; e fece subito aviar barche XX de queste, con uno caporal, con fanti 30, in quella, con bordine, andas-seno scorendo lina a Lignago. Dii dito, a la Badia, a dì 22, horre 24. Come era venuto li con le barche, e, andato a trovar il provedador zeneral, li disse, aver bisogno di l’armata. Li rispose, era paratissimo, ma il forzo di le barche, do sole soe, erano pagate; quelle di Chioza è stà comandate per zorni 3, le padoane ha ’uto uno ducato per una, venute per l’impresa fata, a le qual ha convenuto darli el viver; e quelle di Chioza è 99* senza pan e senza danari, farà ¡1 tutto per tenirle do 0 tre zorni. Scrive, si provedi' di danari. Item à nova, li fanti, lassoe in la Croxeta, aver fato presoni da cercha 12 homeni de li inimici, che voleva passar de lì. A dì 25 mazo. Tuta la terra fo piena, e par- jQO lavano di questa mala nova, di esser roto il nostro campo cussi straniamente, et, per colegio, fo parlato di mandar navilij .a levar le zelile, le qual si conve-rano redur a la marina, cargando li francesi. Dii provedador Grifi, da Montagnana. Come era stato col governador, et parlalo di tuor la ' impresa di Lignago per divertir; ma, inteso questa nova ili l’altro campo, era sorastato. Da poi disnar fo gran consejo, et fo butà il se-stier di Osso Duro a la camera de irnprestidi, di la paga di ......