257 mòxi. giugno. 258 licr, non erano in pregaci, e sier Marco Bolani, savio dii consejo, non era di opinion, certa parte, di scriver in Candia a sier Piero Michiel, capetanio di le galie di Alexandria, et in la materia dii soldati, ut patet, e mandar le galie a Bichieri; et fu posto la lelera. Et sier Marco Bolani contradise. Li rispose •sier Alvixe da Moliti, per la parte; poi sier Alvixe Malipiero, el consier, qual messe, che lì, in Candia, dovesseno far consejo di Xli, inlravegnando el re- 130 zimento, et andar dove meglio a llioro parerano, • secondo la risposta barano auta dal Cayro etc. Parlò poi sier Marco Antonio Loredam, qual voleva a uno altro modo, el arieordò si fesse, per esser pratiche, in Alexandria; et andò la lelera e l’opinion di sier Alvise Malipiero, el consier, et questa fu presa. El fo dato sacramento a banco, a banco, et peritò cussi diffuse ho scripto. Et fu preso, cha la galia bastarda, soracomito sier Piero Tiepolo, di sier Hironimo, debbi andar in Candia dal provedador di l’armada, la qual è a Cliioza, e, insieme con una galia sotil, debbino andar con le galie di Alexandria, in conserva, per far più grossa armada etc. El intra consejo di X con la zonta, et lieentiò il pregadi. A dì 24, fo San Zuanne Batista. In colegio vene el vescovo di Rossi, di Treviso, qual, poi la rota dii campo, è contumace, e non poi andar a Treviso; el qual havendo deliberato di andar a Roma, in corte, in questi zorni dimandò licentia da la Signoria, e cussi 1’ ebe; et questa matina è venuto in colegio a tuor licentia di parlirssi, el va a drelura dal papa» Nota. Suo fradello, el conte Filipo, è in Aleuiagna da l’imperador. Et m questa matina si partì sier Alvixe Moceni-go, el cavalier, va provedador in Friul, zeneral, fa- • cendo la via ..i Treviso etc. Di la corte vene letere, di V orator nostro, di 20, da Terni. Come il papa era venuto lì, el voleva andar a Roma, dove voi esser per il zorno di San Piero ; poi vera a Viterbo e in quelle terre vicine. Item, lì, a Roma, sarà il ducha di Terinetii, che il re di Spagna ha coucesso per capetanio di la chiesta. Item, voi tornar su l’impresa di Bologna, e fa redur el signor Marco Antonio Colona, Zuam Paulo Bajoti et Ramazoto versso Ymola, dove l'arano la Stapula di le zenle, el voi dar il guasto a Bologna, si non tarano etc., e allre purticularilà, chome poi scriverò di solo. Di Zara, di sier Lorenso Corer et sier Lu-nardo Michiel, di, 18, et di sier Andrea Baxe-jo, conte di Spalato, di 12. In conformità. Par, il conte Coxule li babbi l'alo intender aver preso, a li / Viarii di M. Sa.wio. — Tom, XII, confitti, certo lurcho, qual li ha afirmato, el signor turco in Andernopoli esser morto. Item, che turchi haveano roto alcuni di Frangapani, e preso il capetanio a quelli contini, ut in litteris. Dii provedador Capello, dal Cesenaticho, di 22, vidi letere. Come aspetava li arsjlij per cargar le zente. Havia ricevuto li danari per dar al cavalier di la Volpe et Meleagro da Forli, qualli verano ; è con lui, e resta, domino Jannus da Campo Fregoso, e altre particularità. Noto. Diti arsilij cargi di vino veneno a Chioza, e do in questa terra a discargar; fo gran remor in colegio, e poi solicitalo, ritornino. Nolo. Eri si bave relalion di le cosse di Verona, come francesi erano partiti. Item, veronesi haveano mandalo do oratori a l’imperator, utpatet. Item, di uno veronese ciladin, è slà preso ini posto, dava avìso in campo nostro, e si dubitava di lui etc. Da poi disnar fo granconseio; fonno pochi, e fato capetanio a Ruspo, sier Anzolo Orio, fo sopra-comito, quondam sier Hironimo, et altre voxe. Fu posto, per li consieri, la gralia di sier Ruzier Contarmi, che si brusò, voi 4 balestrane, ut in parte; et non fu presa. Et questa è la seconda volla è sta balotata. In questa note, a borre 5, venendo a dì 25, fo il terainoto sensibile, adeo tutti il sentì, ma non fe’, danno, sì che ancora dura questi prodigij e tera-moti. A dì 25, fo V apari tion di San Marco. Fu fato la procession de more, in la qual convien esser luti lì episcopi, sono in questa terra; tamen non vi fu el patriareha. Era aparato da vescovo el vescovo Saracho di Coranto, et con il principe il legato e il primócierio, e poi il Pizamano, vescovo di Fellre. Et poi si reduse il colegio. Dii provedador Oriti, di eri, da Montagna-na. Chome havia fato far la rota di là di l’Adexe, a Angiari, molto larga, adeo danizava solo Verona, et quelli di Verona non poteva socorer Lignago, e leva gran danno; et che monsignor di la Grota, francese, è io Lignago, havia mandato a Verona a dimandar guastadori et zenle per prender dita rota, e si trovava impazato, chome à per relatione etc. Item scrive zerclia zente d’ arme e soldati e lanta-rie, e dimanda danari ; sono spogliati quelli è venuti. Fu fato elelion di uno pagadorin campo, in luogo di sier Zuam Alvixe Pixani, ha refudado, el rimase sier Matio Sanudo, quondam sier Beneto; e, quelli lonnoxtolti, è qui soto posti.