699 MDXI, LUGLIO. 800 dize, l’imperador lo aidiri in materia di accordo, et secretìssime fo electo sier Antonio Zustignan, el dotor, cao di X, qual si parti il di sequente, et vadi a Bulistagno con la commission li sarà data. Et fu fato cao di X, in loco suo, sier Anzolo Trivixam. Item, fu preso aprir la materia al consejo di prega-di, per darli la commissione. In questa matina, in colegio, vene domino Janus di Campo Fregoso, condutier nostro, venuto di Romagna, poi partì per campo. Item, fo in colegio Vitello Vitelli, et etiam poi partì per campo, perché le lhoro compagnie erano passale di Chioza a Monte Alban. Dì campo si ave letere. Come liano, a Verona esser zonto 500 lanze todesche, et francesi si aspeta, e si voleno ingrossar. A dì 24, ìa matina. Partì, secretìssime, sier Antonio Zustignan, el dolor, per Alemagna, e la terra fo piena di tal partita, e andò con quel tode-sco, nominato di sopra, et Zuam Gobo. Noto. Nel monasterio dii Sepurehio morite alcune monache, numero 9, di peste, e per la terra la va pizechan lo, maxime a San Zanne Bragola. Di Andernopoli, fo letere di sier Nicolò Zustignan, di 26 zugno. Come il signor havia manda a dir a quel suo tìol......, che voleva venir a basarli la man con zente, per (arsi signor, che li dava uno sanzachato versso 1’ Hongaria, dii qual harà de inlrada ducati 80 milia, nè voi li vengi davanti. ‘Item, manda esercito conira Sophì. Item, il signor con zente ense a la campagna, in locho pe-rhò forte, lì vicino situato, con aque atorno etc. Da poi disnar fo colegio di la Signoria et di savij. Noto. Zuam Paulo Manfrom è zonto a Padoa, sarà doman qui. A dì 25, fo San Jacomo. Di campo e altri lochi si ave aviso, a Verona et Trento esser zonto zente alemane etc. È da saper, intisi, come con efleto è in questa terra, a dì 21, in la Carità esser il Cardinal senonen-se, sguizaro, venuto incognito, vestio di beretin da todesco, con do famegij, et alozò lì, et ha voluto aver li ducati 5000 sono in banco di Capelli, e cussi il resto in li altri banchi ; e lui medemo è stà al banco, e non è cognosuto. È venuto con gran pericolo, et à spazà a Roma letere; et, inleso questo, la Signoria mandono sier Zorzi Pisani, dotor. cavalier, con-sier, Zuam Badoer, dotor, cavalier, savio a terra ferma, a visitarlo, et fo ordinato farli le spexe, ma lui disse, non voi far alcuna demoslration, ni venir a la Signoria, fin non à letere di Roma. Questo é gran nemicho di francesi, et à gran poter sopra sguìzarì. Da poi disnar fo pregadi, et fo posto parte per i savij, atento il gran numero di tolti 1’ altro zorno, per scurtinio, governador a Nixia, che il dito gover-nador sia electo im pregadi per 2 man di eletiom, et la bancha ; et fu presa. Di sier Andrea Bondimier, captiamo gene- 153 ral im Po, da te a Chioza, vidi letere. a dì 21 lujo. Chome à ’uto nova, a la Massa esser do galie de’ inimici, et à visto meter pan in quelle, el verano a la bocha di Primier, et aver visto 50 lanze de’inimici esser passate, qual veniano su la banda dii bastiona di Crespim, et queste nove avisa. Dii dito, a dì 22. Come à, per uno fu preso con uno schierazo di oio, qual si à fato zenoese, et ha servito i nimici doy mexi, poi è liberato, dice, esser im ponto uno bregantin de’ homeni electi armato, parte tolti di la fusla, prese patron Andrea di la Janina, e parie valenti zenoesi, el li homeni ben armati con pedi, et X dii più dii dover, el qual dovea ussir di Po questa note passala, da la bocha di Volane, ma non è ussilo per il tempo, e ussirà questa noie, e voi scorer queste ripe, e poi tornar a Ferara ; el qual aviso esso capetanio à mandato a dir a Dimitri Argnaso, che vadi reguardoso. Scrive esso capetanio, li mancha, in la sua fusta, homeni 24 a remo, si ritrova sollo con una fusta e il bregan-tirn, patron Etor Orio, el qual palron é a Veniexia; et che insieme con quel podestà de lì à fato armar 3 barche di Chioza, con boni homeni suso, che vadi da Argnasi, im porto di Brondolo, acciò habbi so-corsso, et vadi siguro. Item, à ricevuto letere di la Signoria, mandi uno bregantin a levar domino Antonio di la Saseta, nonlio pontificio, per condurlo a Ravena, e cussi farà. Dii dito,-a dì 24, im porto di Brondolo. Come eri si levò di Chioza con la fusta, licet non havesse homeni, e ne inanellava 24, et ne era zonti solum 8, e aspeta la Signoria mandi li altri, et con uno breganlin et do barche, perchè 1’ altro bregan-lin è andato a Rimano. Scrive, aver per uno, che partì sabato da Milan, come missier Zuam Jacomo Triulzi havia maridà soa fiola in el fiol di missier Ambruoso dii Mayno. di prirnarij di Milan, e che la cilà era in festa ; et lì era 3 oratori di sguizari, che dimandava certo passo. Item, per uno, vien di Ferara, qual partì eri, avisa, le zente dii papa esser mia do lontani di Bologna, e le francese, venute in so-corsso, esser retrate.