57 UDXX1X, MARZO. 58 Sier Marin Micbiel qu. sier Alvise, fo castellali a Mestre . 20.161 Sier Beneto Marin, fo di Pregarli, qu. sier Marco . . 99. 93 Sier Antonio Contarmi, qu. sier Zentil, qu. sier Andrea pro- curator.......90. 90 Sier Alexandro Bondimier, fo soracomilo, qu. sier Francesco .......88.100 refudò f Sier Filippo Corner ,fo zudexe * di Peliziou, qu. sier Hiro- ninio........121. 63 Sier Piero Maria Micbiel, el XL criminal, qu. sier Piero. . 108. 78 Sier Hector Loredan, fo prove-ditor sora il cotimo di Londra, qu. sier Nicolò ... 96. 79 non Sier Andrea Grilli el governa-dor a Monopoli, qu. sier Francesco. . Fu poslo, per li Savi del Conseio et terraferma, una lettera a sier Nicolò Tiepolo el dottor, orator al signor duca di Urbin capilanio zeneral nostro : come li mandemo li summari bauti di Roma, che spagnoli erano tornati verso Napoli, sichè non è da dubitar più del suo stado del signor duca predillo, però volemo con il Senato dobiate exortar soa excellentia a venir presto in Lombardia-per poter ultimar l’impresa, et nui non mancheino di rinforzar l’exercito nostro, et cussi fa monsignor di San Polo, et tutto sarà ad ordine. Ave tutto il Conseio. Fu posto, per li ditti, una lettera a sier Polo Nani proveditor zeneral in campo: come questa sera li mandemo 4000 ducali, et luni ne manderemo di altri, aziò rinforzi l’exercito et metti il tutto in ordine, et il signor Janus governador sarà subito de lì. Et haveino scritto al Capilanio zeneral ritorni presto, aziò si possi far la expedilion di Milan et non perder tempo. El perchè, per il conte di Caiazo ne è stà fatto offerta che ’1 signor .....da la Mirandola fo fìol del signor 36 Zuan Francesco ha in ordine 500 fanti et 80 camalli, però sii col ditto conte, et parendoli a proposito lo debbi luor, et darli danari, et vegni in campo etc. Fu presa. Fu posto, per li ditti, una lettera a sier Francesco Contarini orator a monsignor di San Polo: come debbi avisar quanti fanti ha in esser il ditto monsignor, et solicitarlo a mettersi ad ordine perchè nui non manchemo, et avisarli il tulio, ut su-pra, acciò si possi far presto qualche honorata impresa, ut in litteris. Fu presa. Fu postò, per li Savi del Conseio, excepto sier Alvise Emo (Mozenigo) el cavalier, et Savi di Terraferma, la commission a sier Andrea Navaier, va orator al Christianissimo re, con una zonta che non era l’altro zorno, videlicet vedendo Cesare voler venir in Italia, debbi exortar Sua Maestà a non mancar etiam lei di venir, perchè sarà di gran reputation di la persona di Soa Maestà. Et sier Lunardo Emo, el consier, voi la dilla zonta, ma un poco più calda, con dirli, non venendo Soa Maestà in Italia, potria causar che li principi et colegati nostri faria qualche pensier di aderirsi a Cesare, con altre parole. Et sier Marco Foscari, è di la Zonta, andò in renga, dicendo l’altro zorno parlò, et quasi non è morto dal mal li vene, pur non voi restar, et contradise una et l’altra opinion, dicendo bisogna a la prima exortar il re a venir in Italia venendo Cesare, et non parlarli con tanti respetli. Et sier Alvise Mocenigo el cavalier, Savio del Conseio, li contradise, biasemando tal opinion, ancora sia slà compagni avogadori, et non voi la venuta di questi re in Italia. Et fè lezer quello fo deliberà del 1495, al tempo che re Carlo di Franza voleva venir a la destrution nostra, falla la lega con l’Im-perador et reali di Spagna, Signoria, duca di Milán et il papa Alexandro, unde quelli reali si oferso a venir in Italia, li savi padri, sier Ferigo Corner procurator, sier Domenego Morexini procurator, sier Constantin di Prioli, sier Lunardo Loredan procurator, ster Alvise Bragadin savi del Conseio, et li savi di Terraferma vene al Conseio et referisse a lì nostri oratori apresso dille Maestà, disua-desse la loro venuta in Italia, sichè cussì.dovemo far adesso, el lassar il rompa su la Spagna. Et venuto zoso, sier Lunardo Emo il consier andò in renga per la soa opinion, l’bora tarda, fo rimessa a luni, con gran credenza. Da Fiorenza, disputándose in Pregadi, vene 36* lettere del Surian orator nostro, di 8 et 9. Come fiorentini haveano fatto 2000 fanti a Cortona, dove era andato Rafael Hironimi, et 1000 ne havia fallo l’orator di Franza, è lì in Fiorenza, et fiorentini ne voleano far altri 1000 fanti et defendersi virilmente ; el si dovea aboccarsi con Ma-latesta Baion; et è sta parlalo di luorlo per governador loro, ma per non discompiacer al capitan