541 MDXX1X, GIUGNO. die in Fiandra si facevan'o cavalli 2000; el duca di • Bransvich liaveva in esser da cavalli 1000. Et lulla quesla preparation si faceano per Italia venendo lo imperator. Dice che 'madama madre del re Cliri-svanissimo et madama Margarita erano andate in Catnbrai per abocarsi circa lo apontamenlo, et banno dato ordine che el dì de San Zuane, che è la festa a Trento, se lazi qualche demoslrazion di far zenle, aziò che la fama vengi in Italia. Et che Ferandin è a Linz, el ha deliberalo di farsi forte in Vienna conira il turco. In questo zorno, poi vespero, havendo mandato a dir il signor Theodoro Triulzi che voleva venir a parlar al Serenissimo, unde fato redur alcuni Consieri et Savii, cussi come i venivano nel Conseio di X, vene il prelato signor Thodaro Triulzi el domino Zuan Joachin oratori dei re Christianissimo, et par-lono zerca questa rotta, et che voleno scriver in Franza, et altre parole, il qual signor Thodaro disse etiam lui ha perso ducati 5000 che volse prestar a la Signoria nostra, che havea in le man monsignor di San Polo, et dieno esser slà presi eie. Da Fiorenza, di sier Capetto orator, di 19, con alcuni avisi. Che t’imperador vegnirà cerio in Italia, et coloquii habuti con quelli Signori, quali, adesso che le zelile è leva di Monopoli tengono ve-nirano verso Toscana per passar in Lombardia; però voriano la Signoria mandasse a quella volta di le nostre zente è in Lombardia per poter far. testa contra di loro. Ifern,........ 304 Noto. In quesla sera, che si soleva far fuogi per la terra per esser la vizilia di San Zuanne, di ordine di Provedilori sopra la sanità non fu fallo in alcun loco per causa di la pesle. Fo manda in campo ducali 8000 per far li fanti novi. A dì 24, Fo San Zuane Batista. La terra, niun da peste ; el in Collegio non fo Iella alcuna lettera. Vene l’orator di Fiorenza, per il qual fo mandato, el il Serenissimo li disse che i soi Signori dia scriver in Franza et solieilar il re a le provision per Italia, maxime hessendo seguito questo disordine. 11 qual disse scriverla, et comunicoe lui alcuni avisi hauti da li soi Signori, che le zente del papa andate a Norsa, non l’havendo potuta haver, dapoi quelli di Norsa hanno dato danari al campo et sono partati et andati a Spelo loco sollo Perosa. Vene l’orator di Milan insieme con domino Francesco Savignano zentilhomo del duca di Milan, qual è venuto da Crema, dal suo signor duca mandato a statela, el zonse beri sera a bore 22, qual referite il modo di la rola data a francesi. Come havendo deliberato San Polo di andar a l’impresa di Zenoa, si levò da.....et venne a Landriano, dove stele 4 zorni, che dovea star solum un zorno, el il luni a dì 21 levalo i’anliguarda, in la qual* era il conte Guido Rangon con la cavallaria, et poi la battaglia stette assà a levarsi, San Polo volendo cavar da uno fosso l’artellaria. El in questo inimici a dì . . . ussirno di Milan, et prima vene a scara -muzar da 150 cavalli de spagnoli con le camise bianche sopra le arme. Et visto per........ francesi eridono « arme spagnolos » et li fono adosso et amazono molti di loro. El cussi San Polo anche lui combatele con altri capi. Sopravene il campo grosso et l'oli apresso, ita clic li ruppe l’an-liguarda, preso esso San Polo, conte Claudio Rangon el altri, el a Odono a la ba'taglia qual era a Bi-nasco, nè sapeva fusseslà rotta la retroguarda (sic), et sguizari et lanzinech feno poca difesa per esser disordenali, et l’arlillarie fo perse, el l’antiguardo al meglio poterò si salvò in Pavia, dove è zonlo esso conte Guido con la eavalaria. El cbe’l signor 354* Cesare Fregoso con li cavalli lizieri, volendo far lesta; poi si salvò in Santo Anzolo. Disse che le zente del duca di Milan, zoè......era con..... fanti verso Alexandria el.... con .... in piasen-lina. FI come il signor duca di Milan per più se-curlà era venuto in Crema, el l’ha via expedilo in posta pregando questa illustrissima Signoria non volesse abandonar l’impresa, el voglii servir il suo signor duca di danari per pagar le zenle sue, per non haver il modo, et altre parole. Il Serenissimo disse li rincresceva mollo, el si vederia. Vene l’orator di Ferara, et per il Serenissimo li fo dillo che quesla rolla seguila non è lauto mal, con altre parole eie. Fu fallo la commission, per Collegio con li Cai di X, a li Ire Provedadori vanno a far condur li tormenti a le terre et in questa terra. Vene in Collegio il signor Zuane di Benlivoi fo fiol del signor Hermes, fìol del quondam missier Zuan Benlivoi, che dominava Bologna, zovene ben disposto, ofTercndosi servir questo Slado, et che 1’ haria modo di far 500 fanti eletissimi et più numero. Il Serenissimo li usò grate parole, dicendo li Savii vederia. Nolo. Si ave aviso, per via di i’orator nostro Ve-nier al duca de Milan, come era zonlo a Susa mon-