317 MDXXlX, MAGGIO. 318 li cavalli del conte do Caiaza a la volta de Milano, se incontrorno in cerca 30 overo 40 ussiti di la Peschiera et acompagnavano le loro bagaglie a la volta de Milano, et epsi cavalli venero a le mano con 206* essi fanti, ne hanno amazati de 20 over 25. Et se ha da Genoa che Andrea Doria metteva in ordine da 30 galere per andar a levar lo imperalor a Bar-zelona ; 15 ne son falle de Tulio ponlo armate, mó le allre 15 se metevano in ordine a questi dì a furia. El p:ire che al presente non se usi tanta soleci-tudine, ma fredamente, et lì a Genoa dicono che lo imperatore per questo anno non vera più, perchè el re Chrislianissimo prepara grandissimo exercito per mover guerra in Spagna. Ilozi è gionto qui uno homo de monsignor illustrissimo San Polo, el dice che epso sarà cum tutto lo exercito a Vegeveno ; ma inanzi che se proceda più inanli, sì una parte che l’altra voleva abocarsi cum lo illustrissimo signor Jannes et con el clarissimo signor provcditore, aziò che maturamente se possa procedere in beneficio de la impresa : el cussi o marli o mercore proximo che viene se abocarano insieme et lì se risolverano di quanto se haverà a fare. 207 Summario de ma lettera del signor conte de Caiaza, dal campo a Pozzolo, a li 9 de Mazo 1529, scritta ad Aurelio Vergerio suo secretario. Ileri io P havea scritto assai circa lo andamento de le cose de qui, ma me par che questa notte, passando el cavallaro per la strala da Cassano a Trevi sia stalo preso da nemici, el tulle le lettore che li havea sono andate in sinistro, per il che mi è necessario farvi replica, quale però sarà succinta. L’al-tro beri il signor Gioan Paulo Sforza ritornò da monsignor San Polo, che vi scrissi che era andato da sua excellentia per intender P animo suo, ha riscontrato che quella vorebe che si andasse abocarsi seco a Pavia per pigliare resolulione de quanto se ha da far circa la guerra. Si è fatto consiglio qui in campo sopra zio, et si è terminalo per il signor guhernator el ila lutti noi altri, che per hora non se vada a tal aboccamenlo, ma che si dia aviso a esso monsignor che pacientessimo, et in questo mezo giongerà lo illustrissimo signor duca de Urbino, quale hier sera s’aspelava a Gedi luogo di brexan, da poi si concluderla gionta che fosse sua excelentia. Non reslarò ancora de farvi intender la fazione che haveano fatta alcuni mei cavalli, che amazarono farsi 40 o 50 fanti quasi lutti spagnoli, li quali sor- tivano de la Peschiera el andavano a Milano, che certamente comballelero coraggiosamente, el, segno di zio, amazorono un mio cavai legiero, (le li sigila-lati che fusse ne la banda, il cavallo sotto al mio lo-colenente et a dui altri, tutti cavalli turchi, el feriti non so quanti altri ; cometendovi che ne dovessi far relalione de ciò al Serenissimo, dicendo a sua signoria che già cominciamo francarsi la biava che hanno mangiato in brexan, che ogni hora non restino esser continuamente a cavallo, balendo quante strale sono da qui a Milano el de là ancora. Noi si ritroviamo qui a Pozzolo, dove habiamo dato aviso a monsignor San Polo el al illustrissimo signor duca, da quali aspettiamo risposta, et secon- 207* do che farano francesi così faremo anche noi. Altro non mi occorre dirvi se non che bene valete. Da poi disnar, fo Conseio di X con la Zonla. 208 Prima io sentii far una criila chi voi vogar la ' galìa quinqueremi che 1 cava de P Arsenal li sarà dato soldi 10 al zorno et le spexe, la qual sabato so cava et se mena a Chioza per Velor Fausto invonlor di essa, qual sarà ariniraio, et capitanio sicr Alvise Sagredo patron a P Arsenal, et si useranno a vogarla ; poi marlì el Serenissimo con li piali con el Collegio anderà a Lio a veder la vuoga ole. In questo Conscio di X fo preso do gratie, l’una di sier Zuan Mocenigo di sier Lazaro, che vegni in Pregadi in luogo di sier Alvise Barozi suo euxiu è morto, l’altra di sier Andrea Grimani di sier Francesco, vengi in Pregadi in luogo di sier Vicenzo Grimani procuralor, suo fratello. Item, detono Irate a Ravena de slera 600 for-menli. El nota, li forinenti eresse, era a lire 11 et salta lire 12 de gran grosso, el il menudo al solito a quello el puoi andar lire 15 soldi 10, ma ce n’ è pocho ; le fave a lire IO el staro. Fu posto, ehe sier Antonio Justinian qu. sier Francesco el cavalier torni sopra i boschi de trivi-xana per altri 4 mexi, con ducali 4 al mexe per spexe, come fo mandalo per expedir quanto se ha a far ut in parte, et non fu presa. Fu poi posto de elezer, per scurlinio, uno a far tal effetto, potendo etiarn esser electo el preditto sier Antonio Justinian, et fu preso. Noto. In questo zorno se apresentò a li avo* gadori de Cornuti, sier Andrea Loredan qu. sier Bernardin podestà de Brexa, olim podestà et capi-tanio de Crema, preso de relenir, el fu posto in la prexon dove è la caxa del scrivali de le preson. Item, si apresenloe sier Luca Loredan qu. sier