51 MDXXIX, MARZO. 52 ta di Olmo, et che non hanno volcslo lassarlo intrar in la terra, per quello dise haver ¡illeso, sichè le sue cose non vanno a effetto che in le terre ferme che li siano propitie. Mi ha parso significar tal cosa a vostra signoria. Se cosi è, l’ha un grande disturbo. A la zornata starò vigilante a intender quello succederà. 31') Die 11 Martii 1529. In Collegio Beccariae. L’andcrà parie, che lutti quelli, sì terrieri come forestieri, subditi over alieni, che condurano manzi in questa cillà nostra, da lire 80 di peso per uno in su, possano quelli condur senza pagamento di dazio di alcuna sorte, el possano quelli ovej loro stessi taiar, over far taiar da qualunque persona che li piacerà ne le beccarie nostre, sì da terrieri come forestieri, over alieni, se ben non fusseno ne la scuola de li beccheri, senza pagar filto di banche. El li Governadori nostri di le intrade debbano proveder subito a ciascuno, che li venirà con li auimali, • di banche, sì che possino immediate laiar et vender le carne, aziò che con tal comodilà ciascuno habbia causa di condur manzi in questa città nostra. Ma ben sia dechiarito che non si possa vender la dilla carne più che soldi do la lira, nè in altro loco che in le beccarie nostre taiar o vender quela, sotto (ulte le pene a chi contrafarà in alcuna de le ditte cose contenute ne le leze et ordeni nostri zer-ca li becheri. Quelli veramente che condurano ve-deli da lire 80 di peso per uno in zò et altri animali piccoli, debbano pagar solamente la mità del dazio, che sono pizoli 3 per lira, vendendoli a li presenti statuiti per le leze nostre. In reliquis siano con tutte le sopradilfe condition et comodilà. Et la presente deliberalion nostra habbia a durar fina a la Quadragesima proxima ventura. 32*) Da Rivolta, di Zuan Andrea Prato cava-lier, colateral nostro, dì 8, scritta ad Agustin Abondio ; et scrive cussi ."Son venuto hozi qui in Rivolta, col clarissimo proveditor, per rimeter alcuni fanti, et passono di quà di Adda forsi CO fanti de quelli erano a Cassano, et si tien per prenderne, ma non li è successo il disegno, però che il conte di Caiazo cavalcò drio Adda con molti cavalli legieri et archibusieri, et li tolse la strada di repassare, et li ha assaliti su uno bastione su la rippa et tulli tagliali a pezi et presi, excepto quelli che con una (1) l.a carta 30* è bianca. {*) La carta 8i* è bianca. barchela è passati di là, et nel voler passar sono anegati molti, fra li altri un capitanio Jacomo et un banderaro. Li condutli qui pregioni sono 16 valenti soldati. De li noslri è morto uno fante a piedi et feriti Ire a cavallo. Credo che non passeranno più de quà questo mexe. A dì 12, fo San Gregorio. Li offici non sentano, ma le botege tulle sono aperte. Da Ruigo, di sier Sebastian Venier podestà et capitanio, di 10. Come de lì erano passati 70 cavalli de .... et alcuni cariazi de la compagnia del signor duca di Urbino, qual vanno a trovar esso duca nel suo slato. Da Constantinopoli, di sier Piero Zen ora-tor et vicebailo, di 17 Zener. Scrive zerca cose che occorre a la nation, et mandati del Signor per Aleppo et Alexandria. Item, attende a far metter i alberi a le galìc nostre bastarde, et beri fo posto uno arboro, per inviarle di qui. Havia comprato 400 cantera di biscolo, che li vien zerca un ducalo il slaro, et se havesse danari ne haria comprati altri 400 cantera', che saria a proposito. Item, come desidera sia expedito il suo successor, aziò possi zon-zcr al tempo sia la Porta. Da Primolan, di Bernardin Gelfo, fo letto una lettera, scrìve a sier Andrea Dìedo. Come ha aviso, a dì 15 del passado partì re Ferandin per Spira, dove si fa una dieta, et la raina andò per acqua, la qual dieta si comenza a dì 6 de l’instante. Fo letto la commission, da esser posta hozi in Pregadi, a sier Andrea Navaier, va oralor in Pranza. Item, fo letto una parte di far do Avogadori extraordinari, quali poi entrano ordinari, et siano electi nel Mazor Conseio per quadro man di eletion et scurlinio. Fo lelto una lettera si scrive a l’oralor nostro in corte, da esser expedita questa sera per Collegio, con avisarli di le nove, et si allegremo che ’I pontefice si poi reputar va rito eie. Da poi d;snar, fo Pregadi, et Ietto le sopradilte lettere, et l’ullima da Trevi, del proveditor Nani. Come voleno andar a ruinar il bastion di qua di Cassai! su Adda fallo per inimici. Fu posto, per i Consieri el Cai di XL una parie di far do avogadori extraordinari, quali mirano poi ordenari, et siano elecli a un a la volta per il nosfro Mazor Conseio, per 4 man di eletion et scurlinio, con allre clausule, la qual parie non se intendi presa se la non sarà posta et presa nel nostro Mazor Conseio. Et noia. Li Savi non erano fuora.