527 MDXX1X, GIUGNO. 528 et datoli due page a li yspani con promission di dar etiam a li italiani, ei haver mandato il colonello di Marco Antonio Galitiano con circa 800 fanti a la volta di Nardo, per impedir quelli il tagliar de li orzi et Tormenti. El dicono etiam ohe si dice ne lo exercito yspano che ’1 prefato marchexe starà lì a Santa Maria de l’isola 25 in 30 zorni, aziò che tutti quelli loci circumvicini fazino le sue recolle et le reducano ne le forteze. Bel ditto, di 5 Zugno. Come è in grandissimo travaglio con queste genie francese ; et alcuni di soi capi dicono voler-io li pagi. El siando certilteado come un capilanio di fanti, nominalo Polo Antonio da Ferrara, et uno Cherubin da Spoliti, i quali sono quelli fanno ogni mal officio in far il resto di fanti si habbiano a bulinar, cum dir mi voleva far preson insieme con domino Andrea Grilli gubernator, et sachizar questa terra, et ho parlato col principe di Melphc parli a le sue gente et non vogliano gitar in aqua le fatiche tante et pericoli patite per deflension di questa terra. Il principe disse haver inteso del mal officio fa ditto Polo Antonio da Ferrara et Cherubin, et sperava farli star quieti. Et disse mandasse per Polo Antonio usandoli bone parole. Et cussi feci, dicendoli non faceva bon offilio, hessendo persona de honor, Mi rispose :« Pota de San etc., io voglio esser pagalo perchè merito ». Ilor lo aquietai dicendo lutti sariano pagali. Ilor dico, volendo tenir queste terre il re et la Signoria, è necessario li pagamenti siano in tempo, aleuto le gran carestie et cum inimici poco Imitano, etsopragionto il morbo. Li fanti del re Christianissimo dicono dover haver 7 page, di le qual ne hanno hauto una di panni, di che hanno hauto grandissima beltà, el un’ altra 355 in danari et fermenti, il forzo dato per me. Hozi gionse de qui la galea di domino Bernardo Grimani, vieu da Traili, infelada di morbo : subito li deli licenlia andasse a curarsi. Gionse etiam la galeola Marcella da Traili, con domino Marco (Bicro Maria) Michiel, la qual menù a Trani et Barletta il signor Camillo Ursini, qual é restato a Trani per non sentirsi troppo bene el per assetar con quel gubernator alcuni disordeni seguiti de li per la compagnia del capilanio MilodaPerosa, la qual si havea abulinato, et andato fora di la porta cum la bandiera, per do milia; tamen dillo signor Camillo promettendoli la fede de non esser castigati, tornorono ne la lerra; sichè senio in più travagli cum li amici di quellosia- mo stali et somocMW inimici. Il capilanio Romulo, che fo qui, è sialo causa di tulli questi Iravagfi. volendo 10 pagassi li sui fanti, dicendo: