107 MDXXlX, APHILE. 108 dir di quelle bande ; ma io ho parlato con uno homo d’assai, de Villaco, del principe. Dice «credoche el principe haverà aiuto da le Terre Franche contra il turco ma contra altre potentie dice non li dariano un quattrino, et non è amalo troppo né li veleno bene, perchè sono luteriane le Terre Franche, et lui non vole assentire a dilla setta. Sichè mi ha parso significar a vostra signoria. Lettera di Viccnzo da Novara contestabile in Monfalcon, de ultimo Marzo 1529, scritta al sopraditto locotenente. Magnifico et clarissimo. In questa sera lardi é giolito el mésso da la volta de Grobernich, qual dice non poter venir per questa fiala per slrachezza, el hame fallo veder li piedi certissime molto guasti pur da le scarpe per el camin, sichè vostra signoria ne haverà per scusi per adesso; ma el dillo dice de là de Grobenich 71* cerca miglia C in 7 taliani ad uno labar, zoè villa con cortina, se ha dimenticato il nome, là sono adunati circa 5 over 6000 turchi, se dice per correr, ma non sa dove ; et a Novoceslo s’è fatto adunanza de zerca 6000 fanti, et tultafiata ne azonze pur per andar a Irovar li dilli lurchi. A Triesti' dice farsi fanti per andar a la volla de Vienna, li quali locano per adesso sohm uno ducalo fin là, li quali fanti hanno andare su le fuste et breganlini in el Danubio, el per capilanio de dilla armada è Rauber capi-lanio de Trieste. Et per quanti, pur de qui vicini, hozi se aspecla a San Zuanede Carso li commessati mandati da la corte, et sono stali a Maran et Gradisca, et a Gorizia non vanno per la peste ; ma qui a San Zuanne hanno a far inquisition de quelli hanno dato et danno villuarie a li subditi de la illustrissima Signoria nostra, che quelli volano castigar over ruinar. Ben dico certo che ’1 luni santo esser andati comandamenti, sotto pena de la vita et con-fiscation di beni, che niuno non ardisca dare a li subdili veneziani subslantia de niuna sorle. Altro per hora non se ha. 72 Die 3 Aprilis 1529. Serenissimus Princeps, Consiliarii, Capita de Quadraginta, Sapientes Consili, Sapientes Terrae firmae. Sicome é necessario far ogni provisione possi- bile per Irovar danari per li presenli urgentissimi bisogni del Sialo nostro, cussi etiam et maiormen-te se die proveder per ogni mezo per recuperar da li debitori di la Signoria nostra quanto dieno dar, et praesertim da quelli che galdeno de li onori et benefici pubblici ; et però L’anderà parte, che, per aulorilà di questo Conscio, sia deliberato che tutti quelli che sono de questo Conseio, si per conto de officio, et continuo, come de cadauna sorle Conseglio el Collegio et per qualunque altro conio, così ponendo come non ponendo ballola ; item tulli quelli che sono in altri offici come Consegli et Collegi in questa città sotto qualunque titolo, de qualunque condilione, nemine excepto; necnon tulli li scrivani, nodari, coadiutori, massari, fanti et altri, che quovismodo livra salario, over habbi beneficio et ulilità da la Signoria nostra in questa cillà, solto qual nome o titolo siano; et etiam tutti li advoeali, sì ordinari come exlra-ordinari — siano obligati per lutto di 20 del presente mese haver porla, quelli di questo Conseio, a Piero Grasolari secretano nostro, li altri varamente, a Daniel Vido nodaro di la canzelaria noslra, bolletini sei, zoè uno di l’officio di Governadori di le intrade, uno di le Raxon nove et uno di X offici, et uno di la Camera d’imprestidi, per le (anse poste al Monle del subsidio, de haver pagato integramente, nè esser debitori ad alcuno de ditti offici per conio alcuno, sì in nome proprio come in nome di sui padri et altri, in li beni dei quali siano successi, ac etiam per lo comessario nei beni de i quali fossero in loro pervenuti. I quali bollelini debbano essere sottoscritti de man propria de dui almeno de i signori di cadauno de ditti offici. Et li ditti Piero Grasolaro et Daniel Vido siano tenuti andar ad incontrar tulli tal bolletini a li dilli offici, sicome li saranno presentali, et poi venir in Collegio a dechiarir el lutto. Et non possi esser fatto bolletin ad alcuno che non havesse pagalo integramente, sotto pena de priva-lion de li offici, sì a li signori che sotloscriveranno come a li scrivani, coadiutori et altri ministri de quelli che 1’ havesse fatto, et de pagar del suo tal debiti. Passato el ditto termine, immediate el zorno da poi seguente se debbano publicar in questo Conseio tutti quelli che non haverano portali li dilli sei bolletini. Et quelli de loro che sono ut supra de questo Conseio debbano esser licenliati de esso, et li altri che sono in li offici, Consegli et Collegi, non siano permessi più exereitarli. Et in loco de i nobili siano tenuti li Consieri nostri far far eleclione di altri, sotto pena de ducali 500 per uno, da essere