37 MDXX1X, MARZO. 38 A dì 7, domenega. Heri, fo di peste uno a San Simion, loco novo. Di Lodi, di sier Gabriel Venier orator, di 4. Come el signor duca era miorato del mal, pur è reslà come una statua, el qual havendo inteso la partila del signor duca de Urbin per il suo slado, bavia ditto che.......... Veneno li oratori del duca di Urbin tulli doi, quali sentono apresso il Serenissimo, et solicilando le provision per defension del slado- del suo signor duca, el Serenissimo li'disse come heri in Pregadi fu fatto uno ambasciato!' a soa excellenlia, domino Nicolò Tiepolo dottor, qual partirà damaltina con danari, nè si mancherà quello bisognerà etc. 1 Vene 1’ orator di Pranza insieme con uno .... del re Christianissimo, venuto da Paris in quà in posta, con lettere di credenza di 23 Pevrcr passato, sicché è venuto in zorni 12, qual, etiam lui senlato a man manca del Serenissimo, disse ..... Da poi disnar, fo Gran Conscio, et [fatto) vice-cao di X in loco di sier tlironimo da Pexaro, et cussi fo heri sier Bernardo Soranzo fo duca in Candia qu. sier Beneto, non più stato. El qual sier Hironimo non vien a 1’ officio per la morte di sier Francesco da Pexaro suo zerman, licet nulla li habbi lassato. Fo letto la parte presa in Pregadi, zerca quelli hanno promesso prestar et non dato li danari, ut in ea. Fo letto, per Piero Dandolo cogitor di l’Avoga-ria, la condanason fatta in le do Quarantie contra sier Michiel Trivixan qu. sier Nicolò, avogador ; la copia sarà qui avanti. Fu fatto 9 voxe, tra le qual proveditor al Sai, et rimase sier Marco Zantani fo podestà et capilanio a Treviso, qu. sier Antonio, el qual zà anni 29 fo un’ altra volta proveditor al sai, rimasto per la morte di suo padre, retor in Modon, da turchi. Da poi Conseio, il Serenissimo con la Signoria et Savii si reduseno in Collegio, per le cose de la beccaria. Di Ravcna, di sier Alvise Barbaro proveditor, di 7, voi dir di 5. Come quelli cavalli non ponno più star li, non hanno orzi. Et che il signor duca di Urbin a dì ... . zonse a Santo Alberto, montò su una barca longa per farsi buttar a Pexaro, per andar più presto. Et dille lettere zonseno a ora di nona. In Collegio fono con li offici, governadori, al sai, provedilori di Comun, proveditori sora le vituarie et officiali a la beccaria, sopra le cose di la beccaria, et alditeno li mercadanti di carne el altri che voi-seno parlar et aricordar el bisogno et le provision se habbi de carne, et fo rimessa la cosa al primo da poi disnar che non sia Pregadi. Da Ravena, vene lettere a hore 1 di notte, di sier Alvise Barbaro proveditor, di 6. Qual scrive, come ha, per exploratpri degni di fede,qualmente spagnoli hanno sacliizato l’Amalrice con occi-sione de tutti quelli erano dentro, et 1’ hanno presa per forza, et voleno venir a la volta de Fiorenza, Urbino, Ravena et Zervia, quali sono da forsi 10 milia. El questo aviso si ha per via de la duchessa de Urbin, la qual fa brusar tutti i strami sono nel suo stalo. Da Fiorenza, di sier Antonio Surian dotor et cavalier, orator, di 2. Come hanno hauto lo aviso l’Amalrice esser presa, in la qual erano 1000 fanti ; et come li Signori fiorentini haveano expedilo Rafael Hironimi loro commissario verso Spoliti et Foligno, per mantenir quelle terre, ltem, havendo scritto a don Hercules fiol del duca di Ferrara loro capilanio venisse subito con le zente in Toscana, qual non era venuto, quelli Signori Phaveano hauto a mal. ltem, scrive Fiorenza haver a Cortona 2000 fanti et ne fevano altri 2000. Fu preparato in questa sera a 1’ officio di Ca-merlengi di Comun li danari per mandar con sier Nicolò Tiepolo doltor, zoè ducali 3000 per far fanti, et ducali 1400 per dar al fiol per la conduta. Die, 6 Martii 1529. In Rogatis. Sapientes Consilii, excepto ser Lamentio Lauredano procuratore, absente, Sapientes terrae firmae, Provisores super armari. Ilessendo conveniente, sì in salisfazion del magnifico domino Nicolò Venier signor de Pario, come per il commodo el beneficio nostro, servirsi de la galìa che’l offerisse armar sotto el guberno de sier Lorenzo Venier suo fratello, come per la sup-plicatione bora Iella è dechiarilo : L’anderà parte, che la oblalione preditta sia per autorità de questo Conseio accettata, cum le condi-dilioni et modi in la supplicatone expresse, dechia-rando che ’1 debba armar con il stipendio et condi-lion che se armano le galìe de Candia. Et perchè li danari che se hanno al spender sì ne T armar di le galìa come per le refusure, accadendo, se hanno ad trazer da un groppo de danari che se atrova in de-