531 MDXX1X, GlUGNp. 532 è riportalo etiam esser cascala la corlina che slavano li castellani. Sichè il forzo del castello è ruínalo, et chi havesse 8 o 10, galle con queste gente si haveria possulo andar a tuor dillo castello el terra, etiam mi è venuto parlilo di Olranlo. Sichè, per mancamento di galee el genie, nulla si poi far; et di tanle galle è a Corfú, per zorni 15 poiria venir in qua, si meleria la Calabria et Terra di Olranlo et’altri loci sollo sopra, per haver perso li inimici la repulazion eie. lleri sera missier Tlio-daro Boccali ha lassato lutti li slratioli et croati presi a li zorni passali, et mi dicono Piero Frassina et Alvise Malafari haver perso 30 boni cavalli, il forzo de li quai morirno il ditto zorno per esser stalaizi ; el per esser le compagnie valenti homini, mi sarà forzo suvenirli et remelerli a cavallo, perchè si ha bisogno de cavalli a queste bande; el andammo a Barletta, con pochi danari si meleranno a cavallo, per ha venie guadagnalo da 400. Del ditto, pur di 9. Questa sera ho ricevuto lettere di la Signoria di 24 et 26 del passalo, con l’aviso a star vigilante per le 8 galle del Doria pal lile ila Zenoa, dubitando non venisseno a queste bande, el scrivi a Corfù al Proveditor di I’ armada aziò mandi soccorso de qui. Risponde, non temer di alcuna cosa ; et il marchese del Guasto, hessendo a l’assedio, dele voce de la venula del Doria qui ; sichè adesso non li stima. Scrive, si lien mal servito di le nostre ga- 357 lie¡ de qui, in Puia questi tre mexi, si dice esser il porlo di Brandizo, et chi non fa adesso, più si potrà far questo anno. Lauda molto il capilanio del golfo domino Almorò Morexini, qual è di qui, et si ha operato cordialmente, el la fusla Marcella eie. Roggi al lardo è venuto qui el signor Zuan Agnese, con lettere credenlial del illustrissimo signor Renzo, qual ha proposto al signor principe di Melphe et io, che li pareria sua excellenlia non ji andasse in Terra di Olranlo ma si tolesse la impresa di Mol-phela et Jovenazo. Li habbiamo risposto che hessendo inimici a Santa Maria de l’Isola apresso Conversano, quali divulgano voler andar alozar a Malera, Gravina et Altamura, loci assai propinqui a Molpheta et Jovenazo, però non ne par tor al presente tal impresa in faza de inimici; qual se atenisse solum si sacheziria le Ierre el si converia abandonarle ; ma ben è soccorrer Nardo, e il marchese sarà astretto a levarli dove l’è. El principe ha opi-pion sallar in Calabria el travagliar li inimici. Si se havesse 4 galle arente queste saria mollo a proposito a la impresa. Questa revocation è per gara sono Ira questi signori del Regno, el il signor Renzo voria compiacer a tutti et contentarli. Prego Idio etc. Lettera del ditto, di 10. Beri sera vene a hore una di notte da me el principe di Melphe con il signor Zuan Agnese, dicendo si al signor Renzo parerà che’l principe vadi in l’Apruzo per lo manizo di acordar li lanzinech 10 li dissi, havendo li inimici qui apresso, non mi pareva de darli la galea del capilanio del golfo, nè la galeaza Marcella, nè barche per condur genie in 1’ Apruzo. Sichè ho scritto al governador di Traili, zonlo sia el maran con el capilanio Cagno), subito lo invii de qui. Io ho hauto qui fanti 2500, el a la ubti-gation havemo di lenir, mancava 500. Dissi al capitami) Romulo, quando fo qui, non mi pareva cres-ser piò numero di fanti per causa di le viluarie, ma ben consideri quante galle ha perso la Signoria su queste spiaze. Hor conclusi, quanto a l’andar in Calabria el signor principe, che si convien voltar il Capo Sanla Maria, eh’è mia 130 in 150, son contento darli la gajia el galeota el barche arrnade con 11 suo capetanio, questo perchè inimici saranno costretti a levarsi di dove i sono, el cusì si potrà far lo ricollo questi loci vicini. Il signor Zuan Agnese disse : « Proveditor, è necessario si fazi venir qui un bon numero di galee, con le qual se possi ini- 357* barcar gente per lo Apruzo come per Terra di Olranto, el travagliar li inimici con vadagnarsi il viver per questo anno su questa ricolta, perchè, non lo fazendo presto, inimici le (orano el condu-ranno ne le fortezze, et noi moriremo di fame: sichè per amor di Dio scrivi a Corphù al proveditor Contarmi vengi de qui con più numero di galle clie'l poi. » Et s’il Doria venisse con le 8 galle, hessendo nostri smonta in Terra di Otranto, si perderia tutte le gente, li risposi ; non bisognava romper l’ordine che’l proveditor Coniarmi con 20 galìe è deputato in Ponente, ma ben scriverla a l’altro Proveditor mandi quel più numero di galìe che pono, olirà le 20 che dieno audar in Ponente. Et con questo rimase assai satisfallo. Zerca le 8 galie, dissi leniva le fusseno andate in Sicilia dove si ritrova le 6 galìe de lo imperator, come ho inleso, et do over Ire a Napoli, et tulle insieme habbino a slar a l’isola de Sicilia, aziò la nostra armala, va ; n Ponente, non li fazi danno su dilla isola.