991 JIDXXXI, MAGGIO. 392 ste parte andò zoso. Balolado el no et quella di Consieri, fo : 32 non sincere, 58 di Consieri, 102 di no. El fu preso di no. Et si vene zoso a liore 24 passade, et dalo sa-gramento a tutti di la credenza di le letere di Fran-za et Ingilterra. Fu posto, per li Savi del Conseio el Terra ferma, atento la fede di homini Pastrovichii, per li redoli di Budua non li vien observali li soi privilegi, quali fra i confini soi se impediscono, et loro convien venir qui mia 600 a dolersi : pertanto sia preso che li rectori di Cataro siano alcliti di tempo in tempo, et possino terminar quello li parerà per justitia. Fu presa : 136, 5, 3. 256 Die 20 Maii 1520. In liogatis. Scr Nicolaus Venerius, Ser Leonardus Emus, Ser Pandulfus Maurocenus, Consiliarii. Ser Hironimus Contareno, Ser Nicolaus Bragadino, Capita de Quadraginta. Ser Thomas Moaenico, Provisor super pecuniis. Facendosi ogni zorno più proxìmo el pericolo, che impende non solum a le cose nostre, ma a tutta Italia, da la venuta de lo imperator con for-mìdabil forze, non si die permetter che ’I ne ritrovi incauti et disprovisli de le debite et opportune -preparatone, che si devono far per resisterli et difender il slato nostro. Il che consistendo precipuamente in ritrovar una grossissima stimma di denari, per esser quelli il nervo de la guera, die cadauno, che gode li beni sui sotto il dominio nostro exortarsi ad porger mano et sublevar la Signoria nostra gravata de insuportabil spesa in sì longa et difficiliima guerra. Però L’anderà parte che, per autorità di questo Conseio, sia richiesto al reverendo clero, a quelli vide-licet che altre lìate è stà richiesto, uno subsidio ad imprestedo di ducali 100 milia, et al clero latino di le cità et loci nostri di Levante di ducati 20 milia, da esser scossi per quelli medesmi magistrati el offici che sono slà scossi li precedenti impreslidi ; et siano fatti creditori di tutto quello exburseranno a l’oficio dei governatori nostri di le intrade. La reslilution veramente li sia fatta de li danari di le Camere nostre di fuora inferius dechiarite, da poi che saranno pagate le obligalion hanno a lo impre-stedo del nostro Mazor Conseio Et sia tenuto, per il scrivan dei governatori deputato a le cose del clero, uno libro a parte de simel subsidio, aziò la reslilution di quello si habbia ad far con li modi si osservano ne la restitutione di dillo impresledo del Mazor Conseio. Et perché ne li preteriti subsidi richiesti a dillo clero molti si sono doluti el lutora si doleno, asserendo non esser stà servata equalità, hessendo a loro stà limitato portion che excede quello possano supportar le enlrate che hanno et a molti richiesto manco di quello che potriano contribuir ; però convenendosi a la equità et dover far che cadauno senti carico tollerabile el non excessivo, nè minuir da le forze sue, sia statuito che de praesenti si debbano eleger per scurtinio in questo Conseio 7 honorevoli gentilhomeni, quali possano esser elecli di ogni loco et officio, etiam con pena, excelo queli del Collegio nostro, nè possano refudar sotto tutte le pene contenute ne la ultima parte del nostro Mazor Conseio contra li refudanti, et li dui, che have-ranno più ballote ultra li 7 che rinomeranno, si intendano esser di rispetto in caso che alcuno de li elecli l'usse infermo o per altra causa impedito: quali, tolta prima più veridica el fundala informatione che potranno de le intrale di cadauno ecclesiastico di questa città et dogado, con il conseglio el parer di quelli prelati nostri che li pareranno più pratici, sia, per il manco al numero di 5 di loro, da novo limitato quanto cadauno di dilli ecclesiastici di questa città et dogado baveri a contribuir fino a la summa che fu già limitata .in genere havesse a pagar il clero predillo di questa città et dogado ; qual sumr 256* ma però non si babbi ad diminuir, havendosi però, per loro, in questo, rispetto a li loci pii et a li Impotenti, el ad limitar cadauno equal portione a le intrade che possedeno, et debbano etiam li predilli 7 zenlilhomeni nostri, ut supra, limitar a quelli ecclesiastici che hanno benefici in Levante, et con-venienter come fu fatto etiam ne li preteriti subsidi. Et sia, ultra di ciò, scritto a li rectori nostri, sì de le città et loci nostri da terra ferma come di Levante, che, tolta da novo più piena et certa infor-niatione di le intrale di cadauno da quelli che li pareranno più degni et pratici, debbano, cum intervento et conseio di 5 de li primari di cadauna di esse città et loci, da esser per loro rettori eletti, limitalo di novo a cadauno ecclesiastico quanto per