273 TOXXIX, MAGGIO. 271 inimici più di mille, el ohe tra spagnoli et italiani sono gran diffi lenza nè se fidano I’ uno di l’altro, et altre partieularità ; et manda le lettere di Tra ni. Vene l’orator del duca di Milan, et portò lettere del Taverna suo oralor in Franza, qual li scrive in conformità come havemo hauto noi da li oratori nostri è in Franza. Vene l’orator di Ferrara, dicendo che’l signor duca verà in questa terra domati ol’altro, si... la maiali« del signor Hercules, che torna di qui a Ferrara, el ha un poco di febre terzana. Veneno li oratori francesi, videlicet lo episcopo et Zuan Joachin, dicendo haver haulo lettere del re, di 21 et 24 da Bles, qual teno lezer, in conclusion voi li 20 milia fanti, 2000 cavalli lizieri, et lui pagar le zenle el segurlà di banco a Lion di haver li danari ; item galle.....dovendo venir in Italia, el non volendo far questo lui voi romper in Spagna per reaver li soi fioli, et voi che se li pagi 15 milia fanti. La terra, di peste, heri un, casa vechia, et Odi altro mal. Fo ordinato il Conscio di Pregadi et Conseio di X con la Zonta. Fo leto queste lettere di Franza, sì del re a li soi oratori qui come quel dii Taverna orator del duca di Mllan, come ho scritto di sopra. Bel Zanfe, eli sier Jacomo Memo provedi-tor, di.....Come ha inteso, il proveditor Contarmi di l’armada haver scritto a la Signoria nostra non poter haver haulo biscotti de lì, et di questo si scusa che lui ha dato formenli, et quello ha voluto, ma che lui cargavu li formenli su nave, et li mandava a Veniexia a eaxa sua, el scrive mal di lui ut in litteris, pregando questa lettera sia letta in Pregadi. Bi campo a Rivolta, vene lettere di sier Polo Nani proveditor generai, di primo. Come è lì et di danari bisogna per pagar le zente. Bi Lodi, di sier Gabriel Venier orator, di primo. Scrive come ha aviso Antonio da Leva voi ussir di Milan con le zente et venir a Piontello, et lì farsi forte eie. Bi sier Francesco Confarmi orator date in campo di francesi a Olebro mia do di Mor- tara, a di.....Come havendo noslri presentalo le artellarie per baler il locho, et sperano di haver Mortara. Item, come spagnoli haveano abandonalo Novara. Ba Lodi di l’orator Venier, oltre quello ho scritto di sopra : el come havendo pianta le arlella-/ Diarli di M. Sanuto. — Tom- £• rie francesi a Mortara senza cabioni, saltò fuora quelli dentro et le rebalè, et ne inchiodono Ire, et tamrn poi francesi si prevalsemi et recuperono lo artellarie, el 'a baievano. Item, San Polo li ha mandato a dimandar a esso ducha el Pizinardo con li fanti. Soa excellentia non ha voluto mandarlo, ma ben, volendo tuor l’impresa de Milan, voi li soi sia li primi. Item, non voria le zenle nostre passasse Adda, asciò non rumasse li paesi fino che francesi non havesseno passà Tesino. Bc Brexa, di sier Zuan Ferro vìcepodestà, et sier Christofal Capello, di primo. Seriveno che liessendo alozuli la compagnia del conte di Ca- iazo di cavalli.....sul brexan, a Cuzago, hanno usalo gran violentia et exlursion, et a quelli poveri del Iodio brusò caxe et mali grandissimi, nè ha valso comandamenti fatoli. Il capo ha risposo non voler ubedir alcun che il suo signor conte. Sichè è cosa da disperadi, ut in litteris. Fu posto, per li Savi del Conseio el Savi a Terra fermi, excepto sier Zuan Contarmi, una lettera a sier Alexandro da Pexaro, et sier. Zuan Contarmi proveditori di l’armada, che le do baslardele depu-tade per Cypro restino a Cao Malio, ne vadino prò nunc in Cypro ut in parte. Et il Serenissimo, Consieri, Cai di XL, sier Zuan Contarmi savio a terra ferma, el li Ire Savi ai Or-deni tnesseno a l’incontro, scriver una lettera a li dilli proveditori di i’armada: «come havendo inteso, per lettere di vui sier Zuan Coniarmi, el zonzer di le do bastardelle, deputale andar a la custodia di Cypro, in Puia, le havele man.tate aCorfù, per tanto col Senato li dicemo che omnino mandar debbano le ditte do galle bastardelle in Cypro, per haver cussi promesso di far l’orator nostro è a Constan-tinopoli, et mclleno 4 galìe a la custodia di Cao-malio, facendo venir do armale in Candia ut in parte, k Et li savi del Conseio, sier Filippo Capello, sier Zuan Dolfin savi a terra ferma, voleno che vadino le do bastardelle a Caomalio et stogano a quella custodia fino zonzi la sopradilla guardia, deputate ut supra, el zonta, poi vadino in Cypro, non liessendo perhò maior bisogno di quello è al presente. Parlò primo il Serenissimo dicendo al tulio se dia mandar le do galìe in Cypro, per liaver cussi promesso l’oralor nostro a li bassa eie. El li rispose sier ‘Zuan Dolfin savio a terra ferma, dicendo il bisogno so ha di haver grossa ar-mada di qua et non atender ad altro. Da poi parlò sier Bernardo Capello qu. sier 18