471 MUXX1X, GIUGNO. 472 Ymbrain bassa, qual è primo visir, viceré di l’exer-cito et bylarbei. Ifem, per quelle de li scrìve : come a dì 10 la malina il Signor turco vestito .... se partì da Con-stantinopoli con tutta la sua Porta per andar a l’impresa di l’Ilongaria, et lui orator fo fuora di la porta a vederlo passar, et vete el Signor con el muftì li qual saludò, et cussi il Gran signor....... Scrive come va in Andernopoli, poi verso l’Hon-garia, et voi metter nel regno di Ungaria il re Zuane vayvoda. Scrive, Casin bassa vene a basar la man al Signor, et poi partì, et che Mustafà è stà portò a sopelir con grandissima pompa al suo . . . ......ehe............ 311 Sumarìo di lettere di sier Pirro Zen orator et vicébaylo a Constantinopoli, di 7 et 11 Mano 1529. Come hessendo il sabato andato a la Porla, zoè chiamalo in loro lenguazo al divari, per expedir alcune oosse con li bassa et meter ordine di luor li-cenlia et basar la man al Signor, et Imbrain poi messe ordine l’andasse il lai zorno che li faria ha-ver audientia dal Gran signor. Et slando lì, vene nova che al magnifico Mustafà bass^1 cugualo del Signor, ora venuto uno accidente grandissimo, adco la Porla si levò et andono li bassi et altri a la caxa del ditto Mustafà. Ilor la domenega el morite, el il luni poi fo leva il corpo di caxa et conduto fino a la scala, et li bassi erano a cavallo con il muftì, ch’è maestro di le sententie, et li talismani, zoè preti, avanti, et li agi di la Porta erano a pe’, i quali portavano il corpo, el si davano cambio a quelli portavano la cassa, et dapoi tulli li soi schiavi erano con le fese negre in testa. Et in quel loco fu fallo una bella oratione. Et passerà sopra la Natòlia in una fusta, dove sarà sepullo al suo.....falò fabri- car per lui. Et Casini bilarbei di la Grecia, qual era parlilo, inteso questa morte, et che’l Signor li havia mandà la vesta di bassà in loco di Mustafà, ritornò a Costantinopoli. Et cussi a dì... . inlroe a basar la man al Signor, vestido da bassà, et etiatn esso orator ave la vesta et mirò dentro a luor licenlia dal Gran signor et basarli la man, usandoli alcune parole. Et nel ussir, alegrandosi con Casin bassà, ditto Casin li disse : « è bona ventura, lutti do senio intradi dal Signor eie. veslidi. » Al qual Casini li mandò il presente, eh’ è 5 veste et certe confezion per valuta de ducati 200, jusla il costume si fa a quelli sentano bassà. Scrive esser slato a luor ii-cenlia dal magnifico Imbraim, et lacrimando, etìam ditto Imbraim lacrimoe. Dapoi, a dì 10, il Gran signor parli con la Porla, el Idi orator andò fuora 4 mia a veder il Signor partir, el visto li 3 bassi Imbraim, Aias et Casin, li fece reverentia salutandoli; etìam loro li corisposeno. Dapoi vene il Gran signor vestilo d’oro e bianco, el qual andava parlando con il muftì. Esso orator si cavò la barela facendo reverentia al Signor, el qual li corespose con gran Immanità. Scrive come è horamai 7 anni 311* che è stalo in servitio di la Signoria nostra ; solum un poco siete a Venelia, che andò in Dalmalia eie. Pertanto suplica li sia mandato il successor aziò che’l possi venir a repatriar. Item, per allre lettere drizale al Conseio di X, par che’l Signor voleva armar 50 galle Noto come Mustafà bassà, homo di nation schiavon, sora Cataro, di anni zerca 52, goloso tutto, stato bellissimo, era impotente, veniva a la Porla nel seraio a cavallo tenuto, et poi sopra una cariega era portalo. Richissimo, ma mixero: è stato al governo del Caiaro dove vadagnò asaissimi danari, el il Signor diceva: «lassa, et non ha fioli, tutti sarà mii, come non ha fioli. » Havea per moglie una sorella del Signore, qua! fo prima moier di Fe-rat Mustazi bassà, zoè l’ortolan del signor, ch’è gran dignità, capo di 300 et più.....che lavorano nel zardin del Signor, poi quando el Signor va con la fusta su la Natòlia, lui sta al timon et poi parlar col Signor, però è oficio degno. Questo Mu-stazi bassà havia per moglie ditta sorella del Signor, el il Signor li fece laiar la testa perchè , unde portato la nova a la sorella, quella disse : « El Signor mio fradelo mi ha tollo ii capo; ben, non voio più «lardarmi, ma star remessa. » Hor passalo certi mexi, el Signor li mandò a dir voleva maritarla, et lei recusando dicendo :