49 MDXXIX, MARZO. 50 Del ditto, di 9, hore 23. Come era lornato il messo, mandoe a Pexaro. Riporta la duchessa haverli dillo, come é lettere di Perosa, di Mala-tesla Baion, ohe spagnoli .havendo haulo l’Ama-trice et mandalo a Spoleti per domandar il passo, qual li è sia negato, perhò ritornavano verso de Napoli. A dì 11, la mattina. Fo lettere di campo da Trevi, di sier Polo Nani proveditor generai, di 15, hore 2. Come hessendo hozi andato a Rivolta per pagar li fanti novi del conte di Caiazo, 10 pensai inimici mi volesse trapolar, et passati avanti che loro zonzeseno, tamen io era ben in ordine, perchè havea 100 archibusieri con mi et 100 cavalli lizieri, i quali havia mandato a far scoprir per tulio, ma non fui sì presto zonto de qui et principiato a pagar, che inimici venero, di sorte che’l conte preditto montò a cavallo et andò a la volta de la barca et baslion de inimici, et io subito spinsi li archibusieri che era venuti con mi, quali erano in ponto per (ornar a Trevi, haven-domi fatto .scorta fino a Rivolta ; ma avanti che 11 archibusieri zonzese, li cavalli lezieri del Conte, vedendo che inimici voleano andar di là di Adda, si intorniorono nel baslion, et tra morii et presi et fatti saltar in aqua et anegati, non è scampati salvo che il colonello con zerca 10 fanti con la barca, tulio il resto sono anegali et morii, et Ira presi et morti é stà da 80 archibusieri, il reslo fuzite a la barca, a la summa di numero 120. Si è anegato et morii uno capilanio nominalo Jaco-mo, et il banderaro preso, et il banderaro del colonello con molti capitanei, fino il tamburlin presi. De li nostri è stà morto uno valente zo-vene di una archibusata nel petlo, uno cavai lizier- 29* ferito in una spalla di arcobuso et inlrava nel pelo, qual era uno valente homo ma bestiai et senza governo, et uno allro cavai lizier ferito di do ar-chibusate ne la cossa, et uno altro homo da ben di una archibusata ne la spalla. Altri non ha hauto mal, ma ben ferito qualche cavallo. Vene l’oralor di Milan, dicendo che ’1 signor duca desidera si fazi la expedition di Milan adesso, et che è lettere del Spiziano di Alexandria, francesi hanno pochi fanti eie. Da poi disnar, fo Collegio di la beccaria, et preseno che tutti quelli vorano taiar in beccaria, possino taiar carne, sì forestieri come terieri, in beccaria senza dazio, ma ben li animali di lire 80 in zoso pagino la milà del dalio. Et li Proveditori sora la Sanila messeno accelar alcune obla- I Diarii di M. Sanuto — Tom. L tion di beccari, di Battista Pasclo et compagni, di dar animali boini .... al mexe, ma altri che loro non podesseno far taiar et non fu presa, et non bave ninna ballota. Item, fu posto, per parie del Collegio, si pesasse con balanze la carne, et altri con le bilan-ze, (sic) et questa fu presa. Di Brexa, di sier Zuan Ferro vicepodestà et sier Christofal Capello capitanio, di 9. Come hessendo venuto uno todesco di Alemagna, alias abitante in questa terra, con uno cittadino stato a la dieta de Ysprucb, referisse era in quella re Ferandino, et ha ver fatto resolulion de darli raynes 120 milia contra turchi, ma contra Italia non li darano danari, imo quelli signori hanno dillo a re Ferandino voy far paxe con Italia, et scriver a suo fratello imperator la fazi. Item, come è parlili, et andato a Costanza a far una allra dieia, et come ò sussilado un’ altra seda in Alemagna che si batizano do volle, et che il re Ferandino havia fatto taiar la testa a 16 luteriani. Conclude, che certissimo questo anno non venirà* alcun alemano in Italia. Da TJdene, di sier Zuan Baxadonna dot- 30 tor, locotenente, date a dì 6 Marzo 1529. Manda do lettere haute da Antonio Bidernuzo capitanio et comunità di Venzon, di 5 dillo : Magnifcé et clarìssimc etc. Per uno nostro cittadino, vene da Vilaco, dice haver visto sette, et parlato con essi, calafadi, che sono parlidi di Trieste et vanno a Vienna a far fuste in sul Danubio ; et li disseno ne doveva andar de li altri, che fino da Veniexia se ne aspedava ; a Trieste hanno ducali 10 el le spexe al mexe ; el zorno se parteno li comenza il suo servir. Unde ine ha parso significar lai cose a vostra signoria, benché allre volle scrissi a vostra signoria che Marino de San Stefano feva soldo a Vienna, et era venuto a Trieste, che lui non li levasse da Veniexia et é home-ni periti al governo de ditte fuste, fanno che de lì non hanno homeni apli a lai cose. Allro non si ha nè del principe re di Hongaria. Lettera di la ditta comunità, di 5 ditto. Ilozi è zonto uno mio nepole de Vilaco, el qual si partite heri da Villaco, et al partir de qui mi li comissi dovesse intender de li andamenti del principe. Disse haver inteso che ’1 dillo principe dia venir a la volta de Villaco, et che l’è stado a la voi- 4