G7 MDXXlX, MARZO. 68 Vene 1’ orator del duca di Milan, solicitando adesso è il tempo di far la impresa di Milan et non indusiar, supplicando la Signoria li dagi li danari promessi dar al suo Signor, perchè zà il re Chri-stianissimo li ha mandato ducati 5000. Et cussi el Serenissimo li disse le provision si fa, el se li daria li danari. Fo incanti in Rialto li 12 caraii de li grossi 3 per anfora : li ave sier Hironimo Grimani qu. sier Marin el sier Zuan Tiepolo qu. sier Hironimo per ducati 10 milia 800. Fo nel Collegio di XXV Savi deputali tandem expedito la causa di le vallade di bergamasca con il pian, zerca il far di le fazion, alento li privilegi ampli hanno le vale, el atenlo una oblalion fatta per queli di le vale, che dice non voleno esser con il territorio, ma ben far ogni fazion li saria comanda per la Signoria per li provedilor di campo et retori di Bergamo, ut in ea. Et sier Zuan di Prioli, uno di presidenti per sorle, messe acetar la oblalion ; sier Alvise Soranzo messe che fazi col territorio. Ave : 15 il Prioli, 5 il Soranzo el una non sincera, et cussi fono expedili. Lite siala tra loro apresso 100 anni, et le parte reslono quiete. Da poi disnar, fo Conseio di X con la Zonta fin bore 3 di notte, in materia importantissima, che non se intese. Fu posto, una gralia di sier... (Filippo) Alberto qu. sier Marin,patron di una galla a Baruto, et non ha la prova, voi prestar ducati 100, et haver la prova, sopra il dazio del vin. El questa non fu presa, ma 44* ben fu preso, donando ducali 50, el ditto habbi la pruova. Fu posto, una gralia di maistro .... hebreo, al qual fo falto la gratto, per esser medico, di portar la barda negra, et compie, voria la perlongalion di quella, et non fu presa. A dì 18. La mattina in Collegio fo taii l’altra vendeda di 12 caraii di le rive a Nicolò Xagralico . . . . el aprovi quella venduta a sier Hironimo Grimani et compagni, per ducati .... Di Franza, del Justinian orator, da Paris, di 6. Colloqui hauti col re Christianissimo zerca le provisione eie., venendo l’imperador in Italia. Soa Maestà disse che, venendo, non si mancheria. L’ora-tor disse: «se Voslra Maesti non vien, fiorentini volterà, Siena è imperiai, Ferrara non so, Mantoa è cesarea, il papa sarà con Cesare, ma venendo Soa Maestà, tulli sarà constanti. » Et cussi Soa Maestà concluse che ’1 voi venir in Italia et cussi li bavia con-seiado la madre et il Gran maislro. Et che havia invialo 2000 lanzinech a Ivrea per Italia, con monsignor di Chatiglion, et 100 milia scudi per lettere di cambio a fiorentini, di quali 20 milia saria per il signor Renzo et quele gente è in Puia, il reslo per monsignor di San Polo; et havia mandalo a far 10 milia lanzinech per monsignor .... per condurli in Italia, et che per tulio Aprii le zelile sarano ad ordine, el la sua persona per Mazo. Scrive Sua Maestà va a Fontanableu, poi andarà a Noslra Dama de .... per compir un suo vodo eie. Sichè Soa Maestà bavera con lui, olirà le zente d’arme, 12 milia lanzinech ; voi se mandi le 16 galle in Ponente presto, el 4 di più. Di Anglia, di sier Lodovico Falier orator, 45 da Londra, di 26 Fevrer. Come hessendo venule lettere di Roma, di 30 Zener, che il papa era pezo-ralo, monsignor reverendissimo Cardinal Eboracen-se era più che mai in fantasia di esser fatto papa, et havia parlalo<011 lui orator, pregandolo scrivesse a la Signoria volesse darli ogni favor, et comandar a 11 soi cardinali lo dovesse far. Item, aricorda saria bon, di questo se li scrivesse una bona lettera, che valerla assai. Scrive del zonzer li uno orator del re Ferandin, qual, insieme con l’orator cesareo qui exislenle, ha haulo audienlia dal Cardinal et ha rechiesto subsidio conira il Turco, che vien ai so danni. El qual Cardinal li ha dillo il mior aiuto se li potesse dar saria che Cesare facesse paxe con il re Christianissimo,.qual non voi altro che soi fioli, et poi si potria attender a unir la christianità contra turchi. Di Alexandria, di sier Francesco Contari-ni orator, di............ Di Lodi, di sier Andrea Navaier va orator in Franza, di 13. Del suo zonzer li. Et esser stato col signor duca, et coloqui hauti insieme. Et ha flauto la lettera di la Signoria non vadi di longo, fin non zonzi la commission. Di sier Gabriel Venier orator, di Lodi. Del zonzer lì il Navaier, va orator in Franza, et subilo zonto, il signor duca vene dove l’era alozalo a visitarlo. Di Brexa, di sier Zuan Ferro vicepodestà, 45* et sier Christofal Capello capitanio, di 15. Manda uno aviso hauto di Alemagna, per riporlo di uno Jacomo loro nonlio, stato a Trento, di dove parlile a di 11. Dice haver inleso che la dieta falla in Augusta era risolta, dove si trattava do cosse : che re Ferandin voleva li 120 milia raynes promessi per il conti di Tyrol in danari, et loro vole-