361 UDXXiX, MAGGIO. 362 Cum ¡1 nostro signore le cose sono quasi concordale cum quelle couditione che li sono piaciute et al signor Viceré non dispiaciute, siconie saranno gloriose et ulile ad Sua Santità et Maestate. Pur non sono anco signati li capitoli; ma liavutoli, man-daroli ad vostra excellentia. Molte pratiche vanno per Italia cufn diverso po-tentie. Se vede che li collegati non sono bene concordi né uniti tra loro; anzi stanno in varii suspetti, et mi pare vedere che ciascaduno habbia da mirare al suo particulare. Et tutto questo prociede da la inopinata et non credula passata de sua Maestà in Italia ; de la quale più temeno quelli gli hanno da essere più propinqui. Et pur si sua Maestà perse-235 vera in volere venire, et ne faccia li segni, bastarà ad spaventare la via di sorte che non haverà contrasto cusi universale come ha havuto infino adesso, et avanti sua venuta-sforzerà li inimici de modo che giocaranno ad vedere chi potrà essere il primo ad reconciliarse con sua Maestà ; et però de qua se sta (fa) il tutto, acciò che sua Maestà persista in venire; et se manda monsignor de Varri ad Sua Maestà, quale partirà di li ad doi giorni per ditto effetto. Ancora sua excellentia ha mandalo al Serenissimo re de Ungaria lo signor Bernabò Adorno per operare che Sua Maestà tenga preparalo et in ordine li 12 milia lanzchnech, quali la Maestà Cesarea ha mandati ad recercare cum monsignor de Monforle, quale si è andato per lo Ocrano in Flandres, fi poi in Alemagna ad detto effetto. Et dillo sig. Bernabò haverà la commissione di conducerli in Lombardia al campo suo. Qua non se attende ad altro che ad concordare le gente de arme et cavalli leggieri, et darli el modo de pagarle ; el le genie de arme tulle re-melteno la mitlade de' tutto quello che debbeno havere ; et li cavalli leggieri si sono contentali per selle paghe per uno; per tulio el servilo : et in pagarli tutti, inlrarano 115 milia scudi, cosa che ne fa sudare tulli. Li fanti italiani vecchii del Maramaldo et li deili collonelli di Manfredonia non sono anc-ho accordati ; sarà cura di vostra excellentia indurli ad contenlarse per il tempo passato cimi il manco sarà possibile. Loro hanno servito da Itoma in qua, et in tutta stimma non restano più de 2600 ; dico li vechi, però prego vostra excellentia li piaccia metterli la inano et recondurli a la honeslà, acciò che loro soli non restano discontentati. . Circa a la paglia de li spagnoli de marzo et aprile, et a la spesa extraordiuaria, io non so più che dire et scrivere, perchè se gli dico la verità non satisfo al desiderio di vostra excellentia, et anco mio, perché li è forza la excluda da ogni altro remedio presentanco, che da quello de le tre ^35* provincia di Terra di Otranto, Terra de Bari, et Capitanata, poi che tulli gli alili remedii sono ces^ sali, el le altre provincia sono falle quasi inexigi-bili, et per la copia de li foruseiti, quali rompeno le slrate et ogni dessegno. Et se li promettesse più ili quello si pò fare, mancharebbe da lo effetto et gli daria causa de lamentarse cum ragione di me. Però supplicho ad vostra excellentia che voglia credere che qua non gli è uno carlino, nè modo do haverne ad tempo, tanto che basti a li alemanni, genie d’arme, et altre cariche ; et però se degni convertire tulle sue speranze in dille Ire provincie per bavere el reslo dal presente mese inclusive indrelo; il che non gli potrà mancare, Ira la traila de gli ogli, el da la compositione laxe, et adictione per la rebellione, le quale cose exceda-rieno non poco et quello se debbe a li spagnoli au-ledicti et quello mancharia per le spese ex Iraordinarie. Saperà anello vostra excellentia che per mandare li cavalli leggieri cum lo signor don Ferando per quelle imprese de Puglia, li è stato forza prometterli le quatro paghe nel loco, unde faranno la mostra, et assonarli la compositione de lego, quale è de 20 milia ducati. Et a questo effetto vengono de là uno scrivano de ragione el uno pagadore cum ordine de reccver dilli 20 milia et pagare ditti cavalli leggieri, seguendo la promessa. Però, hessendo la cosa di tanta importanlia, suplico vostra excellentia voglia lassare correre dilli 20 milia ad ditto uso. Et in sua bona gratia liumil-menle me rioomando. In Napoli, a li 10 di Aprile 1529. Di Vostra illustrissima et ex-cellentissima signoria hu-mile servitore IIieuonimo Morone. A tergo : Allo illustrissimo signor, il signor marchese dal Guasto, capilanio generai de la Cesarea Maestà. A dì 23, domnnega. La mattina fo dato per 236 la Signoria assà audientia. Inter coderà, una di-ferenlia di Governadori di l’intrade con li Avo-gadori di Commi di cerio contrabando de zelici-