195 MDXXIX, APRILE. 196 Ser Leonardus Emns, Consiliarius. Ser Johannes Delphinus, Sapiens terrae firmae. Voleno, ateso che restano ancor esser chiamati molti per lo impreslido, sopra la obligalion del dazio del vin et l’una et meza per 100, die non hanno prestalo; hessendo ben conveniente che cadauno in questi importantissimi bisogni del Sialo nostro babbi ad coadiuvar la patria sua, debbano esser chiamali alla presentia del Serenissimo principe tulli nobili, citadini, scrivani de offici et guardiani, delle Scole pizole, che fin bora non sono sia chiamali, per rechiederli imprestedo sopra dilla obliga-tione; et perchè se atrovano debitori della Signoria nostra a diversi officii per una grossissima summa di danari, per esiger da li quali, maxime da quelli che ragioncvoluienle si cognosse che possino satisfar, è da far ogni necessaria provisione, perhò sia preso: che depraesenti, per scurtinio in questo Conseio elezer si debbano 3 honorevoli zentilho-meni nostri, in provedilori sopra la recuperalioue del denaro della Signoria nostra, per lino a San Michel proximo, come altre fiale è sialo tatlo, quali se 131* habbino redur ogni giorno a Rialto, el fare ogni opportuna provisione per recuperar danari da predilli debitori, con tulle quelle libertà et autorità che per le lezè el ordeni nostri sono statuiti in questa maleria, a li -quali siano dati et deputati tulli quelli exoculori el ministri che da loro saranno richiesti per questo eiTello, et possano et debano venir in Collegio el meter parie, edam in questo Conseio, in proposito de simel recuperatici) de danari. Possano esser electi di ogni loco el oficio edam continuo, et quelli che anco fusseno in officio con pena, excello quelli del Collegio nostro, nè possano refudar sotto lulte le pene contenute nella parte ultimamente presa nel nostro Mazor Conseio conira i refudanli. Et da mò sia chiamato questo Conseio per zobia proxima per far provisione de danari, et tulli quelli del Collegio nostro che possono metter parte siano tenuti, solo debito di sacramento venir cum le opinion sue in questa materia de trovar denari, come li parerà più a proposito. ■j- de parte 129 Ser Marcus Antonius Venerius doctor, Ser Philippits Capellus, Sapientes terrae firmae. Voleno la parie di sier Lunardo Emo consier et de sier Zuan Dolfin savio di terra ferma, in tulio et per lutto; ma perchè al presente bisogno è necessario haver danari presti, però sia edam -preso che li sia posta una (ansa al Monte de subsidio, la quale si debba pagar alla Camera de imprestati ¡usta il solilo de contadi, et quelli che la pagerano per lutto il mese presente haver debbano 10 per 100 de don, quale più non si possa dar ad alcuno, passalo esso mese, ma siano subilo tirate le mnrelle sotto, cl habiase poi a pagar senza don. Et de lutto quello veramente se scoderà de dilla (ansa se dieno trazer 10 per 100, qual siano de l’Arse-nal, el del restante li do terzi siano applicali a lo armar et l’altro terzo a le presente occorrente. De parte 41 Die 19 Aprilis 1529, in Eogatis. Sapientes Consilii. Sapientes Terrae firmae. Fu deliberalo, per questo Conseio, che lulU quelli che volevano depositar sopra le daie di le lanze, po-tesseno depositar a raxon di 8 per 100 nel termine statuito in essa deliberation ; ma perché se intende la dilla provision non ha\er quello effecto che si convien, perchè molli stano in speranza di poter depositar con maggior vantagio, e necessario che queli haverano a depositar siano certi di non poter esser disavanlagiali de qualunche altro, però sia presa, che la ditta deliberation, di poter depositar sopra la daia predilla, non se possa alterar nè concieder maior avantagio di quello è statuito se’l non serà posto per 6 consieri, 3 cai di LX, el lutti li Savii di una man et di l’altra, et presa con li tre quarti di le ballote di questo Conseio. Et tamen s’el fusse preso di dar maior avanlagio che dille 8 per 100, se intende che quelli havesseno depositario per vigor di la sopraditta parte siano equalizati a quel più che sarà deliberato. f De parie 158 De non 11 Non sinceri 6