101 MDXXIX, APRILE. 102 spello a le sue, qual io ho viste. Per la provenza fresca non si ha polulo partir de qui per doi giorni. El qual alogiò con mi con la sua compagnia et il principe di Stigliano. La matina seguente il prove-ditor di P armada lo invidò a veder le galie, qual le parse mollo belle et ben in ordine, ma disea era pochi homeni scapoli da combatter, dicendo voria 50 archibusieri ; saria bon la Signoria scrivesse el proveditor facesse 50 archibusieri. Questa è una galia di sorte che poche sono sta visle. Visto, il signor Renzo, che continuava il maislrar fresco, scrisse a Barletta che li cavalli lutti venisse di qua a levarlo el una banda di fanti, el gionli che furono, soa signoria montò a cavallo, et io lo feci accompagnar da tulli questi cavalli sono de qui. La nolte seguente saltò una fortuna buora, che ha durato Ire zorni, con pericolo di tutta questa armala, sichè questi lochi sono pericolosissimi. Ilor dillo signor Renzo si partì de qui molto ben satisfallo, el andò a Barletta. 08 Bel mexe di Aprii 1529. A dì primo Aprii. Fo gran vento. Inlrono Cai di XL novi sier Filippo Corner qu. sier Hironimo, sier Hironimo Contarmi qu. sier Piero, et sier Nicolò Bragadin qu. sier Domenego; savi del Conseio, introe uno solo, sier Francesco Donado el cavalier ; Savi di terraferma, sier Filippo Capello ; Savi ai ordeni, sier Hironimo Trun.sier Marco Bembo, sier Bernardo Capello qu. sier Francesco el cavalier è fuora di la terra, li altri do non ha la età; Cai del Conseio di X sier Zuan Miani, sier Bernardo Soranzo, nuovo, et sier Tomà Mozenigo. Vene in Collegio sier Marco Antonio Venier el dottor, ritornato orator di Anglia, vestito dì veludo paonazo alto et basso, et referite poco. Fo rimesso a far la sua relatione in Pregadi. El qual introe et sento savio di terra ferma. Vene in Collegio sier Hironimo da chà da Pesaro vestito di paonazo di panno, rimasto capilanio zeneral di mar, et beri aceto aliegramente ; et senio savio del Conseio, dove era rimasto. La terra, di peste, beri tre: uno (ameio, Ira li altri, di sier Justiniau Contarmi dal Zaffo el qual Domenica fo in eletion, stà a Santa Maria Zobenigo ; et do a San Pruovolo ; et 20 di altro mal. Ba Fiorenza, fo lettere di sier Antonio Su- rian dottor et cavalier, orator, di.....Con avisi di la venuta dell’ imperalor in Italia, certa. Da poi disnar, fo Conseio di X con la Zonto, et primo scrisseno a Costantinopoli, nescio quid. Da poi sopra far quallro exatori, et tolto el scurtinio, volendo Pavogador dar sagramenlo de dar la ballota contra quelli hanno pregado, fo gran parole, perchè lutti erano pregadi. Ilor fo trova questo espediente di metter una parte che’1 sia levà etiam nel Conseio di X li sagramenli de le preg'erie, et solum si dagi sacramento di elezer il mior di nominali per la terra, come si observa in li altri scuriini di Pregadi. Et fu presa ; et fono tolti numero .... Rimaseno questi : sier Antonio Coniarmi fo exator a le Cazude qu. sier Zentil, qu. sier Andrea procuralor, a li Governadori di le en-trade ; sier Francesco Zorzi exator a le Cazude, qu. G8* sier Andrea, a le Raxoti nuove; sier Lorenzo da Molin qu. sier Bernardo, a le Cazude ; sier Seba-stian Balbi fo cao di XL, qu. sier Jacomo, ai X ofiei. Cazete, el fo solto, sier Zuan Sagredo el XL criminal, qu. sier Alvise ; etiam sier Bernardo Pixani exator ai Governadori qu. sier Francesco dal Banco, sier Alvise Barbo exalor ai X. offici qu. sier Zuane, sier Bortolomio Pixani fo castelan a Padoa di sier Zuane, et allro. A dì 2, la matina. La terra, di peste, heri uno, loco nuovo, a .... et .... di allro mal. Fo fatto crida per li provedilori sora la Sanità, non si vadi al Perdon di la Carità, né la chiesia se apra, et questo per la peste. Bi Pranza, fo lettere di sier Sebastian Ju- stinian el cavalier, orator nostro, da..... di li, fin 19. Colloqui hauti con il re Christianis-simo, qual manda danari in Italia per far zenle. Et voi venir in Linguadoca etspenzersi verso Lion ; et venendo Cesare in Italia, etiam lui vegnirà, et vorà far la zornata, forsi lo prenderà et a questo modo haverà i soi fioli. Et altre particularità, ut in litte-ris. El qual solicila si mandi le 20 galìe richieste in Ponente. Da poi disnar, fo Pregadi, et letto le lettere. (39 Andoe in renga sier Marco Antonio Venier el dottor, intrato savio di terraferma, et venuto orator de Ingilterra ; et referite molto ineptamente, et di quel serenissimo re, qual si tien habbi assà danari. Ha intrada ducali 60(5 milia et spexa 200 mi-lia. Et che ’1 Cardinal Eboracense è più che re, qual è inimico de P imperador ; ma non voleno spender. Amano la Signoria mollo, et il re di Franza ; et il Cardinal desidera il papato, et si lieti Labbia assà danari. Disse esser slato in quella legation mexi..... | Laudò Gasparo Spinelli suo secretano. Et come il