369 MDXXlX, MAGGIO. 370 fanti, ne havemo 11 milia ; la paga vien, non è sia | pensa di far provisión di trovar danari ; chiamò Pregadi lezer lelere el a la bona ventura; el adesso volerao cresser spexa ; havemo zenle assai, el non il faodo di pagarle; chi dice tuo’ uno, chi dice luo’ l’altro Et mister Ferigo Corner procuralor diceva, quando sona la campana di Pregadi è per conseiar la terra, et non per non far niente, come si fa al presente ; con altre parole. Andò la parte : 6 non sincere, 101 di no, 106 di la parie. Iterum balo-lala: 9 non sincere, 99 di no, 108 di sì; et fu presa. Fu posto, per ì Savii, non era il Dolfin, expedir sier Francesco Griti, va pagador in campo; videi i-cet per spexe di do mexi ducali 80, per uno cavallo per la sua persona, ducati 40, per coverte, ducati 30, per cavalli 3, ducati 30, secondo il consueto. Ave 185, 16,2. Fo strida il primo Pregadi far caslelan a Ravenna, justa la deliberatimi del illustrissimo Conscio di X con la Zonta, et farasse per elelion di la ban-cha, et 4 man di elelion, con ducali 25 al mexe. Però chi si vorà dar in nota a esser tolli, vadino in canzelaria. Fo posto, per sier Nicolò Venier, sier Pandolfo Morexini, sier Lunardo Emo consieri, una tansa al clero di ducali 100 milia, ut in parte; la restitu-lion li sia fata per le Camere, con clausule di dar il don etc. Et atento la parte presa, li Savii et li altri Consieri dieno meter etiam le sue opinion, i qual non volseno meter, dicendo il primo Pregadi le me-teriano. Dnde li Consieri non volse mandar la parte, ma messeno una parte qual sarà nolada qui avanti. Et li Savii messeno un scontro, et; senza altro parlar, fo : 9 non sincere, 6 di no, di Savi 31, di Consieri et Cai di XL 129 ; et questa fu presa. Nolo. Lezando le lettere fo chiamà Conscio di X con la Zonla dentro, el lelo le lettere di Franza drizale a li Cai, zerca questo acordo trala il re Chri-stianissimo ; et non feno allro, ma ussiteno fuora. 1529. Die 2i Maii, in Eogatis. Consiliarii, absenté ser Marino Cornelio. Capita de Quadraginta, absente Contarono. Sapientes consilii. Sapientes terrae firmae. Sapientes ordinum. Per lettere del nobil homo Zuan Contarmi pro-veditor nostro di l’armata, questo Coustio ha inleso 1 Diarii ii M. Sanuto. — Tom. L. 10 illustrissimo signor Renzo liavergli donalo Rho-do, castello sopra il Monte sanlo Angelo; non ha-ven lo lui voluto acelarlo senza Io assenso et ordine nostro, el convenendosi a la gratitudine del Stalo nostro aprobar tal demoslralion, che ad esso prove-ditor, in leslimonio de la sua viriti et valor el bone operalion a beneficio del Christianissimo re et de la Signoria nostra, è siala fatta et per dimostrar de lenir conto di tanta amorevoleza el liberalità del ditto signor, che redunderà in qualche utile et comodo del prefalo proveditor, qual per li danni ne 11 servicii nostri receputi benissimo lo ha meritalo ; L’anderà parie che, per aulorilà di questo Con-seio, sia data facultà ad esso proveditor Contarmi, che, con bona licenlia et permissione nostra, el possi acelar el ditto castello de Rhodo, da lo illustrissimo sig. Renzo donatogli, et come suo tenerlo et conservarlo. t De parie 178 De non 15 Non sincere 4 El fuerunt expulsi affines. Die dicto. Sapientes Consili. Sapientes terrae firmae, absente Dei-piano. Occorre al continuo clic molti de li gentilhomeni el citadini nostri et altri habilanliqui, hessendo chiamati a la presenlia noslra per rechiederli impreslcdo, volendo sublerftiger di oferir cosa alcuna, per poca carità a la patria, non vengono, il che è non solo contra il presente bisogno ma cum indignila etiam de la Signoria noslra per la inobedienlia loro, do la quale, nonché non haver beneficio, ma meritano haverne punitione ; et però L’anderà parie che se alcuno serà chiamato et non venirà, passato che serà uno giorno dapoi fattoli intender che vengi, il Collegio nostro possa et debba, cum i doi terzi de le balole di esso, statuirli ad prestar quella summa che li parerà per la qualità di quel lale, aggionla etiam la inobedienlia, sicome fu preso etiam del precedente impresfedo, qual sia tenuto exbursar quanto li sarà sia statuito, come dieno far li altri che prestano. Et non exbur-sando sia astretto cum tulli quelli modi che si osservano contra li debitori nostri. Et questi tali che 31