411 MDXXlX, OIUOSO. 412 menego Capello qu. sier Coirlo, sier Bernardo So-ranzo et sier Jacomo Corner qu. sier Zorzi el ca-valier procuralor. Item, introno etiam li Consieri di là da canal da basso. La terra, di peste, beri G, zoè Ir« caxe nuove, et tre in una casa veehia, et di altro mal sohm numero Di campo, di sier Dolo Nani proveditor generai, da Marignan, di 29. Di 1’ ardine dato per monsignor di San Polo con il signor duca di ,Ur-•bin capilanio zeneral di avocarsi insieme, et terminar dove andarsi ad acampar. Et scrive si mandi danari. Vene 1’ orator del duca de Milan sojicilando li ducati 5000, et si vadi presto sotto Milan ; et portò lettere del Taverna orator in Franza scritte al suo duca, di 23, in consonantia di le nostre bajbule. Da Trani, di sier Velor Sorango governa-dor, di 26. Scrive di la cosa di Lanzan : è sta fallo un .gran butin, et ad alcuni capi spagnoli presi dato •taglia. Scrive .che sier Zuan .Contarmi proveditor di . J’armada parti per Corfù, et che’l signor Renzo, a Barletta, stava ¡meglio, al qual, por .il mal bavia nel pe’, li,è slà dato assà bote di fuogo. Scrivo di le .viluarie et altre cose mandale a Monopoli, et non si manca di .mandar. Et di Monopoli non scrive, riportandosi a le lettere del provedijtor Vituri, le qual .però non,è venute. In Collegio il Serenissimo con la Signoria atese a dimandar imprestedo, et li Savii daspersi si refusano a consultar. In questa imatina -sier Marco Foscolo qu. sier Zacaria, qual è il ,pnior di una compagnia nuova di .certi zenthilomeni zoveni .chiamati Floridi, levada novamente, perchè l’altra compagnia levada, etiam nova, chiamata ¡Rr’aZi vole.vano luorli la calza, prima dello sier Marco ussl di caxa con la calza, et li altri non, perchè non erano stà fatte, et poi la butó zoso, et domenega, vestidi damaschin cremexin, tulli fanno una festa a caxa del dillo prior eie. ; et hannoihauto licentia da li Proveditori sora le pompe di romper le parte, per questa festa che voleno far. 268* Dapoi disnar fo Pregadi per scriver in Franza, et lelo le letere, venute questi zorni passati et hozi. Fu.posto, per li Consieri, una laia a Ruigo, come appar per lettere di sier Scbastian lìenier podestà et capiianio, de.......contra quelli che amazono Bernardina, relieta Gregorio Soldato, et sua fia ; videlicet chi acuserà ii malfatori hab-bino lire 800 ; et se uno compagno acuserà l’altro sia libero et habbi la taia ; et, sapendo la verità, il predillo podestà li possi metter in exilio di terre et . lochi con laia, vivi, lire 800, et morii,¡lire G00, ut in parte. Fu presa. A ve : 124, 1., 3. Fu posto per i Savii del Conseio el Terraferma d’acordo do lettere in Franza a sier Sebastian Ju-stinian el cavalier,,orator nostro, in risposta di soe ; videlicet do lettere zerca mandar il .mandalo di ¡poter Iratar paxe con l’imperador. Et contradise sier Alvise Mocenigo el cavalier, 269 dicendo si voria haver fatto intender questa trata-tion si voi far di paxe, prima a li oratori d,i la liga, maxime de Milan, et unitamente far, quorum in.-teresse agi tur ; et ha verno speso tanto per q?an-tenir in stado il duca di Milan, et adesso par non si ■voi far unitamente con lui, con altre parole. El li rispose sier Ilirotiimo da cha’ da Pesaro, savio del Conseio, dicendo che è necessario tfarli .risposta, et li mandemo il mandato riservadp, de poter Iratar solamente, ma non concluder senza prima haver la intention nostra. Et ha,vendo ditto il Serenissimo esser slà parla a li oratori in Collegio di questa paxe, voi tralar.il re.di Franza, dito sier Alvise Mocenigo el jKtvaljfir, su le ¡banche, disse :