85 MDXX1X, MARZO. 86 qual queslo anno non predica in nessuna ehiexia, tamen è exeellente predicator. Da poi compila, il Serenissimo, vestito con un manto di soprarizo d’oro, con il bavaro, et le cerimonie duca!, andoe a vesporo a San Zaccaria, ancor che il perdon solito per questo papa non sia sta confirmato. Portò la spada sior Zuan Alvise Soranzo, va bailo et capilanio a Corfù, vestito di veludo cre-mexin, fo suo compagno sier Costantin da Molin. A dì 29, Inni. La mattina, fo lettere di sier Antonio Alberto orator, ria ... . Del zonzer lì con il signor Janus governador zeneral nostro, et voleva andar a parlar al signor duca di Milan, et Postscripta : La lettera del legato et quella di missier Pompeo sono date in Napoli a di 8 di Marzo, et non fa mention del mandato, che per l’altra mia fu advisato lo locotenente che ’1 vicelegato ha-veva mandato. Come quello tornarà, se non prima, avisarò de lutto quello se intenderà. Sottoscritta : Servitor JOANNES DE FflACTlS. Copia di una lettera di Macerata al signor duca di TJrbino. Excellcntissime domine etc. Per la scritta mia feci intendere a vostra excel-lentia che occorrendo altro aviso degno di messo, io non mancheria di quanto rizercava la mia integra servitù, in advisare ; et per queslo mio, a posta in-drizato al signor locolenente di vostra signoria in Senegaia, fo intendere a vostra signoria illustrissima che in questa hora è venuto aviso da. la R'pa Transone, al vicelegato, quale fanno intendere a sua signoria che le gente imperiale tuttavia s’ è ingrossate et molli cavalli se sono spenti in qua apresso Tronto una giornata più avanti che non erano, et cussi monsignor ce manda damattina una voce viva a parlar a queli capetanei. Et secondo che se intenderà, cussi tenero avisato vostra signoria de hora in hora, benché qui è difficile haver messi. Et in sua bona gratia etc. De Macerata, a li 22 de Marzo 1529. Sottoscritta : Servus JÒAiNNES Vivulus. A dì 28, domenega, fo cl dì di Pasqua. Il Serenissimo, vestito di restagno d’oro, con li oratori tutti, Papa, Franza, Anglia, Ilongaria, Milan, Fiorenza et Ferrara et Urbin, non vene, quel di Manloa tornato di Mantoa, per non star di sotto di l’orator di Urbin. Era etiam li episcopi Pexaro di Baffo et Zon di Limisso ( Cisamo), con li procuratori et altri patrici, vestiti di seda et scarlato. Eravi etiam il cavalier di la Volpe, qual stanzia in questa terra ; et cussi ditto la messa pasqual, non fu altro di novo. Da poi disnar, si predicò a San Marco, per mai-stro Damian veneto di 1’ ordine di San Zane Polo, (1) La carta 57* è bianca (2) La carta 58* è bianca. Vene in Collegio sier Piero Morexini qu. sier Alvise, stalo podestà el capilanio in Caodistria, per danari, in loco del qual andoe etiam, per danari, sier Piero Grilli qu. sier Homobon, et referile, ¡usta il solilo, di quelle occorrentie di Caodistria. Era vestilo di veludo cremexin. Vene l’oralor del re di Hongaiia, zoé del vai-voda, et tolse licenlia, voi andar a trovar il suo re, et cussi si parli. Da poi disnar, fo Pregadi, et letto le lettere ve- 59* nule in questi zorni, fu fallo il Collegio, quale é questo : 197. Scurtinio di tre Savi del Conscio in luogo di sier Polo Capello el cavalier procurator, sier Marco Minio et sier Alvise Mocenigo cavalier, che compieno. Sier Piero Landò fo capilanio zeneral da mar, qu. sier Zuane . . 104.123 f Sier Hironimo da chà da Pexaro fo savio del Conseio, qu. sier Beneto procurator.......143. 76 Sier Sebastian Justinian el cavalier, orator a la Christianissima maestà 105.116 | Sier Lunardo Mozenigo procurator, fo savio del Conseio, qu. Serenissimo .........183. 37 j- Sier Francesco Donado el cavalier, fo savio del Conseio, qu. sier Alvise.........» 167. 5*2 Sier Ferigo Renier fo avogador, qu. sier Alvise........71.154 Sier Marco Dandolo dottor cavalier, fo savio del Conseio . . , . 105.116 Sier Marco Foscari fo ambasciatore