MDXXIX, APRILE. 222 150') Copia et summario di lettere di sier Zuan Vi-turi proveditor generai, date in Monopoli, la prima di 3 Aprii 1529, ricevuta a dì 26 ditto. Come, per le ultime soe di 2 di l’inslante, scrisse quanto fin quel’ bora era, et inimici continuamente ne strenzeoo con trinzee, et nui se reparemo et siamo messi in (al forteza, che non dubilemo cossa alcuna di loro. Iieri di noie H inimici haveano tirato in terra el canon di la galla Mosta, et messo sopra travi legato cwn corde per condurlo via. Si fece metter in ordine una banda de archibusieri, con haver fornito tutte le muraglie, et li inimici che erano grossi si havevano messo dentro alcune lame, overo fossadi a nostro modo, perchè questi sono grebani, et mai li bastò l’animo di comparer fora di dette lame, di sorte che fesseno bultar el canon in mar in passa tre de aqua, el li inimici rimaseno scornali ; et fin bora essi inimici per gratia de Dio sempre hanno hauto il pegio. Ogni giorno scampa de li inimici de qua, et beri el liozi ne sono fuzili alcuni fanti del ducato di Urbino et uno francese, i quali tulli dicono in conformità che li hyspani non se fidano de li italiani et che non lassano andar essi italiani dove se fanno le Irinzee,el non hanno hauto danari za 6 mexi, li italiani, a li quali .vieti dato tanto pan al giorno che dicono non li fa per colazion, et che lutti essi italiani stanno malissimo contenti. El dicono che ’1 marchese del Guasto al lutto è deliberato di voler expugnar questa terra over morire, I del che non dubitemo di queste bravarie, et speremo el si levarà di questa obsidion con poco bollore, et si lavora tentar con bataria el dar bataglia certo li mineremo il forzo di le zente hyspane, le qual sono il fior di tutto el suo exercilo, et li faremo perder la repulation a essi hispani li quali hanno fatto tante prove, et zà molli zorni questa terra saria de inimici, se io non veniva qui, con la gran carestia del pan era. Et dal clarissimo proveditor Contarini di Tarmala et da lo illustrissimo signor Renzo ho hauto gran favor el aiuto in haverme mandalo genie secondo che li ho rechiesto ; et il naufragio di la galla del proveditor è sta per voler servir tropo la Signoria, il qual naufragio è sta di gran disfavor a li noslri. (i) La carta 149* è bianca, Lettera del ditto, di 4 ditto. Le mine fanno inimici è consultade per alcuni zentilhomeni de qui, di le qual nui non dubitammo et manco di questo exercilo. Heri fugile del campo inimico 4 francesi,che erano ne lo exercito di monsignor di Lautrech el stavano ne le bande spagnole,, li quali sono genlilhomeni et persone che intende- 150* no bene le cose di la guerra, i quali lutti ¡11 conformità mi hanno dillo che’l marchese dal Guasto è sta condulo a questa impresa da li foruussili ili questo loco che sono con lui, con haverli dato a intender che qui non erano solum 400 compagni, con questi dui conti che erano a questa custodia, et subito gionlo che ’1 fosse, esso marchese, la terra volteria. Et havendo visto tulio il contrario per li soccorsi venuti, ditto marchese sta di mala voglia, ancor che el dica voler morir over luor quella terra per (orza, et per inanimar li sui ha dà fama ne 1’exercilo che a questa impresa vengono tulli li lanzichenech, et che ’I dice di voler far la bataria da 3 bande, et il suo fondamento è di voler far impir la fossa del lurion di San Rodio, che è uno loco slreto, el re-dursi con le trinzee fin su la riva di fossi. Et nui havemo fato (re porte false che vanno ne la fossa sicurissime, et tenimo giorni et note 300 guastatori in cavar la fossa, et havemo fato in mezodi la fossa un fosso che horinai habbiamo trovalo l’aqua del mar, sichò si ben detto marchese si reducesse su la riva di noslri fossi cwn Irinzee, non saria cosa alcuna per impir la fossa, perchè nui cavassemo più di quello loro mellesseno in dilla fossa, perchè habbiamo guastatori assai di questi di la terra, li quali pagemo perché sono poveri, el con questo se su-slenlano, et nui femo il fato nostro, et sono più di. mile che lavorano ogni giorno ; sichè spero nel nostro signor ldio a honor di la nostra illustrissima Signoria manterremo questa terra. Li sopradelli francesi me hanno etiam ditto che li spagnoli, che è dal primo che gionseno qui, dicevano di pigliar la terra in tre giorni, che infra loro borbolano dicendo questa terra è forte, et che si la vorà lor per forza morirano il forzo di loro, et dicono mal det marchese che li ha condulti qui. Questa notte li inimici hanno pochissimo lavorato, è segno lavorano più presto per dimostratimi, che in voler far efielli grandi nè volerne combaler. Li prefati francesi dicono che li guastatori li sono scampati, et che ne hanno pochissimi, el cum le nostre artellarie no havemo amazali assai, et amazuli più di 150 spagnoli.