507 MDXXIX, OlUOSO. 508 hanno patito in Hongaria Dicesi etiam, per persone vengono da le parte di sopra, che’l ne è grandissima dissension in la Alemagna bassa respello a la parte lutherana che è senza fren et ubedientia. Scrivendo questa, mi è soprazonlo uno da Riva, qual è stalo a longo parlamento con el suo capilanio de lì, et lì ha ditto non saper dove vengi tante voce de condu-nalion di gente, per non esser alcuna adunatimi, ma ben esser vero, quando sì sappi la Maestà Cesarea esser zonla a Zenoa, è stà posto fermo ordene che nlora si dagi li danari, quali sono zà preparali parte per le Terre Franche et parte per el conta de Tyruol, per tal effetto solamente, et die li capitane! sono etiam preparali, benché lui capilanio dubita che tal preparalion convenirà restar per le cose lurchesche, per divulgarsi pur che le gente dì Ferandino bab-bino liauto una stretta da turchi in Hongaria. Di Candia fo lettere in questo Pregadi, di sier Jacomo Corner duca et sier Alvise Bene- deto capitanio, di.....Come erano zonti lì 8 arsilii et li groppi per armar le galìe ; qual aperli, in uno mancavano do ducati, et che atenderano ad armar. Sichè, jusla li mandati, di quella ixola si (laverà 11 galìe. 338* Di sier Zuan Contarmi, proveditor di l'ar-viada, fo leto ìetere, di 29 Mazo, date in galla a la vela. Come con la galla amorbata, fato però le provjsion posibile et lasalo alcuni amaiali di peste, andava a la volta di Corfù per ordinar le 20 galìe, con le qual haverà ad andar in Ponente jusla P ordine datoli : et altre parlicularilà di galìe amor-baie etc. 339 A dì 19, sabado. Heri la terra, di peste, uno, loco novo, el 6 di allro mal ; sichè il mal di le petecchie é cessalo. Heri a Mestre valse la farina al principio del mercado lire 16, poi a la fin si vendete lire 13. È da saper. Fo dà (ratta a Ravenna di slera Tormenti di qui, qual andati, la comunità non li ha voluti et li ha mandati in questa terra a revender. A Ferrara il tormento vai il staro ferarese...... Gionse certa poca farina di gran grosso da molin, et fo posto in li fontegi stera 50 per uno, si aspetta di l’altra ; lo arcollo sarà bonissimo el assà gran per lutto. Vene P orator di Franza domino Zuan Joachin por il qual fo mandato, et li fo dillo la risposta si fa a! signor Theodoro Triulzi zerca Ravenna et Zervia, et leta la dcliberation del Senato. El fo mandato, a lezerla al ditto signor Theodoro orator, do savii a Terraferma. Vene P oralor di Milan, et parlò zerca l’impresa de Milan, et come si.......... Vene P orator del duca di Urbin capilanio generai nostro, et portò una lettera del suo signor, di 17, da.....Come erano stali a Lodi con monsignor di San Polo a consultar col duca de Milan quello si havesse a far, et ditto P opinion sua esser di soprastar di andar a P impresa di Milan, atenlo li moti di la venuta di P imperador. El che la Signoria havia pagalo 11 milia fanli ma non li era a gran zonta, et cussi disse monsignor di San Polo haver pagato di soi, et esser partiti. Et che fu concluso nostri andasse a lo alozamenlo di Monza, et San Polo a Biagrassa con li exerciti. Tamen si remete al parer di la Signoria, ut in litteris. La copia forsi sarà qui avanti. Di Marignan, di sier Polo Nani proveditor zeneral fo lettere di .. . Del consulto ut supra. Veneno sier Nicolò Juslinian, sier Nicolò Mi-chiel, sier Zuan Francesco Badoer elecli proveditori a meter li fermenti in le terre etc. Et bulato le tessere a chi di loro toca, tocò al Juslinian bre-xana, Michiel Polexene et Badoer veronese. Instono sia provisto di cavalcature, unde fo terminato far, poi Gran Conseio, Conscio di X con la Zonla sopra questo, et lì lerminar quanto si habbia a far. Da Monopoli, fo lettere di sier Zuan Vi- 339* turi proveditor zeneral, di 30, 31 et primo : il sumario di le qual scriverò qui avanti. Da Tram, di sier Vetor Soranzo gover-nador, di 3............ Vene in Collegio il signor Camillo Pardo Orsini tornato di Ferrara, et voi andar in Reame con bona satisfattati liauta dal re Christianissimo. Il Serenissimo li usò grate parole. Dapoi disnar, fo Gran Conseio ; et questo perchè sier Lunardo Emo el ccnsier va doman a Padoa compagnar sier Polo Trivìxan suo cugnado va pò-desta, et restando solum tre Consieri non si poiria doman far Conseio, perchè sariano solum Ire Consieri, et sier Marin Corner et sier Nicolò Bernardo è amalati. Adunca sonato Gran Conseio parse di novo a tutti. Fo vicedoxe sier Nicolò Venier, non più slato per esser in età terzo consier, ma li do più vechii è amalati. Fu posto, per li Consieri et Cai di XL, una parte che li 4 Savii del Conseio, eleti heri, possino intrar non obslante parte in contrario. Fu presa. Ave : 521, 249, 20. La copia è qui avanti.