275 mdxxix, maggio. 27 G Francesco el cavalier, savio ai ordeni, con una voxe ' granda, el fo la prima volta parlasse. Andò le parie 1 non sincera, 4 di no, 78 di Savi, 117 del Serenissimo, el questa fu presa. Nolo. Sier Alvise Mozeuigo cl cavalier oferse imprestar ducali 100, Fo principia a publicliar li debitori, poi rimesso al primo Pregadi. 179 Et liceuliato il Pregadi restò Conscio di X con la Zonla ; et lezeno alcune ledere, et deno credito a doana di formenli, et altre cose secrete le qual non se inlese. In questa malina li 25 e'ecli per il Collegio del corpo di Pregadi et Zonla si reduseno ad aldir la cilà di Verona con il leritorio zerca la spexa di le legno a li soldati eie. Et queslo fo il primo zorno. A di 5. La terra, di peste, niun, et 13 di altro mal. Vene in Collegio sier Nicolò Tiepolo el dolor, stato orator el signor ducha d’ Urbin, et referite alcune cose degne di scientia del Collegio ; el qual beri inlrò nel Conseio di X dove rimase .... Vene l’orator di Mantoa et monslrò alcuni avisi di Spagna, la copia sarà qui avanti posta. Vene il duca di Urbin capilanio zeneral nostro, cl qual ave audientia, conira il qual andò li Savi di lerra ferma, et parlò di le cosse di la guerra, el da malina si parte per campo, et ditoli li desordeni seguiti, el punissa li campi; disse voleva ordinarlo exercito, con altre parole, poi tolse licenlia. Di Monopoli, fo lettere vechie di sier Zuan Vituri proveditor zeneral, di 10 Aprii. Il su-mario scriverò qui avanti. Di Brexa, di rectori, vene lettere, di i. Come del campo di là di Oio erano mulinati 500 bomeni d’arme nostri, dicendo non esser pagali, et sono venuti di qua di Oio sul brexan, el fanno danni grandissimi nel leritorio alozando a descritione. Da poi disnar, per esser la vigilia di la Sensa, il Serenissimo vene in chiesia con le cerimonie ducal vestito di raso cremexin el cussi la bareta, el manto di veludo violelo sopra con campanoni, con questi oratori invidati a disnar domali con Soa Serenità : Papa ; Ire di Franza, el signor Tho-daro, el principe di Oranges (sic) et Zuan Joachin; l’oralor di Anglia ; Poralor di Milan ; l’orator di Fiorenza; Poratordi Ferara; l’oralor di Urbin. Portò la spada sier Thomà Contarmi el cavalier conle del Zaffo, va capilanio a Famagosla, vestito di veludo cremesin allo basso, bereto d’oro ; so compagno sier Micbiel Capello è sora i offici, di damaschili cremexin ; non era alcun procuratori consieri soli : il cavalier di la Volpe con saio d’oro ; et li invidati di oflizi di Rialto cl di San Marco, biave, in ludo numero .... Di Lodi di sier Gabriel Venier orator, di 3, vene lettere. Come francesi haveano haulo Mor-tara a discretion, el qual castello, erano 400 fanti italiani, capo uno da Cere, uno da Faenza, et uno .......el che monsignor voleva far apichar li capi. Di Rivolta, di sier Polo Nani proveditor 179* zeneral. Scrive la cosa ut supra, di Morlara, et del partir di 500 homeni d’arme nostri, et esser passati Oio et andati sul brexan, el altre parlicularità. Se intese, per ledere di Eslena, mia 25 di Mono-poli più in là come a dì 24 et 25 feno inimici una gran baiaria, et nostri si difesero virilmente, et esser zonti li soccorsi lì, le qual ledere sono di 28 Aprii. A di 6. Fo il zorno di la Sensa. 11 Serenissimo, vestilo d’oro di solo et manto di raso cremesin di varo di sopra et cussi la barella, con li oratori lutti di heri et zentilhonieni invidati al pranso, con le cerimonie ducal, portò la spada sier Andrea Donado va podestà a Verona vestito di......Fo suo compagno sier Baldissera Coniarmi de Santo Agustin vestilo di.......et ne i’ussir di la porta del palazo seguile quello scriverò qui avanti. È da saper. In questa mattina hessendo slà preso uno ladro, robò Lazareto......, qual fo preso et bandito et con laia chi’l prenderà di cavar uno di bando et liaver lire......et lui sia apicalo, et par che Calulo Avogaro bandito et conDnà in Caodislria per anni 5 1’babbi fallo spiar et pren-’ der per haver il benetìcio, hor li signori sopra la Sanità, sier Daniel Trivixan qu. sier Nicolò, sien Andrea Valier qu. sier Zorzi, et sier Andrea Dandolo qu. sier Alvise, ordinò fussc fallo la forcha et api-chalo, et li ministri la fece far hozi, ma il Serenis • simo visto queslo con la Signoria ordinò subito fusse disfata dilla forcha, sichè fo grandissimo rumor et parlar da ludi con non podio incargo de’ dilli provedilori sora la Sanità. Di Bari, se intese esser lettere, di 30. Come era venuto uno spagnol lì a quel governalor per cesarei, et haver ditto, haver fallo gran bataria a Monopoli et sbusà assà li muri, tamen quelli dentro si defendeva virilmente, et par clie’l marchese del Guasto si babbi retrato do mia. Di Rivolta, fo lettere del proveditor zeneral