321 MDXXlX, MAGGIO. 352 Come missier Andrea Doria liavia acordalo G nave da menar con lui in Spagna, el taglialo el stendardo di restagno d’oro con l’aquile suso sopra la galla capitania, qual levarà la maestà Cesarea et la con-durà in Italia, et havea vestili tutti li homeni de ditta galla di seda. 210 Carolus divina favente cìementia etc. romano-rum imperaior semper augustus, rex Ger-maniae, Jolianna matcr et idem Carolus eius fitius eadem gratia reges Castellae A-ragonum, utriusque Siciliae, Hierusalem, Hungariae, Dalmatiae, Croatiaeque. Philibertus de Chialon Orange Princeps Cesarea« Maiestatis in Italia capitaneus ge-neralis ac in praesenti regno vicerex et locumtenens generalis etc. SSpendo che molli subditi di questo Regno stanno con li animi suspesi, stimulali da la propria conscienlia di essere mancali da la debita fidellà verso Soa Maestà al tempo de le invasioni facle in questo Regno per li nemici de Soa Maestà, et molli de loro vexati per diversi comissari di Soa Maestà, et altri per limor del medesimo, si sono absentali, overo vano latitando, il che porta grandissimo au-gumento a li damni passali de la guerra et de la peste che sono stati nel Regno, el non po’ si non turbare la quiete et pacifico vivere del Regno quale summamenle desideratno ; et volendo demonstrare la cìementia di Soa Maestà quale sempre antepone il comodo puhlico a la utilità del suo fisco, et la misericordia al rigore de la iuslilia, havemo concesso et ordinato, et per la presente concedemo el ordinamo, il presente indulto generale con il quale absolvemo et liberamo lutti li genlillioineni, cittadini et populari et contadini, et ogni altro regnicolo, quali in alcun modo ha vesserò comisso crimine di lesa maestà o dalo aiuto el favore ad dicti nemici con portarli o mandarli grassa o altre cose al comodo loro, overo con haver tolto l’arme in mano in le proprie terre, ove habilavano, overo con esser stati consentienli a la rivolta et dedilione che ha-vesserò facla diete lerre o per qualunque altro modo, pur che non habino servilo a li nemici per capitatici o conductieri fora di le lerre dove habilavano, overo li habino servilo in exercire officii fora di le lerre de loro habitalione, impetrali overo Imbuii da dicti nemici, perchè non inlendemo che questi tali 1 Viarii di M. Sanuto. — Tom. L. Iransiscano con la generai remissione, havendo loro tanto signalalamenle delinquilo, et excetuando ancora tulli li pheudatari del Regno el tulli quelli che tengano ragioni o beni feudali nel Regno, et quelli che haveano offitio da Sua Maestà, quali quanto più erano obligati al servilio de Soa Maestà, tanto più hanno delinquito havendoli deservito, overo hessen-doli mancalo al tempo del bisogno. Et conira lutti li reservali prefati si provederà iuridicamenle el con li termini de la ragione el secondo li ordeni del Regno, come conviene. Et concedemo per la presente, che tulli li antedetti comprehensi nel presente indulto el non exceluali possino liberamente el se-curamenle venir ad repatriar in le case loro, et commorare, stare, andare et ritornare al piacere 210* loro, et senza esser più processati et altramente ve-xali solto pretexto de ribellione, et si dopo la felice victoria fussero stali con nemici el a li servilii loro, non come capitanei nè officiali come è declo, ma come soldati, overo gente Iransfuge o altrimenti, el mandiamo che a tulli epsi siano restiluili li beni loro non alienali overo apprehensi a nome de la corte, et siano cassali et aboliti tulli li processi el sentenlie, quale fusseno facli el pronuntiati conira •de loro per diete cause, el li restiluemo a le patrie loro et a li pristini honori et gradi el beni, non alienali o apprehensi ut supra, come so mai fussero siati processali o judicati. Et mandiamo a ciascuni gubernalori, auditori, comissari el qualunque altri iurisdicenti, ad chi speda, che non li molestino in le persone nè beni loro, non alienali o apprehensi ut supra, anzi in quelli li conservino et mantengano, et senza difficullà et dimora facciano far annullare et cassare tutti li antedicli processi et sentenlie, el facciano poenitus observarc el presento indulto, per quanto hanno cara la gratia de la prc* fala Cesarea Maestà el nostra. Con questo però, che (ulti quelli se trovano in le tetre occupate per nemici, overo a li servilii soi, overo stanno latitando o se sono absentali dal Regno, ritornino a le case loro et ramparono el facciano copia de se in le solile habitalione et si presènlino a li offici, aziò se habia nolitia de la venuta loro, et questo in termine de 20 giorni, quanto a quelli sono nel Regno, et 30, quanto a quelli sono fora del Regno, dopo la publi-catione del presente indulto, el qual se farà in la provinlia ove ciascuno de loro soleva habitare. El quale termine passalo el non comparendo loro, se intenderanno et sarano exclusi dal benelilio di epso, et sarano tenuti et traclati come veri ribelli et proditori di Soa Maestà, sicome venendo loro por fruir 21