533 MDXXlX, GIUGNO. 534 358 Die VII Junii MDXXIX. In Monopoli. Habiando inleso da molli che sono degni de fede io Zuan Vituri proveditoi* generai de la illustrissima Signoria, come li »gelili del re Cliistianis-simo si veleno abulinar et saehigiar questo povero loco, il qual ha patito tanto in questa obsidion, con dir etiam che mi voleno far presoli insieme con questo magnifico gubernator, sotto pretesto di voler le sue paghe, et non solimi saria grandissimo disordine quando questo abbinamento seguisse, ma molto più gra'ndo el saria, habiando ancora li inimici apresso ; haven lo inteso tal sussuration el pai-lamento, che si fa da ogni banda in questa terra, ho fallo intender a vui, excellenlissimo signor principe di Melphe, come capo de le gente del re Christianissimo che si alrovano qui, che quello voglia remediarli ; et tanto più clie’l forzo de queste genie, sono qui, sono capi vostri et sui creali, si-che disponendo de li sui, come tengo la è per far, li altri sono sì pochi che con le gente de la illustrissima Signoria et le vostre si faranno star quieti questi maligni et tristi. Sichè io per nome del re Christianissimo et de la mia illustrissima Signoria protesto a la excellenlia vostra, che la voglì proveder lei che la poi de le sue genie, perché seguendo qualche disordine, quella, è sapientissima, la poi ben comprehender in quanto biasmo la si troveria apresso il re Christianissimo et la illustrissima Signorìa, che certo quella, che ha corso lauti pericoli et fatto tante fatiche a questa obsidione in defender questa terra, per l’amor de Dio la vogli operar di sorte che non si occorra in tal inconvenienti, perchè quando seguisse tal abbinamento, non è alcuno che palería piui de la excellenlia vostra et vostri servitori, che sono de questo Regno, per rholte cause, come a vostra signoria è ben noto. 359') Fu posto, per li Consieri, una (aia a Verona, di alcuni amazono Salion fìol dì Anzolo di Justi, capi-tanio del devedo, et uno compagno, andato a San-guanè azìò non si trazesse tormento per contrabando de li per terre alieni1, come apar per 'edere di sier Francesco Foscari podestà, di 4 Zugno. Chi acuserà babbi lire 1000, et se uno compagno acusi l’altro sia asollo. El inteso li malfattori, li possi bandir di terre et lochi etc., el di questa cità, con taia vivi lire 1000, morti lire 800, et confiscar ì beni. 136, 1, 6. (1) La carta 358* è bianca. Fu posto, per li Savii del Conseio et Terraferma far 5000 fanti per impir le compagnie vecliie, et volendo f;rr capi novi, sia fali per questo Conseio, Fu presa. Fu posto, per li ditti, dar al nobilhomo Zuan Tiepolo qu. sier Marco, stalo a li servilii nostri nel castello dì Ravenna, fanti 300, et per la sua persona ducali 30 per paga, ut in parte. Fu presa. Ave :....... Fu posto, per li Savii del Conseio et Terra ferma, expedir sier Zuan Dolfin va provedilor zene-ral ; per spexc di do inexi, ducali 400, per cavalli ducati 190, per forzieri et coverte ducati 30, do-nadi al suo secretano ducati 30; el clie’l dillo possi portar con sì arzenti, da esser stimadi a le Raxon nuove, per ducali 400 a risego di la Signoria nostra. Ave: 165, 4, 4. Fu posto, per sier Hironimo da chà da Pexaro savio del Conseio, eleclo capitanio zencral da mar, et 4 Savii ai ordeni, excetto sier Hironimo Trun, armar la galìa quinqueremes, et domenega pro-xima nel nostro Mazor Conseio, per scurtinio et 4 man di elction, sia eletto uno governador sopra la dilla galìa, con ducati 25 al mexe netti, qual, hes-sendo in armata, preciedi tutti li sopracomiti, ma mandalo in qualche fazion con altre galie sia prin-cipal. Ifem, sia posto sopra la dilla galìa 40 ar-chibusieri ut in parte. La copia sarà qui avanti. Et niun parloe. Fu presa.' Ave : 119, 44, 9. Fu posto, per li Savii ai Ordeni, excepto sier Bernardo Capello, la parie che a sier Marin Mali-piero, fo patron di una fusla nauiragada in Puia, sia levà li soi conti et fallo credilor di le spexe fallo. Et sier Bernardo Capello sopradilto, andò in renga per contradir, el fo rimessa a un’ altro Conscio. Fu chiami li zoveni suso, per far eletion del ca- 359* stellan a Ravenna jusla la parie presa nel Conseio di X con la Zonta. Sopravene ledere di le poste, qual fo Ielle, volendo slridar li electì in la ditta castelanaria. Di campo da Cassan, di sier Polo Nani provedilor generai, di 21, hore 22. Come havea haute leltcre, in quella bora, di sier Gabriel Venicr oralor nostro apresso il duca di Milan, da Lodi, di hore 16, che li scrive in quella bora esser zonto uno.....di Hironimo di Castion. Riporta questa malina levandosi il campo di monsignor di San Polo da Landriano per andar a la impresa di Zenoa, spagnoli di Milan erano ussiti et haveano rotto il