145 MDXXIX, APRILE. 14G Lettera di sier Andrea Gritti governador a Monopoli, di 22 Marzo, a sier Alvise suo fratello. Inimici a li 15, come scrissi, con il marchese del Guasto, et 4000 spagnoli, ‘2000 laliani, una banda di cavalli et 11 pezi di artellaria, è acampali a questa città, ma fin bora non hanno piantalo per far baieria alcuna, benché attendono a far Irinzee, et ha fatto un bastion accanto a la marina per obviar, et obvia, a le galie, quale con le arlellarie non lassano intrar in porto, pur non pono lanlo obstar che le galie se tirano un poco fora al sorzador, et con barchete conducetno dentro la città biave et genie. Et qui ne trovamo 800 fanti pagali, et a li 19 il proveditor Contarmi . ne ha conduti 500 da Barleta che erano col signor Renzo et bella zente, a tal che ne trovamo e ben provisti per defenderne. Et olirà questo si havemo fortificali et non manchemo mai di fortificar questa città con far repari et bastioni de dentro, et non possando haver fassine, si mette del lino, lavorando di’nolte et giorno, homeni et donne, preti et frati, et certo tutti senio de bono animo; et questo fidel popolo, picoli et grandi, tanto volen-99* tiera si fatigano et di bona voglia a lavorar, che non si poiria dir più. Non dubilemo esser offesi da inimici, quali ancora stanno sopra di loro, dubitando di qualche assalto, et speratilo in Dio che ne haverano poco onore. 100 Somario di una lettera da Trani, di sier Ja-corno Antonio Moro di sier Lorenzo, di primo Aprii 1520, scritta a suo padre. Essendo il magnifico proveditor di l’armata Contarmi rilornato da MoiTopoli per andar a Barletta per levar fanti et condurli a Monopoli, andò insieme con lui do galie, zoè sier .... (Giacomo) da Mosto, et sier Piero Pixani di sier Vettor, dove zonti furono a Barleta cargo esso Proveditor su la so galla fanti numero 80, et 100 sopra la Mosla, et 100 su la Pisana, et su la sua levò il signor Zuan Corado Orsini colonello. Dove parliti di Barletta se ne vene a la volta de qui, et le do galle sempre veniva avanti de lui, sichè poteva essere da zerca bore 22, quando dille do galle passouo de qui, lui Proveditor veramente con la sua galla vene a zerca bore 24 di fuora del porto, sorse, et questo fu il venere sanlo di nolle a dì 26. Dove co- I Diarii di M. Sanuto. — Tom> L. me fu zerca le bore 7 di nolle comenzò una fortuna grandissima, di tal sorle che li rompete una gomena et con l’altro ferro comenzò arar di sorte che sempre sforzando la dilla fortuna vene il zor-no, et andò lanlo arando che fu forza, per esser scusida la ditta galìa et far tanla acqua che andavano a fondi, di taiar l’altra gomena et lasarse venir in terra dove si rumpele, che é stà grandissimo peccato. Del che subito per amor de li inimici fo mandato tulli li cavalli et bon numero di fanti a quella volta, et fu recuperado tulli quelli che erano sopra la dilla galla, salvo tre over 4 che si anegorono. Del che da poi é sta recuperato lutte le robe e arlellarie, et qui dentro portate, che Dio ne ha voluto ben a non far che si fosseno andati più in zoso, perchè erano sopra quel de li inimici, nè si haria potuto recuperar cosa alcuna, che saria stalo mala cosa aver perso sì bella ar-lellaria et tanta bona zurma. Idio laudalo che non ha voluto permeter tanto mal. La rota preditta fo il sabato santo a dì 27 a bore 4 di zorno. Di le altre do galie fin bora cosa alcuna non è sla inteso, ma si pensano habino scorso al capo di Santa ioo* Maria, che Dio el voia, ma non stiamo senza gran fastidio che siano perse; pur si lien non siano perse, perchè se le fosse dà in terra per li presoni che prendemo si saperia il tulio. I qual presoni, pur questa mattina presi, dicono non sanno nulla, ma ben haverle vedute scorer. Da Monopoli, per la fortuna, da mar non si sa nulla, et per terra, le strade non è sicure, ma, per due presoni presi, quelli da Monopoli haver inchiodato do pezi grossi de li inimici, et un altro pezo, volendo tirar, c crepalo. Et dicono che quelli di dentro hanno taiato a pezi da circa 1500 fanti, e che i sonoTctirali con tutto il campo adriedo, che Dio vogli che cusì sia. Questa matina si ha spa-zalo de qui domino Jncomo Marzello con la sua fusta et uno navilio di victuarie, per Monopoli, per il ritorno del qual, del successo il tutto firmissimo intender si aspetta, et avisarò. 11 magnifico proveditor zeneral Vitturi stà ben et di bon animo et fortifica la terra, nò hanno paura se’l fusse l’ini-perador in persona a campo. De qui li nostri cavalli con queli di Barleta fanno imboscala et danno danni a li inimici. Questa terra ogni dì si fortifica, et compita sarà un’ altra Crema, ma bisogna la Signoria mandi danari per pagar li soldati ; il viver è caro, et è passà il tempo di le sue page, sichè non è possibile possino viver senza esser pagali. Tenimo li danari siano in viazo eie. 10