- 3 - Hic tenebrae incipiunt. Tenebre che caratterizzano 1’ e-poca tragica. Confusionismo religioso, confusionismo politico, confusionismo letterario e artistico, insincerità conscia ed inconscia, insensibilità alle contradizioni più assurde, e pochi veri ribelli alla tirannia della parola vacua, allo stordimento di un’azione non vivificata dal fuoco dello spirito, perdentisi nel deserto della disperazione. La parola è ai letterati, l'azione ai burocrati e ai commessi viaggiatori. L’equilibrio umano è spezzato, lo scetticismo ha inquinato il nostro sangue, le preoccupazioni personali ci hanno roso l’energia vitale annebbiandoci ogni visione germogliata dalla robustezza d’una fede. L’impoverimento individuale ha tolto ogni forza interiore creativa alle dilaganti iniziative sociali, e il dissolvimento della coscienza nazionale ha reso impossibile il lavoro fraterno dei popoli in seno all’umanità. Ma la realtà, che mettendo a nudo a quando a quando le indecisioni, gli smarrimenti, le insincerità, le idolatrie degli uomini e dei popoli, loro sconvolge le egoistiche leggi della viltà, riaffermando la legge eterna, ecco ci ha ancor smascherati : il violento incendio che ha illuminato l’Europa. Le fiaccole agitate dagli umanitari e dagli imperialisti, davanti a quel fuoco hanno impallidito : non la vita, non la fede riuscivano a trasmettere alle turbe che s’ accorsero d’essere state attratte dai canti d’Orfeo in un labirinto senza meta. La realtà dagli uni spesso ignorata, dagli altri svisata a sostegno delle loro aberrazioni, diceva ancora una volta agli uomini che la pace è un sogno finche esisteranno nazioni usurpatrici e popoli in catene ; che solo nella fraternità, nella visione d’un medesimo intento è possibile la vittoria sul male, sull’oppressione, sull’ingiustizia : che le mi-