155 MDXXIX, APRILE. 156 fanti a questo effetto. Item, scrive uno a viso, che Antonio da Leva doveva ussir di Mtlan per venir contra li ditti spagnoli etc. 106* Vene sier Zorzi Diedo, rimasto capitanio di le barche va in Puia, et acelò allegramente, et ordinò lettere in Caodislria, a Parenzo ei a Ruigtio per far venir barche grosse di qui. Item, fo ordinato luor barche grosse di stera 300, è in questa (erra, con homeni "20 per una, et ordinalo armarle a li proveditori a P armar. Item, si spaza l’arsi), va a levar sier Zuan Contarmi pro-vedilor di Parmada, con li ducali 1000 et ducati 500 se li doiia: sichè si è su queste pratiche. In le do Quaranlie fo letto il processo di Lore-dani, carte 60. Da poi disnar, fo ordinalo Pregadi et Conseio di X con la Zonla; do Consieri è amalali, sier Mario Corner et sier Pandolfo Morexini, però non si fa li Savii ai ordeni. Da Brexa, di sier Cristofal Capello capitanio,-di .....fo letto una lettera, con uno riporto di uno vien di Zcnoa, con assà avisi etc. Et del partir mercore Filippin Doria su la galìa, per Spagna. Il qual aviso, potendolo haver, ne farò nota. Fu posto, per li Savi, che domino Tomaso di Costanzo, qual ha cavalli lizieri numero .... sia mandalo a la custodia di Ravena ; etiam Zuan Batista da Castro con li sui cavalli: li qual do condottieri sono in campo in Lombardia. Ave : 32 di no, et fu presa. Noto. Ditto Costanzo è cugnado di sier Francesco Donado el cavalier, qual è savio del Conseio. EI signor Cesare Fregoso, qual ha la compagnia a Ravena, è pur qui, et si traila expedirlo per il Conseio di X con la Zonla, atento ha certa pratica in Zenoa. Et liccntiato Prega li a bore 22, reslò Conseio di X con la Zonla. Et fo fallo vice cao di X, in loco di sier Zuan Miani è amalato, sier Domenego Capello slato altre fiale, et poi ditto sier Zuan Miani morite, sichè restò tulio il mexe cao. 107 Copia di più lettere di sier Zuan Vitturi pro-veditor generai, date in Monopoli, ricevute a dì 12 Aprii 1529, et la prima lettera è data a dì 23 Marzo. Inimici tulio beri et hozi hanno battuto il campanai sopra il qual è uno falconeto, et etiam un’altra torre, sopra la qual era un falconeto, la qual l’ha rumata del tutto, et il campaniel non sta beu, sichè questa notte si caverà il pezo che è sopra la torre, et el si metterà sopra una terazza, el qual farà quel medemo che ’1 faceva sopra la torre a danno de li inimici. Hora, per via di Pulignano, è scampato uno galeolo del magnifico capitanio del Golfo, che fu fallo preson quel giorno che li inimici si accampo-rono a questa terra ; el qual ne ha ditto che questi due pezi ha fatto grandissimo danno a li inimici, et per questa causa hanno battuto tanto el campaniel che questa torre. Dicendo haver aldito a parlar ne P allogiamento del suo patron, come il marchese dii Guasto voi far la batlaria, bravando assai di voler lor questa terra, et voler tagliar lutti a pezi, et conquistalo questa, andar poi a la expugnalion di Traili et Barletta, et, acquistale, andarsene in Lom bardia. Questi sono li loro disegni et discorsi. Nui non reslemo, si soldati come quelli di la terra, giorno et notte di fortificarse per quel tempo che ne hanno dato li inimici da 15 del presente fin hozi che si sono acampati, et si ben che.....lo illustre signor Camillo, nè alcuno de questi altri cnpitanei non dubitano ponto di loro. Questa nolle li inimici non hanno alleso ad altro che ad ingrossarsi li loro repari et bastioni che hanno fatto. Hozi è zonto de qui domino Nicolò Trevixan con la galla Bondimiera, la qual per il tempo contrario haveva scorso fino a la Valona, sopra le qual haveremo do meze colobrine, de le qual ne have-vemo grandissimo bisogno, etc. Lettera del ditto, di 24 Marzo. Ilaveudo li inimici rumato cum le arlellarie la torre, la qual havea suso do pezi di falconeli, li quali havemo tolti et messi sopra una terrazza, 107* el qual farà quel medemo. Et hanno fatto diti pezi grandissimo danno a li inimici, li quali, per molli incontri habiamo, bravano assai di voler tor questa terra, et se hanno redulo mollo solto. Questa mattina sono fugili del campo inimico dui guasconi che erano con monsignor di Laulrech, li quali ne dicono di certo che ’1 marchese dal Guasto voi far una gagliarda baltaria et dar P arsalto, et il forzo di loro remagnirano, et che non mostrano esser molto contenti ntrovarse a questa impresa, havendo affirmato, dilli guasconi, come li hispani beri furono pagali, a li qual furono dati 15 sculi per . uno, che sono 5 page. Li quali danari, il forzo di essi sono siati de ogli de genlilomeni venduti a Leze, si di quelli che lenivano la fazion hispana come francese. Nui de inimici non dubilamo cosa