CAPITOLO I. LA PATRIA DEGLI ALBANESI. La terra fa gli uomini e fissa nella storia i loro destini: in nessun caso ciò è tanto vero, come in quello degli albanesi, una delle razze più autoctone che si conoscano. Parlando quindi, come vogliamo, da punto di vista non interessato ma largamente umano, di loro e delle loro contrastate speranze nazionali, è impossibile prescindere da un cenno sull’ossatura stessa del paese che li porta e da millennii ne tempra la fibra fisica ed il carattere morale. E paese di ruinosi fiumi dalle manifestazioni torrentizie, di fitte corrugazioni calcaree, svariate da poche asprissime giogaie d’altra natura nelle Alpi del Nord, e dai superbi picchi del Pindo nella regione meridionale; paese che dal mare difficilmente si penetra, a causa d’estese paludi o di costa alta priva di frastagliamenti, se non in pochi punti obbligati quali l’insenatura ambracica, la baja di Valona, la rada di Durazzo, le foci del Drin e della Bojana. Di qui, una impotenza al dominio del mare dal quale l’albanese istintiva-