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MDXX1X, MAGGIO.
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     signor Camillo et tulli questi capilanei non dubita niente de li inimici : et ogni giorno qualche uno de li nostri si fa saltar fuora, et l’inimici non si osa monslrar fuora da li suoi repari. Et per quello che habbia no da questi che son venuti di fora, tulli in conformila dice che le nostre arlellarie li ha fallo grandissimo 'danno, <ideo i loro guastatori è quasi tulli fugili et hanno grandissima di-fìcultà di baverne de novi lì, per paura de Fartela-ria come etiam per esser maliralati da li hyspani. Spiero in Dio di reussir con honor di questa impresa, el boramai cominziaino a patir carne, non è niente vili, poco, di formenli sterno bene, che é il fondamento del lutto, perché de vin el carne se prevaleremo per la via di Trane et Barlcta, el di vin per la via di la Vallona. El capitatilo del Golfo non e ancor zonto da Cataro, el qual aspe-lemo con desiderio, rispello a la polvere, assai, perchè, havendone assai, interteneremo li inimici a lavorar, et il tempo fa per nui, aspelando socorso et praecipue galle, di le qual li inimici fanno grandissima exlimalione. El li hispaui che sono a questa obsidione è li vechii, et in Andre con el conte de Borello non poi esser da 700 spagnoli novi, siciliani in l’Abruzo a la volta di T Aquila, a questa frontiera sono li lanzinech. Et il signor duca di Urbino, havendo nui tenuto questi inimici de qui, eh'è il lìor del suo exercilo, bavera tempo de fortificar el sialo suo. Et il marchese del Guasto havea promesso al principe de Auranges de prenderlo in Ire giorni, et hozi è zorni 27 clic l’è qui sollo, et non ha bulato uno merlo zoso, jgg* et se’1 ne vorà far bataria, come dice di volerla far, li ruinaremo questo exercilo et lui non farà niente et perderà la repulation loro, maxime'W hyspani, quali dicono haver fatto tanlo grande imprese come hanno fatto, et un Monopoli li dà tanlo da roder. Zorno et notte atendemo a repararsi, ancora che haverao gran bisogno de frasche per far li repari, li qual ne bisogna mandar a tuor con le galie et marciliane 40 mia luntan de qui a Gau-siti. Scrive del trato de formenti se Iraze li danari lentamente, siché non bisogna far fondamento su quelli, et il debito di le page eresse, però se li mandi danari, et li soldati veleno esser pagali, altramente el tulio va in disordine.
             Lettera del ditto, di 12 ditto.
     riabbiamo, per un caparal fuzilo da li inimici con sei compagni, el qual era ne le bande negre
di fiorentini al tempo di monsignor di Laulrech, ne riporla in conformità tulio quello ne ha diio tulli li altri scampali a li quali babbiamo fallo careze, ma non è da fidarse a questi tempi, et subito haveremo galle le indrizaremo a Trani, et de lì a Barlèla. El qual caporal dice, per quello lui ha ¡illeso, li inimici hanno opinion per do modi de otegnir questa terra ; I’ una cum empir di fas-sinc li fossi, l’altra per via di ruine, a le quale si babbiamo molto ben provisto per le porle false, et di questo el signor Camillo cum tulli questi capilanei el nui, zoè el capilanio ilei Golfo More-xini, el proveditor execulor Trevisan, el il Grilli gubernator non dubilemo punto de loro. Et questi di lo exercilo byspano si ha lassalo insir do nollequesle parole di dir: « 0 vui soldati di Monopoli, che non vi rendeti a questo exercilo hy-spano, elio ha preso un re di Pranza, Zenoa et Roma? ». « Tanto più honor sarà el nostro difenderse che questa cillà era una cassimi el debilissima I » Ogni giorno do el tre volle feceno sallar fora da 25 et 30 soldati et qualche valente homo de questa terra, et vano fina a le loro trinzee, el li hyspani non so mostrano molto ardili a searamuzar cum li nostri, et sempre li nostri hanno guadagnalo in tante scha-ramuze fatte, sichè de nostri non è morii 4 over
5	homeni. Et hozi hesscndo un grandissimo scasso di pioza, el signor Camillo consultatamele con nui fece montar a cavallo Comin Frasina et suo fratello de li Matafari, con zerca 50 cavalli, et ussirono fora con quella pioza tutti stretti, et corseno vigorosamente di là di le sue Irinzee apresso el forzo del suo campo, li quali investirono le guardie et ama- xjg zoròno molli de li inimici, per quello si ha haulo da uno è sia fallo presan, et de li nostri è stalo morto un cavallo et uno homo, sichè questi fanti hanno preso grandissimo ardir vedendo che li spagnoli fugivano da questi pochi cavalli. Ma cotnenzano nostri a patir, di carne non c’ è nulla, di vin chi ben chi mal, ma fin otto giorni tulli saremo a un segno et ne bisognerà bever di l’aqua, pur se provederà de vin. De danari ni le nostre ni quelle de Barleta sono pagale, el tulli fanno le fazion non parlando nè de danari nè de allro, perchè questi capilanei li par che qui consiste tullo l’honor de Italia. A tutti li ho promesso de pagarli, fin un hora, però se mandi danari etc. Per le fatiche del giorno et de la notte a dì 8 hebbi un grandissimo parasismo di fe-bre calda, ma per grafia • de Dio al presente sto bene per baverine remediato subilo. Non restarò de dir el mal servilio se ha de questi sopracomili, i