109 MDXXIX, APRILE. HO scossa per cadauno de li Avogadori senza altro Conscio, a li quali sia commessa la executione di la presente parte ; et in loco de li nodari, scrivani et altri, si debba far seeundo la forma di la leze. Et quanto a li ad vocali extraordinari, sia commesso a tutti li ¡udiri, officiali et prescidenti de i Consegli et Collegi nostri, che non debbano permetter quelli, nè alcun de loro exercitarsi, agitar nè procurar alcuna causa, se non li sarà presentala una fede de ditto Daniel Vido de haverli- portali lutti li ditti G bolle-tini, sotto pena de pagar del suo. Praeterea non possi entrar de coetero, nè esser admesso ad excr-citarsi alcuno in li Consegli, offici et exercitii sopra-ditti, se non porlarano, quelli de questo Conseio al prefato Grasolaro et li altri a Daniel Vido, li ditti G bolletini, cum tutti li modi et ordeni supcrius de-chiariti. Et quello debba esser obscrvato durante la presente guerra. f De parte 1G8 De non 38 Non sincere 1 73 1529. Die 3 Aprilis. In Bogatis. Ser Johannes Delphinus, Sapiens terrae firmae. Ser Paulus Vaiaresius, Ser Johannes Antonius Dandulus, Ser Valerius Marcellus, Provisores super victualiis. Hessendo sta dato a li beccari tanto quanto hanno saputo rechieder, zoè levado el fitto de le banche et el datio de le carne grosse, et le carne menude a mezo dalio, per far ubertà a questo nostro populo, cum expressa dechiaration che i non possano vender le carne di manzo più de soldi 2 la lira et quella di vedelo soldi 3, el li agnelli soldi 2 Vj, fino al tempo limilado per le leze, et li capreti soldi 4 la lira, et lutti quelli che hanno tolto le banche cussi se hanno ubligalo a darli a li sopradelli preci; niente di meno è tanta la malignità de li sopradelli beccari, che non restano continuamente di vender a molto mazor pretio. El havendo havulo circa ciò molti et diversi rechiami, è necessario proveder ; et però L’anderà parte, che, per autorità de questo Consiglio, sia gionto, oltre lutte le altre pene, che se ’I sarà alcuu vendador de carne che presumesse venderle a più de li sopradelti preli, ultra tulle le altre pene statuite, por ogni volta che sarà fallo la cosciente, sichè se habbiano la verità, perder debbano tulle le carne che se trovasse su la banca de li dilli contrafacenti, le qual se debbano divider intra li poveri de questa cillà per l’amor de Dio. Item, debbano esser frustati da San Marco a Rialto, et alorno l’una et l’altra beccaria. Et olirà de ciò immediate pagar debbano el datio de tutte le carne che ’I haverà pesado quella sep-Umana, et possi etiam li ditti proveditori andar per via de inquisilion. El qual dalio sia scosso per li officiali de la beccaria integralmente, da esser messo tulio in San Marco, iusta l’ordine del suo officio, avanti se levasse el dalio, non possendo far gratia, don nè remission, sotto pena a li dilli officiali de la beccaria, non scodando inlegralmenle, de pagar del suo. Similiter siano obligali a vender tutte le carne devedade a li lochi solili per li pretii consueti, sodo le pene sopradille. Item, perchè el se fa beccaria in molli lochi di la lerra, et in lochi che i officiali nostri non osano andar a far l’offilio suo, et però sia provislo et presa: che de coetero, se'l sarà alcun si presuntuoso de vender alcuna sorte de carne fora de le beccarie, cascano a la pena de lire 50 de pizoli per cadauna volta, ultra tulle le allre pene che li daranno li sopradilti proveditori, ¡usta le sue disobedienlie, et perder debbano tulle le carne ; et se ne sarà 73* accusador, sia tenuto de secreto et guadagnar debba il terzo de le predille condannassi, et li altri do terzi debbano esser divisi fra li poveri de la terra nostra per elemosina. Et debbia esser pubblicata la presente parie a le beccarie di S. Marco et de Rialto, et dove meglio parerà a li due proveditori noslri. f De parie 172 De non 11 Non sinceri 3 A dì 4, domenega di Apostoli. Heri la terra 74 di peste fo 3 a Castello, lochi nuovi, et .... di altro mal. El Serenissimo vestito di reslagno d’oro, con li oratori Papa, Franza, Anglia, il novo di Franza domino Zuan Joachin, Milan, Fiorenza, Ferrara et Manloa, con le cerimonie ducal, porlo la spada sier Nicolò Bondimier, va rellor a Relimo, di sier Andrea, vestito di veiudo paonazo; fo suo compagno sier Ferigo di Prioli qu. sier Zuan Fran-