537 MDXXIX, GIUGNO. 538 Sier Filippo Corner fo zudexe di Pe- tizion, qu. sier Hironimo . . . 108. 67 Sier Stefano Michiel fo soracomilo, qu. sier Zuane, quintuplo . . 79.102 Sier Alvise Donado fo capitanio in Cadore, qu. sier Hironimo dotor 73. 97 Sier Gabriel Valaresso di sier Polo, qu. sier Gabriel .....51.125 non Sier Andrea Capello fo sopraga-slaldo, qu. sier Domenego, quadruplo, non Sier Alvise- Sanudo fo soracomilo, qu. sier Domenego, per debitori. non Sier Cristophal Zivran fo visdomino al fontego di todeschi, qu. sier Piero, per continenlia. A dì 23, la matina. La (erra, di peste, beri, in do caxe nove, numero cinque, et 15 di altro mal. Di campo, da Cassati, fo lettere del Nani proveditor generai, di 21, hore 4 di note Scrive la cosa come è stada, et li presi come dirò di sotto, et che li lanzinech non banno fallo alcun de-fension. È sta morti et ruinali da 17 bandiere di fanti. Scrive, il duca di Urbin non si voi partir di Cassan, et lì si fortifica. El duca di Milan ha scritto volersi levar et andar in Crema, unde il capitanio zeneral, per custodia di Lodi, manda 500 fanti nostri, sotto li capi........... Vene l’orator di Pranza domino Zuan Joacliin per saper la cosa come era passala, et li fo fato lezer le ledere si havia di questo. Fo ballottalo expedir domino Zuan Tiepolo, heri datoli 300 fanti, videlicet darli ducali 300 aziò lazi li fanti, poi si darà la paga. El qual . . Itern, fo expedilo........è contestabile in Lignago, cbe’l fazi 100 fanti per cusloJia di quel luoco, videlicet datoli ducati 100 aziò fazi la compagnia ; poi si darà le page. Vene l’orator del duca di Urbin, el qual mon-strò ledere del suo signor. Copia di ima lettera del campo da Cassan, scritta per Urbano secretarlo del duca di Urbin a la illustrissima et excellentissima signora et patrona singulare, la signora duchessa di Urbino. Questa matina, partendo lo exercilo francese da Landriano per tirar al suo camino, Antonio da Leva asaltò la retroguard» el la ruppe, dove restò presone monsignor di San Polo, il conte Guido Ran-gone, il conte Claudio e il conte ila Nuvolara, et persero quella arlellaria clic haveano in epsa relro-guarda. La vanguarda si salvò a la volta di Pavia insieme cmn il bagagio, et dicesi esser morto Hiro-nimo da Castiglione. Questo è quanto havemo fin qui. Il signor duca atendo a fortificarsi in questo allogiamenlo, et expeolamo Antonio da Leva che ce acoste, el havemo animo darli bon conio. Del campo a Cassano, a dì 21 Zugno 1529. Dicesi esser anco salvata quasi tutta la cavalaria de francesi pur a la volta di Pavia. Copia di una lettera del campo da Cassan, 302 de 21 Giugno 1529, scritta per Urbano secretano del duca di Urbino al suo oratore qui. Magnifico el mio (Minorando. Tulio questo anno ho ciangolalo con voi ad effetto che le mie pazze parole pur penetrassero per provisione necessaria per la universal salute. El di campo anco vi ho scritto et ho gridalo el fallo il pazzo, el (orsi di pazzo sarò judicalo, et dove seria stalo bisogno rie allro che di passione et gare, qtio-niatn passiones huius mundi non sant condi-gnae ad futuram gloriam, noi pure amiamo super le cagarie, et mentre che non ci sapemo pigliare frulli de la concordia, ecco li frulli de le pas-sioncelle et garruzze, et quello che aporla il mal regimento degli huomini. Et pur gli pazzi non sono inlesi, et per la mia rada quieto che anco gli buoni non solo non se intendono per il comun beneficio, anzi si traversano et si sdegnano, et ¡ji (a quanto si può per (roncare le bracia del ben fare. Le particolarità, le garreze el passioni mai riporlorno nò honore nè utile a le repubbliche, sibene la prudenza, la unione et la concordia. Et subvertire le fave et le pallolte, cum demonstrare l’uno per l’altro, per far venir la cosa a la sua per garre el osli-nalione, molle volle ciecha tanto chi fa dimenticare